Camini, Monni tranquillizza: "Non è provvedimento vessatorio". E scatta la proroga

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Procedure più semplici e tempo fino al prossimo 30 marzo 2024 per effettuarle. La Regione interviene a margine delle preoccupazioni espresse da molti enti e cittadini per le eventuali sanzioni previste in caso di mancato accatastamento dei generatori di calore a biomasse (caminetti e stufe) secondo i termini previsti dalla legge.

L’assessore regionale all’ambiente, Monia Monni:

“Vorrei tranquillizzare cittadine e cittadini: semplificheremo ulteriormente le procedure di accatastamento dei caminetti e daremo tempo fino al 30 marzo 2024 per farlo”. Prosegue Monni. “Ritengo utile precisare che la procedura di accatastamento non ha mai previsto un sanzionamento immediato, infatti ad oggi non è stata comminata neanche una sanzione. L’Agenzia Regionale Recupero Risorse effettua da anni ispezioni sugli impianti termici ‘classici’, ad esempio le caldaie a gas. Se nell'ambito di tali controlli dovesse riscontrare il mancato accatastamento di un camino, l'ispettore Arrr richiederà di procedere alla registrazione entro i successivi 30 giorni. La sanzione scatterà solo nel caso in cui si lasci scadere anche questo ulteriore termine senza fare l’accatastamento”.

“L’accatastamento è una procedura semplice e gratuita – aggiunge Monni – che può essere fatta via internet o tramite apposita modulistica. Richiede l'inserimento di pochi dati, per evidenziare la presenza e la tipologia del camino. E’ un passo necessario per avere un quadro conoscitivo dell’attuale disposizione dei generatori di calore a biomasse, sulla base del quale impostare le politiche a tutela della salute e possibili futuri incentivi”.

“Questo provvedimento – conclude Monni - non ha e non ha mai avuto finalità né vessatorie né sanzionatorie, tuttavia le preoccupazioni manifestate, anche attraverso le segnalazioni delle consigliere e dei consiglieri regionali, che ringrazio, hanno evidenziato la necessità di una specifica e capillare campagna informativa, da elaborare in collaborazione con i Comuni con particolare attenzione alle aree montane. Nel frattempo abbiamo deciso di portare in Giunta, il prossimo lunedì, un provvedimento che posticiperà l’obbligo di accatastamento al 30 marzo 2024”.

Camini, Ceccarelli (Pd): “Bene la proroga per la registrazione. Ora informazione e semplificazione. Importante la collaborazione dei comuni”.

«Mi pare che i chiarimenti forniti ieri dall’assessora Monni, uniti ad alcuni provvedimenti protesi a rivedere la delibera di Giunta e a semplificare e rendere più agevole il percorso per l’accatastamento dei caminetti, abbiano bene recepito le istanze che erano partite dal nostro gruppo, rispondendo alle sollecitazioni dei cittadini e dei comuni”.

Con queste parole, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, commenta la nota diffusa ieri dall’assessora all’ambiente della Regione Monia Monni, sul tema dell’accatastamento dei generatori di calore a biomasse (ovvero stufe e caminetti).

«La riapertura formale del termine per la registrazione degli impianti – prosegue Ceccarelli - consentirà alla Regione di attuare un piano di comunicazione più efficacie e diffuso per spiegare ai cittadini il senso della delibera assunta nel marzo scorso, in attuazione di normative europee e nazionali per la riduzione dell’inquinamento, come sta accadendo anche in altre regioni, tra cui la Lombardia. Quello che occorre chiarire è che il catasto di tutti gli impianti consentirà di poter attuare politiche che tutelino l’ambiente e la salute, non certo tassando i cittadini, ma semmai sostenendoli, anche con eventuali contributi nell’efficientamento degli impianti, come già sta avvenendo nelle zone in cui si sono verificati sforamenti dei limiti in relazione alle cosiddette Pm10. Importante anche l’impegno assunto dall’assessora di ricercare, laddove necessario, soluzioni per semplificare il percorso di registrazione degli impianti, soprattutto per le persone più anziane e bisognose. In questo percorso sarà necessario il sempre maggiore coinvolgimento dei comuni, alcuni dei quali si sono già operosamente attivati per dare informazioni ai cittadini, ma anche di associazioni di categoria, ordini professionali e patronati. E questo – conclude Ceccarelli –  vale a maggior ragione nelle zone in cui il problema dell’inquinamento è meno percepito e la necessità di accatastare gli impianti viene vista con sospetto».

A oggi sono circa 10.000 i generatori di calore a biomasse che sono stati accatastati. Il numero di assistenza dedicato dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse (Arrr) ha gestito circa 1.200 chiamate, grazie alle quali è stato possibile raccogliere molti suggerimenti degli utenti e pensare ad ulteriori forme di semplificazione della procedura. Si ricorda che per ogni dubbio è attivo il numero verde dedicato 800 15 18 22, attraverso il quale è possibile anche farsi aiutare nella procedura di accatastamento.

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