D'Ettore sul decreto sicurezza: "Tutti i cittadini hanno il dovere di osservare le leggi dello Stato, compresi i sindaci"

"I sindaci non possono piegare le strutture amministrative comunali al loro personale convincimento "politico", né possono ordinare la "disapplicazione" di leggi dello Stato "

. Inserito in Camera e Senato

Continua il braccio di ferro tra i sindaci e il ministro dell'interno Matteo Salvini dopo la presa di posizione contro il decreto sicurezza del primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, di Napoli De Magistris e Firenze, Dario Nardella. Sul tema, interviene il parlamentare aretino Maurizio D'Ettore

"L'osservanza delle norme di legge riguarda in prima persona i sindaci e gli amministratori, quali componenti dello Stato - dichiara l'On. Maurizio D'Ettore, Forza Italia Il sindacato di costituzionalità e' accentrato e compete alla Corte costituzionale. I sindaci non possono piegare le strutture amministrative comunali al loro personale convincimento "politico", né possono ordinare la "disapplicazione" di leggi dello Stato ("I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione, art. 98, primo comma, Costituzione)".

"Tutti i cittadini, sindaci compresi, hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge" (art. 54, Costituzione). La vita democratica tollera il dissenso ideologico più radicale, purché non si declini in comportamenti materiali destinati a colpire le istituzioni democratiche ovvero a violare il dovere di osservare la Costituzione e le leggi".

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