Allo Spina la consegna dei diplomi: una serata di ricordi "liceali"

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Ricordata la scuola di un tempo, diversa ma per certi versi molto simile a quella di oggi, dove è importante l’amicizia tra gli studenti, il rispetto e la stima per i professori. Ieri sera di fronte ad un Teatro Spina gremito si è stata la tradizionale consegna dei diplomi agli studenti dell’I.S.I.S. “Giovanni da Castiglione” dello scorso anno scolastico e riconsegnarlo a chi, 50 anni fa, lo aveva conseguito.

“Nel ri-consegnare i diplomi abbiamo ricordato la scuola di un tempo che, per certi versi, era diversa ma anche simile a quella di oggi”. Così il preside dell’Istituto d’Istruzione Superiore, Sauro Tavarnesi, che aggiunge “ieri come oggi è importante l’amicizia, l’amicizia tra i ragazzi, così come il rispetto e la stima che i ragazzi hanno per molti professori; ieri sera ricordando un professore ho sentito negli studenti di allora la stessa stima e anche oggi i ragazzi hanno nei confronti di alcuni, non tutti, ma alcuni docenti sicuramente sì”.

E tra gli studenti che hanno ricordato le “nozze d’oro” della consegna del diploma era presente, tra gli altri, Antonella Pierozzi che si è detta “molto soddisfatta dell’iniziativa, è stata un’ulteriore occasione per incontrare i compagni di classe anche se alcuni, complice la distanza, non hanno potuto partecipare. L’appuntamento è rimandato ai festeggiamenti dei nostri 70 anni di vita”.

Alla serata, che ha celebrato l'impegno e la dedizione di studenti e insegnanti, era presente anche il Preside Angiolo Maccarini, andato in pensione qualche anno fa. Ci sono stati momenti dedicati ai ricordi con aneddoti divertenti ad opera di professori e dei ragazzi, un momento di ribalta per celebrare insieme alle famiglie e alla comunità il conseguimento del meritato titolo di studio. L'ex preside Angiolo Maccarini: "Come ogni anno una serata di grande emozione: emozionante rivedere i «ragazzi» neodiplomati, sono trascorsi pochi mesi dal loro esame eppure appaiono già «grandi», donne e uomini non solo anagraficamente ma per portamento, modus comunicandi; ancora più emozionante - per quanto mi riguarda poiché compagni di studi - rivedere dopo un cinquantennio i «ragazzi» del 1973, così sono stati chiamati, all’epoca «capelloni», ora con un po’ di canizie ma sempre inossidabili e legati al liceo castiglionese con un cordone ombelicale mai reciso". 

“E’ stato bello vedere il teatro gremito dalle famiglie che grazie a questa lodevole iniziativa hanno potuto condividere insieme ai loro figli, ai professori e ai dirigenti scolastici questo importante traguardo raggiungo al termine di un percorso scolastico che mi auguro possa dare il via ad un altro progetto di vita che valorizzi per le loro attitudini e aspirazioni”, conclude l'assessore Franceschini.

 

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