Tensioni a Cortona: ex consulente del Comune vs Meoni. È scontro sull'amministrazione "condivisa"

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Un litigio "da lontano" che si consuma via social e su piazza mediatica. Rispecchia la stagione di distanzamento imposta dal Covid la querelle che contrappone l'ex consulente per lo sport del Comune di Cortona Roberto Castellani all'amministrazione nella persona del sindaco Luciano Meoni

Primo atto: Castellani rinuncia

La prima "scena" di attrito pubblico è la lettera aperta condivisa su Facebook qualche giorno fa dal signor Castellani. Si tratta di uno dei consulenti nominati il 4 luglio 2019 dal Comune con un ruolo di supporto all'amministrazione cittadina. Un'iniziativa che Castellani reputava "una svolta molto positiva nel sistema di governance".
"Con fiducia ho atteso di essere sentito e/o consultato rispetto alle questioni afferenti allo sport che, nel tempo, sono state affrontate dall'amministrazione comunale. [...] Fino ad oggi (il post è del 14 gennaio n.d.r.) sia io che gli altri nominati (alcuni già dimessi) non siamo mai stati chiamati in causa, sebbene nel tempo vi siano stati provvedimenti importanti nei nostri rispettivi ambiti di competenza".
 
"Dovendo, mio malgrado, dedurre dai fatti che la funzione della quale ero stato investito non fosse altro che un mero riconoscimento di facciata, senza alcuna utilità né efficacia e dopo essermi confrontato più volte con il primo cittadino in merito al metodo usato senza osservare cambiamenti concreti, rassegno le mie dimissioni dall'incarico ricevuto dalla Giunta comunale di Cortona", continua più avanti Castellani, "ed invito a dare le opportune disposizioni agli uffici per predisporre quanto prima gli atti necessari alla modifica dell'attuale delibera numero 130 del 04/07/2019, per escludere la mia persona da un coinvolgimento che, di fatto, non c'è mai stato".
"Ringrazio per l'onore e la soddisfazione che mi è stata concessa. Ad essi avrei gradito abbinare anche maggiore considerazione e rispetto, sarebbe stato motivo di grande impegno e dedizione senza alcun altro scopo che il bene di Cortona e dei miei concittadini".

 

La versione del sindaco

Il primo cittadino Luciano Meoni risponde con qualche giorno di scarto ieri, dal suo profilo Facebook, affidando la replica ad un post. Dopo aver riepilogato i fatti menzionando la nomina dei consulenti a inizio mandato, Meoni fornisce una spiegazione nella sostanza molto asciutta a Castellani:
"[...] I consulenti sono del tutto gratuiti, possono essere interpellati o no in merito a suggerimenti e/o dati tecnici utili come nel caso specifico all'organizzazione di eventi sportivi. L'anno 2020 è stato segnato dalla pandemia da Covid-19 che, di fatto, ha bloccato ogni settore, tra cui lo sport. Pertanto all'ente non è servita nessuna consulenza, non avendo appunto organizzato eventi. Per la normale amministrazione sono di fatto gli uffici, i dirigenti, i funzionari e l'assessore che determinano i vari atti".
"Mi meraviglio, da chi si definisce acculturato, del fatto che non possono esistere 'dimissioni' di un consulente", affonda il primo cittadino. "Il consulente è inserito in una lista, non ha cariche e nemmeno incarichi tali per cui necessitino le dimissioni. Il signor Castellani di fatto cita più volte: 'mi sono dimesso'. Da cosa? Mi pare che tutto questo voglia passare come una sorta di vittimismo! Forse anche per ottenere Like e/o visibilità!".
Nella parte finale del post Meoni si rivolge direttamente al suo ex consulente: "[...] Le istituzioni vanno rispettate, non permetterò a nessuno di 'prevalicare' le cariche istituzionali preposte alle scelte democratiche del Comune di Cortona. Faccia una cosa carina, la prossima volta si candidi e così avrà la gioia di essere parte di una minoranza e/o maggioranza consiliare, si misuri con il popolo! [...]".
Nel finale del suo messaggio, il sindaco riserva una nota critica al mondo dell'informazione: "Nel mio modesto impegno da politico locale non ho mai visto prima d'ora un giornale dare spazio a una non notizia… Anche qui ci saranno risvolti! 'Il tempo è galantuomo'".

L'opposizione si schiera

"Una pagina sempre più imbarazzante e disastrosa è quella dei consulenti nominati dalla Giunta comunale di Cortona, che si aggiunge alle tante figuracce collezionate dal neosindaco Meoni in appena un anno e mezzo di mandato e che ricadono negativamente sull'immagine della nostra città": questo il commento di Andrea Bernardini, copogruppo di Pd - Insieme per Cortona.

"Tra chi ha lasciato a mezzo stampa, chi non sapeva di essere nominato, chi aveva rifiutato e si è ritrovato in una delibera della Giunta comunale, chi aveva mandato le dimissioni via Pec e sono state ignorate. Siamo al caos più totale che vede come artefice di tutto il sindaco, che ha utilizzato mediaticamente in campagna elettorale la questione dei consulenti per poi abbandonarli al loro destino appena ottenuto il risultato.

Un cortocircuito politico mai visto a Cortona e provincia, iniziato forzando anche il Tuel - Testo Unico degli Enti Locali con l'istituzione di figure non previste dalla normativa, per poi dopo 18 mesi scoprire che nessuno era stato coinvolto, neppure nel settore della sanità vista la pandemia in corso. Persone e professionisti che in buona fede hanno prestato la loro faccia durante la campagna elettorale a chi invece è chiaro che non avesse alcun interesse al loro coinvolgimento.

Questo concetto si è materializzato ancora di più nelle parole di Meoni, scritte con la solita aggressività e anche con numerosi e consueti strafalcioni linguistici, che si contraddicono tra di loro e evidenziano l'inadeguatezza al ruolo da ricoprire e l'assoluta mancanza del senso dell'istituzione nello svolgere il suo delicato ruolo di primo cittadino.

Ormai si è perso il conto dei suoi post da ultras politico invece che massimo rappresentante di tutta la nostra comunità, con l'esplicita intenzione di accusare sempre gli altri e mai assumersi le proprie responsabilità, utilizzando parole che lasciano presagire 'risvolti' vendicativi verso chi osa contraddire il suo operato. È davvero inconcepibile infatti il suo attacco alla stampa solo per il fatto di aver riportato delle notizie di cronaca sulla vicenda dei consulenti comunali, come fece il suo attuale addetto stampa in un articolo sempre dello stesso giornale poco dopo l'insediamento.

Non sono più tollerabili questo comportamento e il silenzio della maggioranza rispetto a queste scelte scriteriate, che testimoniano ancora una volta l'isolamento del sindaco e il distacco anche delle persone più fidate da un progetto di cambiamento che si sta rivelando ogni giorno sempre più fallimentare, basato sul rancore e lontano dai veri interessi dei cittadini".

Castellani ribatte

Ma l'esperto di sport non ci sta: "La lettera aperta che mi ha scritto è l'ennesima dimostrazione che non accetta consigli, non ascolta e vuole fare tutto da solo", commenta Roberto Castellani. "Il risultato, per chi lo sa analizzare correttamente, è purtroppo visibile sia nella forma che nella sostanza: imbarazzante".

Castellani passa poi all'elenco dei consulenti citato da Meoni. "Riguardo alle dimissioni dall'ipotetica, a suo dire quasi insignificante lista, le ricordo che questa è stata deliberata con un atto di Giunta che pertanto, ad ogni modifica sostanziale (vedi dimissioni del Dott. Santiccioli e altri consulenti), dovrebbe essere quantomeno aggiornata. Questo impedirebbe che questi nominativi - o almeno il mio - possano essere mai associati a scelte che non mi hanno coinvolto e dalle quali mi dissocio (e, per chiarezza, avvenute anche in tempi pre-Covid)".

"Sono sempre più contento di aver preso le distanze da lei e dal suo modo di pensare e operare, molto diverso quando non addirittura opposto al mio", è la chiusa dell'ex consulente. "Rispetto al suo ruolo, avendo chiaro cosa rappresenta, sarebbe auspicabile ne avesse più coscienza anche lei, ma mi rendo conto che purtroppo ognuno di noi deve fare i conti con i limiti personali del proprio carattere, che spesso rendono impossibili miglioramenti diversamente facili. Le auguro di realizzare una carriera piena di soddisfazioni. Non la vedrò come prova del mio errore di valutazione, ma se porterà dei benefici alla comunità ne sarò sinceramente contento. Distinti saluti, 'Vecchio Roby' (come mi chiamava lei prima che avessi osato criticarla)".

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