Arezzo, con la capolista gara bella e avvincente dal finale velenoso

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Arezzo a testa alta, ma senza punti. La squadra di Dal Canto torna sconfitta da Chiavari e rimette in maniera probabilmente definitiva le speranze di quarto posto.

Ed è un peccato perché gli amaranto hanno giocato davvero bene per larghi tratti, mettendo a lungo in difficoltà la capolista dopo averne subito il veemente abbrivio. Purtroppo, dopo il gol del pari, a calcio si è giocato davvero poco e gli ultimi venti minuti hanno visto l'arbitro assoluto protagonista di decisioni assolutamente sbagliate che ci hanno penalizzato in maniera determinante. Una partita fino a li bella e avvincente, guastata da un finale velenoso e iniquo.

È accaduto che poco dopo il pari aretino a seguito di un contrasto tra Belloni e Ardizzone s’è acceso un mezzo parapiglia in campo con i giocatori liguri che avevano evidentemente i nervi a fior di pelle. Dalla panchina di casa si sono scagliati  verso quella dell'Arezzo. Il direttore di gara ha espulso il vice di Boscaglia e Dal Canto. Da quel momento l'arbitraggio fin li corretto è stato a senso unico. Al minuto 38 si inventa una punizione dal limite destro dell''area sul quale la Virtus sviluppa uno dei suoi schemi preferiti: cross alto per l’inserimento del centrale e gol decisivo. La gara dura ancora un quarto d'ora, ma al pallone non si gioca più. Quelli dell'Entella volano a terra ad ogni accenno di contrasto e l'Arezzo non riesce a far gioco.

Cutolo alla fine dice “nell’ultimo quarto d'ora eravamo impotenti". Peccato, un brutto finale. Prima si era vista la squadra di Boscaglia partire a mille e segnare un gran gol con Iocolano; poi la reazione dell'Arezzo. L'occasionissima di Brunori, il bel secondo tempo col meritato pareggio, i complimenti degli avversari lasciano l'amaro in bocca e soprattutto non fanno classifica.

Tags: S.S. Arezzo

Paolo Galletti

Paolo Galletti

Laurea in scienze politiche, da quando ha memoria ricorda solo il colore amaranto incitato sugli spalti di mezza Italia. Visceralmente legato alla maglia ed alla città si augura prima o poi di vedere accadere il miracolo sportivo che ancora non è mai avvenuto.