Superbatterio New Delhi in aula con question time di Marchetti: «Cara assessore, la pubblica amministrazione parla per atti e quelli regionali su questa vicenda sono tardivi. Non sono soddisfatto»

. Inserito in Regione Toscana

Il Capogruppo regionale di Forza Italia Maurizio Marchetti in aula: «Se avete fatto incontri tra voi me lo dice lei, gli atti formali raccontano altro»

«Se sui focolai di contagio del superbatterio New Delhi avete fatto incontri informali me lo dice lei oggi, assessore. La pubblica amministrazione parla per atti, e quelli della Regione su questa vicenda sono tardivi e hanno tempistiche troppo dilatate rispetto al rischio contingente generato dai focolai toscani per l’Italia e per tutta l’area euro e rilevato dal ministero per la salute e dall’istituto superiore di sanità. Se a questo aggiungo che il 4 aprile scorso proprio sulle infezioni nosocomiali e le batteriemie nell’ospedale delle Apuane a Massa avevo presentato un interrogazione a risposta scritta che non mi è mai arrivata, ecco: se combino le due cose no, non sono soddisfatto di come gli eventi sono stati gestiti da parte della Regione e della Asl Toscana Nord-Ovest dove insiste la maggior parte dei contagi»

Così la replica opposta dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti alla risposta dell’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi circa il diffondersi del batterio con Ndm, New Delhi, in particolare nell’area dell’alta Toscana compresa nell’area vasta Nord Ovest della geografia sanitaria toscana.

Marchetti ha esposto le date:

«Il 4 aprile, dopo aver ricevuto segnalazioni circa contagi sopra la media di Klebsiella pneumoniae presso il nuovo ospedale apuano, il Noa, presento un’interrogazione a risposta scritta per avere i dati: ad oggi nulla, silenzio. Il 24 maggio i dati epidemiologici raccolti destano allarme per i focolai di New Delhi presenti in 9 ospedali della Asl Toscana Nord Ovest. Il 30 maggio il ministero per la salute dirama un’allerta a tutta la penisola per il rischio contagi derivante dal caso toscano. Il 6 giugno l’Istituto superiore di sanità emette la valutazione di rischio definendolo “alto” quanto a “diffusione tra le strutture sanitarie europee”. Ecco, fin qui le cose si evolvono a tambur battente. Assessore: il vostro primo atto formale è del 26 luglio. La Asl lo recepisce il 5 settembre. Lei mi dice che nel frattempo vi siete incontrati e non siete stati a guardare? Ma questo lo sa lei e le persone con cui eventualmente si è incontrata. Gli atti raccontano altro. E io oggi non posso dirmi soddisfatto né della sua risposta con cui mi dice che da oggi ci sono i dati aggiornati, né dell’approccio complessivo con cui questi contagi sono stati gestiti a fronte di un rischio noto e di un indice di mortalità che per vostra stessa ammissione, del resto è letteratura, si aggira attorno al 40 per cento. Ascoltare da lei “sì ma nel frattempo ci siamo incontrati” mi rincuora, ma è un po’ pochino».

L'interrogazione di Marchetti:

Al Presidente del Consiglio Regionale

On. Eugenio Giani

SEDE

Interrogazione a Risposta Immediata ai sensi dell’Art. 173 Reg. Interno

Oggetto:  Infezioni nosocomiali. Richiesta dati contagi e provvedimenti a seguito allarme ministeriale diramato a livello nazionale sui focolai di batteriemie con Ndm in Asl Nord-Ovest

Il sottoscritto Consigliere

Visti e richiamati

- interrogazione a risposta scritta dello scrivente n. 2253 del 4 aprile 2019 avente oggetto Infezioni correlate all’assistenza (ICA): dati di incidenza presso gli ospedali toscani e in particolare presso il Nuovo Ospedale delle Apuane a Massa (MS) a cui non è seguita risposta da parte della giunta regionale;

- la circolare diramata dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute in data 30 maggio 2019 all’indirizzo degli Assessorati alla Sanità delle Regioni a Statuto Ordinario e Speciale e delle Province Autonome di Trento e Bolzano avente oggetto Epidemia di Enterobacteriaceae resistenti ai carbapenemi produttrici di metallo-beta-lattamasi New Delhi (New Delhi metallo-beta-lactamase – NDM) nell’Area nord-occidentale della Toscana;

- il pronunciamento dell’Istituto superiore di sanità (ISS) diffuso in data 6 giugno 2019 e avente oggetto Resistenza agli antibiotici: una valutazione del rischio sui casi in Toscana in cui tra le altre cose si legge: «NDM ha un alto rischio di diffusione tra le strutture sanitarie europee e la presenza di un focolaio in una zona altamente turistica come la Toscana porta a un elevato rischio di trasmissione transfrontaliera. Infine, vista l’endemia di Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi in corso in Italia, il rischio di diffusione di NDM-producing CRE viene considerato alto (e moderato per gli altri Paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo)».

- il decreto dirigenziale della Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione Toscana n. 12772 del 26 luglio 2019 avente oggetto Indicazioni regionali per il contrasto alla diffusione di Enterobacterales produttori di metallo-beta lattamasi di tipo New Delhi

Ritenuto inaccettabile

  • che la popolazione non sia stata informata
  • che la reazione in termini di linee guida sia giunta due mesi dopo l’allarme ministeriale
  • che nel frattempo, a interrogazione specificamente formulata, non si sia data risposta

Interroga il Presidente della Giunta e l’Assessore competente per sapere

- quale sia, allo stato, la diffusione effettiva delle batteriemie Enterobacteriaceae resistenti ai carbapenemi produttrici di metallo-beta-lattamasi New Delhi negli ospedali della Toscana, presso quanti e quali ospedali, il numero dei pazienti oggetto di contagio e se, tra questi, si siano eventualmente verificati esiti infausti destanti sospetto di nesso causale oltre ai motivi per i quali la Giunta regionale non abbia informato la popolazione ma solo a distanza di due mesi dal recepimento dati e dalla diramazione dell’allerta ministeriale abbia dato Indicazioni regionali per il contrasto della diffusione dei focolai.

Maurizio Marchetti

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