Dante Alighieri era un medico?

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A questo quesito risponde in una conferenza il Primo Rettore della Fraternita dei Laici, Pier Luigi Rossi.

E’ prevista per mercoledì 22 dicembre 2021, alle ore 17.00, nei locali del Palazzo di Fraternita ad Arezzo, la conferenza del Primo Rettore, Pier Luigi Rossi “Dante era un medico. Il lucco rosso del sommo l’Arte degli Speziali e dei Medici”.

Da un’insolita prospettiva, rispetto alla prevalente immagine letteraria del Sommo Poeta, la relazione mira a far luce sulla cultura medico-scientifica di Dante, come è noto iscritto all’Arte dei Medici e degli Speziali. L’argomento, già suscitava l’interesse degli studiosi un secolo fa, alimentando nelle colonne del British Medical Journal un appassionato dibattito. Oggi il tema merita una lettura critica aggiornata che può dimostrare come l’opera dantesca sia ricca di richiami al mondo della medicina e della chirurgia.

Non mancano, in questa disamina, fecondi apporti documentari che ci giungono dalle stesse vicende biografiche del Poeta, il quale si ritiene che abbia frequentato le lezioni di Taddeo Alderotti, professore di medicina all’università di Bologna nel XIII secolo.

Un argomento affascinante, quindi, che si collega alla Mostra “Omaggio al Sommo Poeta” organizzata dalla Fraternita dei Laici nell’ambito delle celebrazioni del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri che si conclude il 31 dicembre 2021 e che ha accolto l’entusiastica partecipazione di un vasto pubblico, meritando di essere segnalata dalla rivista a tiratura nazionale “Medioevo”. Il documento principe dell’esposizione è infatti costituito da un documento notarile, per la prima volta esposto al pubblico, rogato dal notaio Ser Ciuccio ad Arezzo il 13 maggio 1304 con il quale il fratello di Dante, Francesco Alighieri da Firenze, contrae un debito di dodici fiorini d’oro con lo speziale aretino Follione Iobbi.

A detta corporazione apparteneva lo stesso Poeta, che del medico indossava gli abiti, “ sempre vestito con il lucco rosso ornato di vaio bianco che a Firenze, secondo le leggi suntuarie, era l’abito che solo i medici potevano indossare, una veste particolarmente preziosa e sontuosa”.

Per partecipare alla conferenza prenotare presso gli Uffici della Fraternita dei Laici entro il 21/12/2021 (tel. 0575/24694).

 

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