Fondazione Guido d'Arezzo, Aisa, viabilità e cantieri: le interrogazioni in Consiglio comunale
La seduta del Consiglio Comunale del 25 luglio si è aperta con le interrogazioni. Scelgo Arezzo e Pd hanno chiesto lumi sulla Fondazione Guido d'Arezzo e la mancata erogazione del contributo FUS, Menchetti su Aisa. Gli aggiornamenti sulla demolizione del ponte di Cà dei Frati e i lavori sul ponte di Castelluccio / Buon Riposo
Le prime due interrogazioni hanno avuto per oggetto la Fondazione Guido d’Arezzo. La prima, a firma dei consiglieri Marco Donati e Valentina Sileno (Scelgo Arezzo) che hanno chiesto al sindaco “se alla data odierna risulti regolarmente costituito il cda della Fondazione Guido d'Arezzo e in caso contrario quali sono le motivazioni di tale carenza e le eventuali difficoltà operative alle quali può andare incontro la Fondazione”.
Il sindaco Ghinelli ha precisato che “il cda della Fondazione è legalmente costituito: l’Amministrazione comunale ha provveduto alla nomina dei due consiglieri di spettanza comunale, Mario Cassi e Carlo Sisi, ma mancano le nomine dei soci di partecipazione di Fraternita e Coingas poiché non c’è stata designazione da parte di questi ultimi: rimangono quindi temporaneamente in carica i due consiglieri precedenti pertanto l’operatività della fondazione per quanto attiene il cda è al 100%. Altrettanto per il componente ultimo del cda nominato dall’assemblea dei soci sostenitori che non si è ancora riunita e non ha ancora dato una designazione per il prossimo consigliere quindi rimane al momento in carica Massimo Ferri. Peraltro, non esiste alcuna difficoltà operativa per la Fondazione, lo dimostra la programmazione dell’Estate in Fortezza che sta procedendo regolarmente e con successo”.
La seconda interrogazione sempre sulla Fondazione Guido d’Arezzo è stata presentata dai consiglieri Alessandro Caneschi, Giovanni Donati e Andrea Gallorini (PD) che hanno chiesto al Sindaco le motivazioni sulla mancata erogazione del contributo FUS (Fondo unico per lo spettacolo) alla Fondazione e se alla luce del provvedimento di revoca “non si ritiene di rivedere l'affidamento della direzione artistica o perlomeno dei lauti compensi corrisposti”.
Il sindaco ha risposto che “la negazione del finanziamento FUS è dovuto al fatto che la Fondazione non ha tempestivamente provveduto ad inviare il bilancio consuntivo all’ufficio competente, questo perchè la seduta del cda che avrebbe dovuto votare quella approvazione non ha raggiunto il numero legale e pertanto non si è potuto dar corso all’approvazione. Nessuno dei consiglieri era a conoscenza della data della scadenza, della quale avrebbero dovuto essere a conoscenza gli uffici e non il direttore artistico che, rispetto a questa circostanza non ha nessuna responsabilità”.
Interrogazione del consigliere Michele Menchetti (5 Stelle), all'assessore Marco Sacchetti avente per oggetto Aisa Impianti riguardo la richiesta depositata in Regione per il mantenimento in funzione della vecchia linea di incenerimento rifiuti da 45mila tonnellate annue. Menchetti ha chiesto “se reputa opportune le tempistiche nelle quali Aisa ha presentato la richiesta di mantenere in funzione la vecchia linea da 45mila tonnellate/anno tenendo conto che agosto è un mese solitamente dedicato alle vacanze e di fatto non si creano le migliori condizioni per la popolazione di presentare eventuali osservazioni; se non ritiene potenzialmente pericoloso per la salute dei cittadini concentrare tutte le strutture relative a compostaggio, biometano, fabbrica di materia (selettore plastica carta organico) e inceneritore nel polo impiantistico di San Zeno; quali siano le ragioni per cui non siano stati raggiunti gli obiettivi prefissati di raccolta differenziata e di riduzione dei rifiuti prodotti; quali interventi siano stati adottati dal 2015, anno del primo insediamento di questa amministrazione e dell’attuale Sindaco, a oggi dal Comune di Arezzo per incentivare la qualità della raccolta differenziata; se a fronte di questa ipotetica realizzazione di un nuovo impianto, sia verosimile che la Tari aumenterà ancora negli anni a venire; se infine, considerato quanto sopra esposto, non valuti negativamente l’attuale metodo di raccolta rifiuti denominato “porta a porta” e i cassonetti cosiddetti “intelligenti” così come sono concepiti”.
L’assessore Marco Sacchetti ha risposto che Aisa Impianti è una società che ha una sua indipendenza procedurale. Avrà quindi terminato l’iter di realizzazione del progetto e presentato in Regione Toscana una istanza per il procedimento autorizzativo regionale che richiede comunque tempo: dopo che la Regione si sarà espressa partiranno i trenta giorni per le osservazioni dei cittadini garantendo così la più ampia partecipazione, fino ad una decisione finale che sarà comunque della Regione. Sacchetti ha quindi precisato che San Zeno è dotato di impianto TMB che tratta l’indifferenziato e non c’è fabbrica di materia. Il polo impiantistico di San Zeno non è una minaccia per i cittadini: decine sono state le ispezioni da parte degli enti competenti anche su segnalazione dei cittadini e hanno sempre dimostrato il rispetto dei limiti autorizzativi. Riguardo gli obiettivi di raccolta differenziata l’ultimo dato al 2022 è pari al 54,23%, il 58% circa secondo i dati ufficiosi del gestore: è quindi prossimo il raggiungimento dell’obiettivo del 65%. Per quanto riguarda l’obiettivo di riduzione dei rifiuti Sacchetti ha detto che si tratta di una prospettiva che va oltre le politiche comunali e infine che l’Amministrazione dal 2015 molto ha fatto su questo tema fino a vantare oggi un impianto integrale in grado di chiudere il ciclo recuperando ciò che è possibile recuperare. E’ stato poi messo in atto il nuovo piano di riorganizzazione dei servizi che prevede un sistema di raccolta misto porta a porta con cassonetti intelligenti. L’attuazione di questa politica è in mano al gestore che ha garantito che implementerà l’organizzazione dei servizi senza aumentare le tariffe.
I consiglieri Giovanni Donati e Alessandro Caneschi (PD) hanno chiesto al Sindaco e all'assessore Alessandro Casi aggiornamenti circa la demolizione del ponte in zona Cà dei Frati, ricordando che erano state inoltrate al Comune le seguenti richieste: un incontro all’ufficio tecnico del Genio Civile per un aggiornamento sulla programmazione della demolizione dei ponti; la redazione di un nuovo studio idraulico dei torrenti indicati nell’ordinanza della Procura alla luce degli interventi realizzati; la richiesta al Genio Civile di interruzione delle demolizioni dei ponti in attesa delle risultanze del nuovo studio idraulico di cui sopra; la richiesta alla Regione Toscana di una collaborazione per evitare la demolizione dei ponti attraverso nuovi interventi per un’ulteriore riduzione del rischio idraulico; in caso di demolizione di un ponte, la realizzazione prima degli adeguamenti delle strade in modo da garantire il transito ad ogni mezzo; se il Comune stia progettando il rifacimento dei ponti che verranno demoliti. I consiglieri hanno chiesto se tali richieste siano state evase, se esiste un piano di interventi sulle viabilità alternative, e quanto il Comune di Arezzo ha stanziato economicamente per la realizzazione di interventi sulle viabilità alternative.
L’assessore Alessandro Casi ha comunicato di aver avuto ieri un incontro in merito con il dirigente del Genio Civile ed è in programma un altro incontro venerdì prossimo per un confronto sulla situazione. Qualsiasi riprogrammazione e rifacimento sono quindi rinviate in attesa anche di una risposta da parte dell’assessore regionale.
Ancora i consiglieri Donati e Caneschi hanno chiesto al Sindaco e all'assessore Casi l'immediata riapertura della strada comunale di Bagnoro, interrotta ad aprile per l'esecuzione dei lavori sul torrente Valtina. A seguito del collaudo avvenuto l'11 luglio dopo la realizzazione dello scatolare e di tutte le opere necessarie alla deviazione del torrente, ad oggi non è stato ancora ripristinato l'asfalto.
L’assessore Alessandro Casi ha assicurato l’impegno per velocizzare per quanto possibile la procedura di ripristino.
I consiglieri Caneschi, Donati e Valentina Vaccari (PD) hanno chiesto al Sindaco e all'assessore Sacchetti aggiornamenti sul cantiere di via Filzi “per il qual risulta ci sia stato un incontro tra il Comune e la proprietà dell'immobile e dell'area circostante”.
L’assessore Sacchetti ha risposto che lo scorso aprile il mandante ha inoltrato formale richiesta di subentro in sostituzione del mandatario esecutore a seguito della risoluzione del contratto, è seguita una serie di incontri con il mandante ai massimi livelli, poi sono seguite ipotesi informali di proposta nell’ottica di riattivare il contratto ai sensi di legge. Gli aspetti da considerare sono la consistenza dell’intervento da realizzare considerando che parte delle opere sono state fatte, e l’aspetto finanziario. Sacchetti ha quindi informato che secondo notizie ufficiose il prossimo 30 luglio si riunirà il cda di Iccrea che dovrebbe deliberare su una proposta formale sulla quale poi si confronteranno gli uffici competenti.
Ancora Giovanni Donati e Alessandro Caneschi hanno interrogato il sindaco e gli assessori Merelli e Casi sull’eventuale previsione di uno stanziamento di fondi per interventi di manutenzione straordinaria sull'immobile ex-scuola elementare Pescaiola e se il Comune di Arezzo ha redatto un progetto per riutilizzare questo immobile.
L’assessore Merelli ha risposto che circa il riutilizzo dell’immobile oggetto dell’interrogazione è stato deciso dall’Amministrazione di non procedere alla realizzazione delle strutture in legno che avrebbero dovuto sostituirsi alla ex-scuola e quindi al momento non c’è destinazione d’uso.
Il consigliere Donato Caporali (PD) ha interrogato il Sindaco e l'assessore Casi circa i lavori sul ponte di Castelluccio / Buon Riposo, dopo l'assemblea pubblica del 2 luglio nel corso della quale era stata comunicata la chiusura al traffico per un periodo di 45 giorni a partire dal 20 luglio 2024 circa, con l’intenzione di porre, successivamente una regolamentazione del traffico a senso unico alternato mediante segnalazione semaforica con restringimento di corsia riservata a veicoli e la realizzazione di ulteriore corsia pedonale e/o ciclabile, quale unica soluzione rispettosa dei limiti di carico della struttura posta a 26 tonnellate. Caporali ha chiesto “quali sono state le ragioni che hanno portato alla modifica del progetto e cronoprogramma riducendo i lavori all’opera da 40-45 giorni previsti in precedenza ad una sola settimana in orario notturno; se tali lavori sono conclusi e se hanno determinato gli stessi risultati e garanzie del precedente progetto illustrato; una dettagliata informazione sulle modalità che si intendono utilizzare per il rilascio delle deroghe al traffico pesante; la stima del costo complessivo dell’intervento di manutenzione straordinaria completo di breve descrizione delle principali lavorazioni avvenute con le modifiche apportate rispetto al progetto originario illustrato, nonché la ripartizione dei costi con l’Amministrazione di Capolona; di avere informazione in merito alle fasi e contenuto della progettazione del nuovo ponte, finalizzato a trovare una definitiva soluzione alla viabilità, entro i 5 anni dal termine dei lavori, nonché stima di massima dei costi dell’opera, tempi di realizzazione e descrizione delle soluzioni in merito al traffico durante i lavori”.
L’assessore Casi ha precisato che il progetto non è stato modificato ma è stata velocizzata la prima fase dei lavori, conclusa ieri con 5 giorni di anticipo sul cronoprogramma, con interventi notturni che hanno consentito di mantenere l’apertura al traffico di giorno. Le finalità del progetto di messa in sicurezza sono l’impermeabilizzazione dei giunti, già eseguita, la realizzazione del senso unico alternato, da eseguire, la riduzione dei carichi a 26 tonnellate, la modifica della carreggiata per la realizzazione di una corsia pedonale. Durata complessiva 42 giorni di cui 30 lavorativi. Il 20 agosto partiranno i lavori per la realizzazione del cordolo a divisione della parte pedonale da quella carrabile, intervento che coincide con l’installazione semaforica. Previsti ulteriori 15 giorni di lavorazione che consisteranno nella chiusura a senso unico alternato della viabilità, nella realizzazione del cordolo, nella installazione dell’impiantistica semaforica. I lavori saranno certificati nella loro interezza. Le eventuali deroghe per mezzi superiori alle 26 tonnellate saranno valutate e autorizzate dal progettista. Nessuna modifica è intervenuta nel quadro economico suddiviso tra i Comuni di Arezzo e Capolona al 50%.
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