Il giorno della memoria ad Arezzo, città gemellata con Auschwitz - Foto

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Cerimonia ufficiale in occasione del Giorno della Memoria, con la tradizionale deposizione della corona d’alloro, svoltasi alle 12 al parco Ducci, ai piedi dell’ulivo dov’è posta anche la targa che commemora il “campaccio”, il vecchio cimitero ebraico aretino.

Alla cerimonia, in forma ridotta causa vigenti disposizioni anticontagio, hanno preso parte il Prefetto Maddalena De Luca, il vice sindaco di Arezzo Lucia Tanti e Nicola Carini, vice presidente della Provincia di Arezzo, oltre a rappresentanti delle Forze Armate e Forze di Polizia. Il Giorno della Memoria è stato istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000 per “ricordare la Shoa, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi di schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetti i perseguitati”. La scelta della data del 27 gennaio ricorda il giorno in cui le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz, Oświęcim in polacco, scoprendo il campo di concentramento e liberandone i superstiti. Arezzo fin dal 2009 è il primo Comune italiano gemellato con la città polacca.

 

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