Arezzo, riaprono al pubblico i capolavori di Piero della Francesca

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Da domani, sabato 18 luglio, riaprono la Basilica di San Francesco con il recente restauro del Monumento funebre di Francesco Roselli finanziato dalla Fondazione CR Firenze e il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari dell’Alta Valle del Tevere, Palazzo Taglieschi di Anghiari

Con l'apertura della Basilica sarà possibile ammirare i risultati del recente restauro del Monumento funebre di Francesco Roselli finanziato dalla Fondazione CR Firenze. Prosegue con l'apertura di altri importanti luoghi della cultura il piano di riapertura graduale dei 49 musei statali della Direzione regionale musei della Toscana nel rispetto di tutte le norme di sicurezza previste per  i visitatori, il personale, gli ambienti e le opere, in linea con le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale e della Direzione Generale Musei del Mibact. A partire da domani sabato 18 luglio, la Basilica di San Francesco di Arezzo riaprirà tutti i giorni, con turni di visita con un numero massimo di 10 persone ogni mezz'ora. La basilica gotica, ricca di testimonianze ad affresco della pittura aretina del Trecento, accoglie uno dei massimi capolavori del Rinascimento, la “Leggenda della vera Croce" di Piero della Francesca, lo straordinario ciclo dipinto dall'artista tra il 1453 ed il 1459 ca. nella Cappella Bacci. La riapertura al pubblico della basilica sarà l'occasione per ammirare i risultati del restauro del Monumento funebre di Francesco Roselli, avviato appena è stato possibile ripartire secondo le disposizioni imposte dalla normativa per il contrasto alla pandemia e terminato in poco meno di due mesi di lavoro di restauro. Il progetto di restauro, curato dalle restauratrici della Direzione regionale musei della Toscana, è risultato tra i vincitori del Bando Conservazione e Valorizzazione Patrimonio storico-artistico della Fondazione CR Firenze che ha interamente finanziato i lavori, avvalendosi dell'Art bonus, lo strumento che dal 2014 facilita il mecenatismo dei privati a favore del patrimonio culturale. Il cantiere di restauro è stato condotto da Silvia Gualdani.

Il Monumento funebre del giurista aretino Francesco Roselli, morto nel 1430, è un unicum nel suo genere, in quanto realizzato in terracotta da Michele di Niccolò Dini, detto Michele da Firenze (1385 ca. - 1455 ca.), scultore che per primo dedicò la sua opera completamente a questa tecnica. Il monumento, che campeggia sulla parete di fondo della Cappella di Pagno di Maffeo, l’ultima sul fianco sinistro della navata, era stato restaurato negli anni Novanta del secolo scorso e necessitava di una revisione che, oltre alla rimozione dei consistenti depositi di polveri, è intervenuta sulle lacune, ricucendo in maniera da rendere meno evidenti, seppur sempre visibili, le commettiture fra le varie parti che costituiscono il manufatto, in parte manomesse. Con l’occasione è stata avviata anche una campagna di studi sui materiali, in collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure, per approfondire la conoscenza di questa particolare opera di primo Rinascimento, che oggi si presenta completamente priva di policromia, presente quasi certamente all’origine.

All'interno dell’impianto architettonico, la figura del defunto, riccamente vestita, giace al di sopra di un sarcofago, il cui fronte reca medaglioni con ritratti di giuristi, membri della famiglia. Sullo sfondo, tinto in azzurro, è raffigurata la Crocifissione, con le figure dei dolenti ritratte con grande realismo.

Il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari dell’Alta Valle del Tevere - Palazzo Taglieschi di Anghiari, ospitato nell'omonimo palazzo sorto verso la metà del Quattrocento dalla fusione di alcune case torri medievali, racconta, attraverso frammenti scultorei e affreschi staccati alcuni aspetti della storia della Valtiberina. Il piano nobile è dedicato alla scultura lignea e alle robbiane e conserva il capolavoro del Museo, la Madonna con Bambino di Jacopo della Quercia (1420).

Giorni, orari di apertura e modalità di ingresso:

Basilica di San Francesco
Piazza S. Francesco, 1 – Arezzo
Tel. +39 0575 20059
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I visitatori potranno accedere al sito museale nel numero massimo di 10 persone contemporaneamente:

- dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 19.00 (interruzione dalle ore 10.30 alle 11.30 per svolgimento funzione religiosa)

- sabato dalle ore 9.00 alle 18.00 (interruzione dalle ore 10.30 alle 11.30 per svolgimento funzione religiosa)

- domenica dalle ore 13.00 alle 18.00.

All’interno della Cappella Bacci potrà stazionare contemporaneamente un numero massimo di 10 persone 

Biglietti:
Intero   € 8,00 (6€ + 2€ diritto di prenotazione)
Ridotto € 4,00 (2€ + 2€ diritto di prenotazione)

Riduzioni e gratuità secondo le norme di legge previste per i musei statali.

Museo delle Arti e Tradizioni Popolari dell’Alta Valle del Tevere - Palazzo Taglieschi
Piazza Mameli, s.n.c. – 52031 Anghiari (AR)
Tel. +39 0575 788001
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I visitatori potranno accedere al sito museale, ogni ora, nel numero massimo di 10 persone contemporaneamente, con visite accompagnate dal personale:

- martedì e giovedì dalle ore 13.00 alle 17.00 (ingresso ultimo turno di visita)

- mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 14.00 (ingresso ultimo turno di visita)

Lunedì chiusura settimanale.

Biglietti:

Intero   € 4.00

Ridotto € 2.00

Riduzioni e gratuità secondo le norme di legge previste per i musei statali.

Indicazioni generali  per l’ingresso e la visita ai musei

È necessario seguire le indicazioni fornite dal personale di accoglienza e attenersi alle disposizioni di sicurezza:
• Rilevazione della temperatura a cura del personale e ingresso vietato in caso di febbre superiore a 37.5°
• Ingresso con obbligo di mascherina
• Lavare/igienizzare spesso le mani
• Rispetto della distanza interpersonale di almeno 1,5 mt.

  • Non sostare negli spazi di passaggio
  • Non toccare le superfici espositive

Tags: EF-B Basilica di San Francesco Museo arti e tradizioni

Guido Albucci

Guido Albucci

Di tante passioni, di molti interessi. Curioso per predisposizione, comunicatore per inclinazione e preparazione