Le parole che possono cambiare la vita Ar24Tv

. Inserito in Diario di Bordo

"Alfabeto della diversità. Un viaggio tra le parole per riflettere insieme", pubblicato da Armando Editore. Il professor Luigi Falco presenta la sua nuova pubblicazione: "Ognuno di noi potrebbe scrivere il proprio alfabetario. Tutto è iniziato dai difficili rapporti in classe con una studentessa".

Venerdì 16 dicembre a Foiano della Chiana il libro è stato presentato alla galleria Furio del Furia. Presenti all’evento Francesco Sonnati, sindaco del Comune di Foiano della Chiana, Anna Bernardini, dirigente scolastico istituto “G. Marcelli”, Chiara Tribbioli coordinatrice settore educativo cooperativa Sociale Polis, Stefania Battaglini, referente della Cooperativa Sociale Koinè del progetto VIVA - Vita Indipendente in Valdichiana, Rolando Zolan, della Cooperativa sociale Arca1 onlus Salvatore Mauro, Presidente della Toscanabile onlus. “Alfabeto della diversità” rappresenta semanticamente un’idea, dove le 21 lettere sono associate ai luoghi della memoria, ai valori dell’essere, ai posti reali o fantastici della conoscenza.  Sono migliaia le voci del nostro vocabolario, ma sono poche quelle il cui significato può cambiare la vita. Le lettere sono le vere protagoniste di questo viaggio, ognuna con la sua identità, ciascuna con la sua importanza. A come…; B come…; Z come… Non solo la ricerca di un simbolo grafico ma un richiamo al vero senso delle parole.

Luigi Falco nasce a Baiano (AV) nel 1968. Ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza nella bassa Irpinia e si è laureato in Scienze Geologiche presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”. Geologo, diplomato in Scienze Religiose e Docente di Sostegno, è appassionato di lettura e scrittura creativa.

Attualmente vive a Foiano della Chiana, dove insegna presso l’Istituto Omnicomprensivo “G. Marcelli”. L’autore ha già pubblicato libri, racconti e poesie con diverse case editrici ed ha un sito dedicato alla sua attività di scrittore: https://luigifalco.weebly.com/.

L'alphabetos è un insieme di segni grafici (grafemi) che rappresenta i suoni di una lingua (fonemi). Con molta probabilità la realizzazione del primo alfabeto risale alla metà del II millennio avanti Cristo ad opera di popoli semitici della Siria e della Palestina, che idearono l'uso delle lettere e associarono a ciascuna di esse un segno grafico derivandolo dai geroglifici egiziani. L'evoluzione della specie umana ha determinato nel tempo nuove esigenze e quindi la necessità di elaborare sistemi di comunicazione più comprensibili e condivisibili. I simboli e i segni primordiali hanno assunto una veste rinnovata fino a diventare lo strumento di comunicazione più diffuso tra i popoli. La tradizione orale si è integrata con quella scritta e le lettere hanno cominciato ad assumere un ruolo determinante nella cultura dell'uomo. Le parole non hanno sempre avuto lo stesso significato. I vocaboli mutano, si trasformano, cambiano aspetto, assumendo una nuova veste sul palcoscenico delle frasi e dei modi di dire. "Alfabeto della diversità" rappresenta semanticamente un'idea, dove le 21 lettere sono associate ai luoghi della memoria, ai valori dell'essere, ai posti reali o fantastici della conoscenza. Esploreremo una zona di confine incerta, dove i margini tra identità e differenza, tra uguaglianza e difformità sono sottili e sfumati. Tanti i sinonimi per indicare la diversità, molti gli acronimi per individuare potenti sigle, infinite le combinazioni di lettere per affrontare in tutte le lingue il tema del diverso. Sono migliaia le voci del nostro vocabolario, ma sono poche quelle il cui significato può cambiare la vita. Le lettere saranno le vere protagoniste di questo viaggio, ognuna con la sua identità, ciascuna con la sua importanza. A come...; B come...; Z come... Non solo la ricerca di un simbolo grafico ma un richiamo al vero senso delle parole.

 

 

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Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione