Caso Tiziano Birra, Cornacchini: "Il Comune si è attivato, ma gli aiuti sono stati rifiutati"

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La consigliera comunale Meri Stella Cornacchini interviene sul caso di violenza contro la roulotte di Tiziano Birra, clochard di origini svizzere che da anni ormai vive ad Arezzo. "Fin da subito il Comune di Arezzo si è attivato concretamente - fa sapere Cornacchini - ma è necessario che gli aiuti proposti non siano rifiutati".

“I benefattori della prima ora – così definiti in un articolo pubblicato oggi – non sono affatto spariti. Immediatamente dopo i fatti di intimidazione subiti da Tiziano Birra il Comune di Arezzo si è attivato promuovendo incontri ed azioni, coordinati dall'Associazione "Arezzo nel Cuore" insieme anche a privati cittadini, volte a individuare una soluzione che mettesse Birra in condizioni di maggior sicurezza. Era stata individuata una soluzione e con essa anche la disponibilità di seguire un percorso finalizzato all'ottenimento della residenza nel Comune di Arezzo, ipotesi però rifiutata dal diretto interessato.
L'istituzione municipale e la rete di grande solidarietà che contraddistingue la Città di Arezzo è stata ed è disponibile ad ogni tipo di supporto e di tutela, ma è necessario che gli aiuti proposti non siano rifiutati. Le porte del Comune di Arezzo restano comunque sempre aperte così come spalancate sono quelle delle associazioni di volontariato e delle tantissime singole persone che, anche in questa occasione, si sono prodigate moltissimo in totale generosità e riservatezza”.

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