Tensioni a Cortona: ex consulente del Comune vs Meoni. È scontro sull'amministrazione "condivisa"
Primo atto: Castellani rinuncia
"Con fiducia ho atteso di essere sentito e/o consultato rispetto alle questioni afferenti allo sport che, nel tempo, sono state affrontate dall'amministrazione comunale. [...] Fino ad oggi (il post è del 14 gennaio n.d.r.) sia io che gli altri nominati (alcuni già dimessi) non siamo mai stati chiamati in causa, sebbene nel tempo vi siano stati provvedimenti importanti nei nostri rispettivi ambiti di competenza".
"Ringrazio per l'onore e la soddisfazione che mi è stata concessa. Ad essi avrei gradito abbinare anche maggiore considerazione e rispetto, sarebbe stato motivo di grande impegno e dedizione senza alcun altro scopo che il bene di Cortona e dei miei concittadini".
La versione del sindaco
"[...] I consulenti sono del tutto gratuiti, possono essere interpellati o no in merito a suggerimenti e/o dati tecnici utili come nel caso specifico all'organizzazione di eventi sportivi. L'anno 2020 è stato segnato dalla pandemia da Covid-19 che, di fatto, ha bloccato ogni settore, tra cui lo sport. Pertanto all'ente non è servita nessuna consulenza, non avendo appunto organizzato eventi. Per la normale amministrazione sono di fatto gli uffici, i dirigenti, i funzionari e l'assessore che determinano i vari atti".
Nel finale del suo messaggio, il sindaco riserva una nota critica al mondo dell'informazione: "Nel mio modesto impegno da politico locale non ho mai visto prima d'ora un giornale dare spazio a una non notizia… Anche qui ci saranno risvolti! 'Il tempo è galantuomo'".
L'opposizione si schiera
"Una pagina sempre più imbarazzante e disastrosa è quella dei consulenti nominati dalla Giunta comunale di Cortona, che si aggiunge alle tante figuracce collezionate dal neosindaco Meoni in appena un anno e mezzo di mandato e che ricadono negativamente sull'immagine della nostra città": questo il commento di Andrea Bernardini, copogruppo di Pd - Insieme per Cortona.
"Tra chi ha lasciato a mezzo stampa, chi non sapeva di essere nominato, chi aveva rifiutato e si è ritrovato in una delibera della Giunta comunale, chi aveva mandato le dimissioni via Pec e sono state ignorate. Siamo al caos più totale che vede come artefice di tutto il sindaco, che ha utilizzato mediaticamente in campagna elettorale la questione dei consulenti per poi abbandonarli al loro destino appena ottenuto il risultato.
Un cortocircuito politico mai visto a Cortona e provincia, iniziato forzando anche il Tuel - Testo Unico degli Enti Locali con l'istituzione di figure non previste dalla normativa, per poi dopo 18 mesi scoprire che nessuno era stato coinvolto, neppure nel settore della sanità vista la pandemia in corso. Persone e professionisti che in buona fede hanno prestato la loro faccia durante la campagna elettorale a chi invece è chiaro che non avesse alcun interesse al loro coinvolgimento.
Questo concetto si è materializzato ancora di più nelle parole di Meoni, scritte con la solita aggressività e anche con numerosi e consueti strafalcioni linguistici, che si contraddicono tra di loro e evidenziano l'inadeguatezza al ruolo da ricoprire e l'assoluta mancanza del senso dell'istituzione nello svolgere il suo delicato ruolo di primo cittadino.
Ormai si è perso il conto dei suoi post da ultras politico invece che massimo rappresentante di tutta la nostra comunità, con l'esplicita intenzione di accusare sempre gli altri e mai assumersi le proprie responsabilità, utilizzando parole che lasciano presagire 'risvolti' vendicativi verso chi osa contraddire il suo operato. È davvero inconcepibile infatti il suo attacco alla stampa solo per il fatto di aver riportato delle notizie di cronaca sulla vicenda dei consulenti comunali, come fece il suo attuale addetto stampa in un articolo sempre dello stesso giornale poco dopo l'insediamento.
Non sono più tollerabili questo comportamento e il silenzio della maggioranza rispetto a queste scelte scriteriate, che testimoniano ancora una volta l'isolamento del sindaco e il distacco anche delle persone più fidate da un progetto di cambiamento che si sta rivelando ogni giorno sempre più fallimentare, basato sul rancore e lontano dai veri interessi dei cittadini".
Castellani ribatte
Ma l'esperto di sport non ci sta: "La lettera aperta che mi ha scritto è l'ennesima dimostrazione che non accetta consigli, non ascolta e vuole fare tutto da solo", commenta Roberto Castellani. "Il risultato, per chi lo sa analizzare correttamente, è purtroppo visibile sia nella forma che nella sostanza: imbarazzante".
Castellani passa poi all'elenco dei consulenti citato da Meoni. "Riguardo alle dimissioni dall'ipotetica, a suo dire quasi insignificante lista, le ricordo che questa è stata deliberata con un atto di Giunta che pertanto, ad ogni modifica sostanziale (vedi dimissioni del Dott. Santiccioli e altri consulenti), dovrebbe essere quantomeno aggiornata. Questo impedirebbe che questi nominativi - o almeno il mio - possano essere mai associati a scelte che non mi hanno coinvolto e dalle quali mi dissocio (e, per chiarezza, avvenute anche in tempi pre-Covid)".
"Sono sempre più contento di aver preso le distanze da lei e dal suo modo di pensare e operare, molto diverso quando non addirittura opposto al mio", è la chiusa dell'ex consulente. "Rispetto al suo ruolo, avendo chiaro cosa rappresenta, sarebbe auspicabile ne avesse più coscienza anche lei, ma mi rendo conto che purtroppo ognuno di noi deve fare i conti con i limiti personali del proprio carattere, che spesso rendono impossibili miglioramenti diversamente facili. Le auguro di realizzare una carriera piena di soddisfazioni. Non la vedrò come prova del mio errore di valutazione, ma se porterà dei benefici alla comunità ne sarò sinceramente contento. Distinti saluti, 'Vecchio Roby' (come mi chiamava lei prima che avessi osato criticarla)".
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