Protezione civile, come funziona il sistema IT-Alert

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IT-Alert, il sistema di allarme pubblico via sms, dal 13 febbraio scorso, è definitivamente operativo per 4 categorie di rischi specifici. In caso di emergenza avviserà in automatico tutti i cellulari presenti al momento nell’area coinvolta, con immediate istruzioni su cosa fare. Non è forse anche questa Protezione Civile?

Dopo mesi di sperimentazioni progressive a più riprese, per regioni e per macroaree – sperimentazione che proseguirà per gli altri rischi di maxi-emergenza via via previsti, fino a comprenderli tutti – dallo scorso 13 febbraio è entrato in funzione definitivamente il sistema automatico di allarme pubblico di Protezione Civile che va sotto il nome di IT-Alert, anche se esclusivamente nel caso di 4 (quattro) grandi scenari di rischio:

-1 Nucleare: per esempio, casi di incidenti nucleari o comunque emergenze radiologiche, con pericoli derivanti da dispersione nell’ambiente di materiali radioattivi.

-2 Industriale: per pericolosità di tipo chimico/fisico derivate da incidenti di rilievo a siti industriali, con eventualità di emissioni e nubi tossiche, elevata esplosività, suscettibilità incendiaria ecc.

-3 Idrogeologico, ma riferito ai casi di collasso strutturale di grandi dighe.

-4 Vulcanico, in caso di iperattività vulcanica pericolosa nelle aree dei Campi Flegrei, del Vesuvio e dell’isola di Vulcano (arcipelago delle Eolie).

Naturale quindi che se mai dovessimo ricevere sul nostro telefonino un allarme circa uno di questi 4 rischi, dovremo considerarlo reale e NON più come un test di prova. E, di conseguenza, attenerci immediatamente alle indicazioni che ci verranno trasmesse.

Lo scopo protettivo del sistema è dunque proprio questo: avvisare tempestivamente del rischio, appena iniziato o imminente, e di poterlo fare anche senza una connessione internet attiva: i messaggi infatti, con la tecnologia degli sms, cioè “cell-broadcast”, viaggiano per via telefonica.

Gli allarmi attivano il nostro cellulare anche acusticamente, con suoneria dedicata, oltreché con apposito messaggio scritto sullo schermo. Messaggio che – giova sottolinearlo – è unidirezionale (il nostro smartphone lo riceve senza inviare nulla), perciò non comporta scambi di dati, rendendo così il sistema IT-Alert del tutto sicuro anche dal punto di vista della privacy.

La sperimentazione resterà invece in corso – si parla all’incirca di un altro anno – per queste altre grandi emergenze: maremoto generato da un sisma; attività vulcanica sullo Stromboli (altra isola delle Eolie); precipitazioni intense. Nel caso che i futuri messaggi in arrivo durante il 2024 riguardino questi scenari di rischio, sappiamo che continuerà a trattarsi di un test. (E a oggi la Protezione Civile non ha ancora reso pubbliche le prossime calendarizzazioni di queste prove).

Comunque, per trovarsi più preparati in caso di emergenza, la Protezione Civile invita a visitare il sito www.iononrischio.gov.it , dove si trovano informazioni aggiornate sui rischi specifici e sulle buone pratiche da seguire per evitare o gestire e mitigare le conseguenze dei pericoli a cui ci si trova esposti.

"Come Misericordia di Arezzo, in quanto dotati del noto nucleo di Protezione Civile e avendo maturato esperienza con la divulgazione relativa alla gestione annuale proprio della campagna nazionale ministeriale “IoNonRischio”, riteniamo che anche questo genere di informative rivolte al nostro pubblico siano utili all’intera cittadinanza aretina".

Tags: Protezione Civile Misericordia di Arezzo alert

Romano Barluzzi

Romano Barluzzi

Highlander dalle molte vite, tra cui ne spiccano due - da tecnico sociosanitario e da istruttore subacqueo - coltivo con inguaribile curiosità la passione per i mestieri più a rischio d'estinguersi, perciò mi ostino a fare il giornalista.