Arezzo aspetta Pisa, è la Partita: sugli spalti abbiamo già vinto, ora facciamolo in campo

. Inserito in Visto dalla curva

Tutto esaurito al Città di Arezzo. La Cava, Anselmi, Pieroni, Testini, Dal Canto e i suoi ragazzi la loro partita l'hanno già vinta: conquistare la fiducia di Arezzo. Spettacolo imponente per la Partita con la P maiuscola, la più importante da 10 anni. Diretta Rai 3 Radio Italia 5. 

E’ il giorno di Arezzo-Pisa. Per fortuna ci siamo, perché questa attesa non  finiva più. Tensione e adrenalina salgono con il trascorrere dei minuti, perché quella di stasera al “Città di Arezzo” è indiscutibilmente la gara dell’anno, anzi la Partita con la maiuscola, la più importante degli ultimi dieci anni.

La mobilitazione della città è stata incredibile, ma perfettamente in linea con le caratteristiche caratteriali della nostra gente: diffidente (l’origine campagnola...),  sembra che non ti segua, invece lo fa con la coda dell’occhio perché vuol capire se c’è da fidarsi o no, se davvero vale la pena abbandonare i mille impegni di lavoro e di famiglia per dedicarti un po’ di tempo. Ecco perché la corsa al biglietto di questi giorni è la vittoria più importante, il riconoscimento più grande per La Cava, Anselmi, Pieroni, Testini, Dal Canto e i suoi ragazzi che si sono meritati la fiducia e la vicinanza di tanta gente.  

Stasera finalmente (al netto delle zone inagibili) lo spettacolo offerto dalla tribune del glorioso impianto di viale Gramsci sarà imponente. Tutto esaurito, anche grazie alla presenza massiccia dei sostenitori del Pisa, una tifoseria tradizionalmente numerosa e vicina alla squadra. Comunque vada, già questo è un successo insperato ma meritatissimo da tutti coloro che hanno lavorato per costruire e forgiare questo Arezzo. Il campo poi ci dirà chi, tra amaranto e nerazzurri,  guadagnerà lo steccato nella prima delle due sfide per l’accesso alla finale.

Le suggestioni non mancano nemmeno a livello agonistico. Il Pisa è guidato da dietro la scrivania da Roberto Gemmi, protagonista fino a un anno fa dalle parti nostre, per non parlare della presenza di Davide Moscardelli, bomber amaranto e trascinatore del gruppo nella “battaglia totale”.  La squadra allenata da D’Angelo arriva sulla scia di un girone di ritorno con i controfiocchi, che ha issato la squadra al terzo posto in classifica con una serie positiva di 18 partite iniziata il 30 gennaio (ultima sconfitta proprio da noi, firmata da Nello Cutolo dal dischetto) . Ha eliminato nel turno precedente l’ostica Carrarese domandola senza eccessivi patemi nel ritorno all’Arena Garibaldi dopo averne arginato gli slanci in trasferta. A parte lo squalificato Marin, tutto l’organico è a disposizione del tecnico pisano e a scorrere i nomi della rosa si capisce l’importanza dell’investimento fatto dalla dirigenza pisana. Per questo da giovedi, dopo il sorteggio-farsa, si sono moltiplicati i vaticini di esperti, commentatori e invidiosi (Cammilli) che vedono nel Pisa la grande favorita del confronto.

I nostri avversari si schiereranno col 4.3.1.2, modulo che ha fruttato la scia di successi prima citata e che va a specchio con quello che Dal Canto conferma, in maniera del tutto naturale, per l’Arezzo. Degli infortunati recupera al 100% Buglio mentre Basit siederà in panchina. Il resto dello schieramento pare scontato: Pelagotti tra i pali, linea difensiva da destra a sinistra con Luciani, Pinto, Pelagatti e Sala; Foglia play basso con Buglio e Serrotti esterni di centrocampo. Belloni dietro Cutolo e Brunori. Allarme giallo per le ammonizioni: otto dei nostri sono in diffida in questo iniquo meccanismo degli spareggi. Un altro cartellino e niente Pisa. Non dobbiamo però lasciarci condizionare da questo, perché all’Arezzo per continuare a sognare occorre una vittoria ed i calcoli è meglio che li facciano gli altri.

Entrambe le squadre arrivano a questa partita col morale a mille, ma sicuramente tra noi e loro quelli che hanno più da perdere sono i pisani, costruiti per il vertice ed a caccia della promozione fin dallo scorso campionato. Gli amaranto hanno sicuramente da temere quello che a gennaio mister Dal Canto definì un “tir”, ma anche il Pisa non può certo stare tranquilla perché la nostra qualità ed il nostro entusiasmo possono alimentare un miracolo sportivo che tutti quanti meriteremmo. Una mano importante dovremo dargliela dagli spalti, da tutti i settori e non solo dalla “Minghelli” che sarà più calda che mai. Avanti ragazzi, crediamoci tutti insieme, crediamoci ancora!

Tags: S.S. Arezzo

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.