Ddl Zan, hanno vinto tutti. O quasi

. Inserito in Politica

Parliamo del decreto ZAN e di quello che ne è seguito. È roba da far impallidire il povero Machiavelli che mai avrebbe pensato di assistere a tanto machiavellismo.

Qualcuno fa finta di niente e qualcuno non se ne è accorto, ma in questa faccenda hanno vinto tutti o quasi.
“Ma tu sei scemo”, dirà qualcuno.
Non sono scemo, mi piace pensar male. I romani per trovare il beneficiario occulto di un’azione si domandavo “Cui prodest?” A chi giova? Già, a chi giova questo incasinamento sul decreto ZAN?
Giova di sicuro alla destra che infatti applaude, sghignazza e si sollazza nella guazza di buoni propositi e cattive abitudini che avvolge il parlamento. Se la gode Renzi che ha dimostrato che con il suo drappello fa il bello e il cattivo tempo, fregandosene di essere diventato il “gobbo di picche” della politica italiana. Fateci caso qui anche se uno buca la bicicletta la colpa è di Renzi. Ma nonostante la Renzifobia almeno lui in testa sembra avere un disegno politico. Ma udite, udite se la godono anche nel PD. Chi se la gode?
I diversamente-Renziani che pensano di aver assestato un colpo al segretario Letta. Poveri illusi, quello vi mette in un calzino, perché alla fine ha vinto anche lui. Con la sua intransigenza ha fatto sì che i numeri gli dessero torto e così del decreto Zan se ne riparla “a babbo morto”, cioè nel nuovo parlamento. Una mossa da cardinal Richelieu perché da una parte strizza l’occhio al Vaticano (che aveva le sue buone ragioni per non amare il decreto) e dall’altra appare un campione di coerenza sui principi. La stessa cosa vale per l’On. Zan che, per quanto martire, si è garantito la rielezione sicura.
Hanno vinto, seppure ai punti, anche i 5 stelle che dopo essersi ricoperti, allorquando amoreggiavano con Salvini, di poca gloria (in tema di rispetto umano) sulla vicenda dei migranti, oggi si riscoprono paladini dei diritti. Insomma su questa vicenda si è giocato a carte coperte (grazie al voto segreto) e tutti, alla fine, hanno tirato un sospiro di sollievo. Mi dispiace per quelli che ora vanno a buscare il freddo in piazza, prendendosela con questo parlamento di retrogradi e baluba. Ci avete capito poco, sarebbe utile a tal proposito leggere un bel volumetto che si chiama “La favola delle api” ed ha per sottotitolo “vizi privati, pubbliche virtù”. Meditateci sopra.

Tags: Decreto Zan