Scuola, mi piacerebbe...
Mi piacerebbe conoscere il burocrate che ha deciso che l’anno scolastico in Toscana debba partire di venerdì, deve essere un tipo che considera la Scuola una medicina da somministrare a piccole dosi.
Mi piacerebbe conoscere il burocrate che ha deciso che l’anno scolastico in Toscana debba partire di venerdì, deve essere un tipo che considera la Scuola una medicina da somministrare a piccole dosi.
Questa polemica tutta interna al PD tra massimalisti e riformisti, polemica che alla gente normale passa sopra la testa come un missile ipersonico, è qualcosa di onirico. Rimanda cioè al sogno di una politica del tempo che fu.
«E no, io non ci sto» cantava tanti anni fa Alberto Radius, non ci sto a ignorare il problema. Di cosa parlo? Parlo del così detto decreto “Caivano”.
Con la fine dall’emergenza COVID ci siamo dimenticati dei buoni propositi. Ricordate? Scuola e Sanità al primo posto.
Stupri a Caivano, una violenza terribile ma è solo la punta dell’iceberg. Quanti Caivano ci sono in Italia, legati da un filo spinato di brutalità?
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