Arezzo Pro Patria 1-1, decidono l'arbitro e gli episodi
Partita scorbutica doveva essere e partita scorbutica è stata. E’ finita con un pareggio che premia la scelta della Pro Patria di fare densità in mezzo al campo con l’obiettivo di impedire il palleggio agli avversari
ma è stata anche una gara nella quale gli episodi sono stati assolutamente decisivi e la maggior parte di questi hanno girato dalla parte contraria a quella dei nostri colori.
Così l’Arezzo poteva vincerla e gestirla, ma ad un certo punto ha rischiato addirittura di perderla, per poi avere la possibilità di riprendersi l’intera posta nel convulso finale.
Intendiamoci, gli amaranto oggi erano meno lucidi e precisi del solito; soffocati dai raddoppi avversari riuscivano solo raramente a costruire azioni in velocità anche se ogni volta che si riusciva a farlo la retroguardia bustocca andava in crisi.
Luciani impreciso, Buglio, Foglia e Serrotti presi in mezzo dal centrocampo ospite non riuscivano a dare respiro alla manovra.
Sala spingeva a tratti con efficacia, ma il corridoio era spesso intasatissimo.
Lottava molto Zini, che veniva però regolarmente brutalizzato dai difensori bianco blu sotto gli occhi indifferenti del direttore di gara che invece ammoniva Basit per un fallo scaturito proprio da una mancata sanzione ai danni del 7 aretino.
Passati in vantaggio con la quinta prodezza di Matteo Brunori, che trasformava in oro una punizione dal limite con un esterno di rara potenza ed efficacia proprio sul fischio finale del primo tempo, i ragazzi di Dal Canto si sono ripresentati per la ripresa con l’intento di gestire e sfruttare le ripartenze.
Dopo otto minuti l’arbitro signor Maranesi di Ciampino decide di estrarre il secondo cartellino su Basit autore di un fallo di ostruzione a centrocampo: inevitabile l’espulsione ma la sanzione è apparsa del tutto sproporzionata rispetto alla gravità dell’intervento.
Il fatto cambia la partita.
L’Arezzo fa fatica a riorgan
izzarsi e purtroppo ci si mette anche un errore clamoroso di Pelagotti che consegna l’insperato pari agli ospiti .
Con l’Arezzo in inferiorità numerica si è andati avanti stancamente fino a 10 dalla fine quando ancora il direttore di gara, evidentemente un po’ annoiato dall’andazzo, ha deciso di vivacizzare la gara.
Incursione da sinistra di Galli che si infila dietro a Zappella e finisce giù in area e il fischietto romano decide per la massima punizione tra le proteste degli amaranto.
Fortunatamente ( per noi ) Le Noci forza il tiro e calcia a lato.
L’episodio è una autentica scossa per i nostri che nonostante l’inferiorità numerica si catapultano in avanti e mettono l’assedio alla porta avversaria.
Si conclude poco nonostante la generosità fino a che in pieno recupero Bruschi che fino a quel momento aveva combinato il giusto, ha la palla buona ma trova sulla linea un difensore che salva. Sull’angolo conseguente Tassi penetra sul vertice sinistro dell’area della Pro Patria e viene steso nettamente.
Tutto lo stadio invoca il rigore ma ancora una volta Maranesi decide contro l’Arezzo e sul ribaltamento per poco si becca anche il gol beffa ( sicuro qui Pelagotti ) .
Uno a uno: si mastica amaro soprattutto perché per l’ennesima volta si ha la sensazione che al “Città di Arezzo” il metro delle valutazioni sia diverso da quello di altri campi, però poteva andare peggio e allora prendiamoci questo punto e ripartiamo da subito.
CRONACA: 16° Luciani sbaglia il passaggio ed innesca Santana.
Sul tiro dal limite dell’argentino Pelagotti para ma non trattiene e Mastroianni in scivolata spedisce alle stelle.
Risponde l’Arezzo con una bella azione manovrata che porta al tiro Buglio.
Bravo il portiere ospite ad alzare sulla traversa. Dall’angolo viene fuori un gol di Zini che l’arbitro annulla.
La Pro chiude gli spazi ma ogni tanto l’Arezzo si accende: al 30° con un bel colpo di testa di Brunori ed al 37° con una imbucata di Serrotti per il centravanti fermato però per off-side.
Allo scadere il gran gol di Brunori sembra far pendere la bilancia dalla parte dell’Arezzo.
Ripresa : esce Zini ed entra Persano.
All’8° espulsione di Basit.
Ci vuole un po’ a ritrovare assetto e gli ospiti si inventano il pari sull’errore del portierone nostro.
Da lì’ e fino al penalty accordato alla squadra di Javorcic succede niente.
Tanti errori di misura da una parte e dall’altra.
Dal Canto toglie Brunori per Bruschi ottenendo maggior equilibrio ma perdendo in qualità.
Dal 34° in poi fuochi d’artificio: il rigore dato e sbagliato, l’Arezzo che spinge col cuore e sfiora il gol, il fallo su Tassi che manda in bestia lo stadio.
Fine sotto la curva che canta e ringrazia l’impegno.
Appuntamento con i grigi dell’Alessandria per riprendere a correre.
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