Vigili del Fuoco aretini scendono in piazza: sciopero dopo 30 anni - Foto

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"Carenza cronica di personale, troppi coloro che si occupano della parte amministrativa, cattiva organizzazione". E' quanto lamentano i Vigili del Fuoco aretini che ieri mattina, garantendo comunque lo svolgimento del servizio di soccorso, hanno manifestato di fronte alla caserma di via degli Accolti.

Per gli operatori in stato di agitazione, il cui portavoce è stato ricevuto dal Prefetto Maddalena De Luca, l'attuale dirigenza sarebbe "sorda alle istanze dei lavoratori. Siamo Vigili del Fuoco e vogliamo fare i Vigili del Fuoco, cioè operazioni di soccorso, non gli amministrativi negli uffici". Allo sciopero di tre ore, organizzato a distanza di decine di anni (30) da precedenti manifestazioni, hanno aderito i Vigili del Fuoco del sindacato Conapo, CGIL, Usb e Uil. Non la Cisl, che in una nota si dissocia.

La FNS CISL Arezzo non scende in piazza, e dice basta all’ostruzionismo messo in atto dalle altre Organizzazioni Sindacali presenti al Comando. Il coordinatore generale della FNS CISL di Arezzo David Mencarelli, prende le distanze dalla manifestazione: "La pandemia e l’evoluzione naturale dei processi organizzativi, sottolinea Mancarelli, hanno imposto un modello di lavoro diverso che ha normato da leggi dello Stato, regolamenti interni ai quali NESSUNO si può esimere di rispettare e applicare! Purtroppo l’ostruzione politica messa in atto al Comando di Arezzo non trova risposte nei dettami legislativi! Opportunismo e caos, hanno determinato uno stallo più unico che raro che, in taluni casi, ha persino messo in difficoltà gli stessi rappresentanti sindacali che protestano ammettendo, successivamente, il contrario delle loro proteste".

 

 

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