Giovannini fuori dall'Arezzo, attesa per i nuovi scenari

. Inserito in Sport

Non abbiamo ancora smaltito l’uscita dell’Arezzo al primo turno dei play off contro la Juventus Next Gen, al termine di un match combattuto con grande determinazione, che arriva la notizia che oramai aleggiava da qualche settimana: Paolo Giovannini lascia l’Arezzo, il comunicato stampa diffuso dalla società annuncia la risoluzione consensuale del contratto con il direttore generale.

Oggi volevamo doverosamente tributare un lungo applauso ai grandi protagonisti di questa stagione, a tutti i giocatori della rosa, compresi quelli che hanno trovato meno spazio, a Paolo Indiani e al suo efficiente staff tecnico, allo stesso direttore generale Paolo Giovannini. Il presidente Guglielmo Manzo ha scelto la strada che non apre scenari incoraggianti. Ricordiamo che i primi due anni di gestione da parte di questa proprietà sono stati disastrosi, si navigava a vista, con a bordo personaggi improbabili, ai limiti del surreale. Abbiamo visto passare di tutto, direttori sportivi trentacinquenni che millantavano esperienza trentennale nel mondo del calcio, responsabili dell’area tecnica e allenatori improponibili anche in un torneo parrocchiale, giocatori bolliti ingaggiati a peso d’oro e presentati come salvatori della patria. La retrocessione senza passare dai play out e un campionato fallimentare in serie D, convinsero due anni fa il presidente Manzo ad affidarsi ad un professionista serio e capace come Paolo Giovannini, il quale si presentò in conferenza stampa annunciando la scelta di un tecnico navigato come Paolo Indiani. Giovannini allestì una squadra competitiva, che ha poi centrato la promozione al primo tentativo. Se date la promozione per scontata, guardate cosa hanno raccattato al termine di questa stagione Grosseto e Livorno nonostante i propositi sbandierati. Quella messa in atto da Giovannini in questi due anni si chiama programmazione, sostantivo femminile sconosciuto a chi l’ha preceduto, fondamentale per chi decide di costruire qualcosa di concreto e duraturo. Dopo la promozione in serie C, l’organico è stato rafforzato, gli investimenti sono stati effettuati guardando al futuro. Oggi l’Arezzo ha una rosa sulla quale lavorare per alzare l’asticella senza svenarsi. Inserendo quattro/cinque acquisti si potrebbe migliorare il già ottimo piazzamento di questa stagione.

Resta il fatto che le parole che leggiamo nel comunicato stampa diramato poco fa sono spiazzanti: “La decisione, consensuale, segue alla comune presa d’atto che la società ha bisogno di una organizzazione diversa per perseguire gli obiettivi sportivi e aziendali dichiarati…”. Una organizzazione diversa? Quale? Quella che ci è stata proposta nei primi due anni di gestione catastrofica? Purtroppo c’è poco da fare, Paolo Giovannini lascia l’incarico, nonostante l’accordo decennale che lo legava alla società amaranto. Lo stesso Paolo Indiani viene dato per partente, nonostante abbia ancora un anno di contratto. I motivi ufficiali non li conosciamo, dobbiamo accontentarci delle solite laconiche parole di circostanza diramate dalla società. Il timore dei tifosi, e di chi scrive, è che si butti nel cassonetto della differenziata quanto di buono costruito fino ad oggi con seria e oculata pianificazione. Aggiungiamo che da un po' di tempo a questa parte il parterre dei consulenti del presidente si è allargato, qualcuno sgomita da tempo per avere più spazio, altri hanno più volte manifestano nei dopopartita, pubblicamente e a voce alta, l’insofferenza per le scelte tecniche dell’allenatore, comportamenti a dir poco discutibili che hanno reso l’atmosfera poco serena. Vorrei chiudere ricordando che Giovannini e Indiani, dall’alto della loro bravura ed esperienza, nei momenti difficili hanno sempre stemperato la tensione mettendoci la faccia in prima persona. L’esatto opposto dei tanti improvvisati che li avevano preceduti. A questo punto non resta che mettersi comodamente seduti sul divano di casa, accendere la televisione e vedere quello che succederà…

Tags: S.S. Arezzo Paolo Giovannini

Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.