Pasqual, Settembrini, Tinti, Sorbi e Bianchi testimonial di "Io ti rispetto" Ar24Tv

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Presentata la terza edizione del progetto di educazione civico sportiva “Io ti rispetto”. Pasqual, Settembrini, Tinti, Sorbi e Bianchi i testimonial. L’iniziativa è promossa dall’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel con il patrocinio della Provincia di Arezzo e del Coni. Coinvolti gli istituti superiori del territorio.

Presentata presso la “Sala dei Grandi” della Provincia di Arezzo la terza edizione del progettoIo ti rispetto”. L’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Arezzo e dal Comitato regionale Toscano del Coni, è promossa dall’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel con il sostegno della delegazione provinciale FIGC di Arezzo, dell’Olmoponte-Santa Firmina e il Panathlon club di Arezzo e Valdarno Superiore. “Io ti rispetto” è un progetto di educazione civico/sportiva che si propone di comunicare i valori dello sport integrando e completando così il percorso didattico. Con il diretto coinvolgimento delle Istituzioni scolastiche vengono valorizzati la prevenzione ed il contrasto al bullismo, l’adozione di corretti stili di vita, il riconoscimento dei valori del fair play, l’acquisizione di comportamenti basati sul rispetto delle persone e delle regole,il contrasto al tifo violento al doping ed al disagio giovanile, l’inclusione e l’integrazione attraverso lo sport ed infine la sicurezza nella pratica sportiva. Sono previsti incontri in presenza con gli studenti nei quali saranno coinvolti testimonial dello sport locali e nazionali che possano, attraverso il racconto delle proprie esperienze, trasmettere ai ragazzi i valori positivi dello sport. La terza edizione vede quale novità l’adesione al progetto anche dell’Itis di Arezzo che si aggiunge agli altri istituti già coinvolti nelle precedenti edizioni: l’Isis Valdarno di San Giovanni Valdarno, il liceo “Benedetto Varchi” di Montevarchi, l’istituto “Fossombroni . Buonarroti” di Arezzo e e l’Isis “Angelo Vegni” delle Capezzine. I testimonial che hanno aderito sono Manuel Pasqual, ex calciatore di Fiorentina, Arezzo e nazionale, Attilio Sorbi docente presso la Federazione Italiana Gioco Calcio e Nicoletta Tinti, ex olimpionica di ginnastica, Andrea Settembrini, capitano dell’Arezzo calcio e Jacopo Bianchi, rugbysta della franchigia internazionale della Zebre di Parma. Gli incontri si svolgeranno il 15 aprile, il 6, 8, 13 e 14 maggio. L’idea dei promotori è quella di partire dalla memoria della strage dell’Heysel riguardante da vicino la comunità aretina, che ha infatti avuto due vittime tra le trentanove, per far riflettere le giovani generazioni su come l’annientamento dei veri valori dello sport, a cominciare dal rispetto dell’altro, può portare a conseguenze drammatiche. “Partendo dal racconto di una tragedia come quella che accade a Bruxelles il 29 maggio del 1985, si arriva a quello del percorso virtuoso di un campione, avviando così una presa di coscienza ed una consapevolezza nei ragazzi su ciò che significa fare sport in maniera sana e corretta – spiega il presidente dell’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel Andrea Lorentini – L’impegno dell’associazione è da sempre quello di fare memoria senza tralasciare la parte educativa rivolta alle giovani generazioni.“. Un concetto condiviso anche dal delegato provinciale del Coni Alberto Melis - Il Coni patrocina il progetto condividendone pienamente finalità e modalità. L’iniziativa intende far sì che i giovani sportivi possano acquisire, oltre alle competenze tecniche derivanti dalla pratica, le conoscenze valoriali che contribuiscono a diventare anche persone migliori attraverso le quali si può impostare un percorso di crescita culturale per l’apprendimento dei valori dello sport. E per far questo non si può che dare inizio ad un percorso formativo che parte dalle giovani generazioni. La scuola è quindi l’altro soggetto fondante e fondamentale del progetto e dalla quale abbiamo ottenuto una risposta entusiastica perché già impegnata istituzionalmente in tale percorso educativo”. La Provincia di Arezzo, anche quest’anno, conferma la sua adesione e il proprio Patrocinio al progetto “Io ti Rispetto”, “L’evento drammatico avvenuto allo stadio Heysel di Bruxelles nel 1985, durante la finale di Coppa dei Campioni di calcio, tra Juventus e Liverpool, in cui persero la vita 39 persone, di cui 32 italiani – dice il vicepresidente della Provincia con delega allo sport, Nicola Carini - sarà, senz’altro, l’occasione per tutti noi per ricordare lo stimato dottor Roberto Lorentini e la giovane diciassettenne, Giuseppina Conti, i due aretini rimasti tra le vittime, ma anche e in particolar modo lo spunto per una importante riflessione che sappia coinvolgere le giovani generazioni sui valori del rispetto, della condivisione, del fair play, del contrasto alla violenza nella pratica sportiva, nel tifo e nella vita quotidiana. Ritengo, come più volte ho avuto modo di dire, che lo sport, con il suo bagaglio di regole e di valori educativi, sia un veicolo fondamentale per imparare ed acquisire stili di vita sani, insieme a modelli positivi a cui ispirarsi nelle gestione delle relazioni interpersonali, dei “conflitti”, nella capacità di valorizzare e coinvolgere il prossimo e di arginare, così, eventuali fenomeni di bullismo”. La Consigliera Laura Chieli con delega alla Pubblica Istruzione aggiunge: “Sono contenta di sottolineare l’importanza di questo progetto, voluto da Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel e dagli altri partner, ASD Olmoponte - Santa Firmina, Figc delegazione provinciale di Arezzo e Panathlon Club Arezzo e Valdarno, che ringrazio davvero per il loro impegno e per la loro preziosa attività. Confido molto sulla cooperazione tra le diverse Istituzioni che, a mio avviso, diventa una risorsa tanto più indispensabile, quanto più è rivolta a favorire la crescita morale e valoriale della comunità. Infatti, lavorare sulla capacità dei giovani di diventare cittadini consapevoli, capaci di comprendere se stessi insieme al mondo nel quale vivono è l’obiettivo di quella alleanza educativa che si crea tra genitori, famiglie, insegnanti, e territori”.

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.