Ralli: "Le donne sono centrali nella comunità aretina". All'Eden l'incontro con Livia Turco Ar24Tv/Foto

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Patto tra Luciano Ralli e le Donne Democratiche: in 14 punti gli impegni su bambini, anziani, disabili, famiglia, accesso ai servizi comunali

Non solo un impegno generico ma la firma di un vero e proprio patto. L'ha sottoscritto ieri sera Ralli con le Donne Democratiche e con quelle delle liste dell'alleanza che sostiene la candidatura a sindaco di Ralli: Pd, Arezzo 2020, CuriAmo Arezzo, Arezzocista! e Lista Ralli. All'iniziativa che si è svolta ieri all'Arena Eden ha partecipato Livia Turco, presidente della Fondazione Nilde Jotti.

La serata è stata introdotta da Sandra Nocciolini a nome della Conferenza delle Donne Democratiche e sono quindi intervenute le rappresentanti delle liste che sostengono Luciano Ralli: Donella Mattesini (Pd), Bruna Cantaluppi (Lista Ralli), Liletta Fornasari (CuriAmo Arezzo), Ilaria Mori (Arezzocista!), Gabriella Cecchi (Arezzo 2020). All'evento, condotto da Chiara Calcagno, è intervenuta Turco: "Questa iniziativa è una vera e propria onda d'urto e la proporrò come esempio per l'Italia".

Quattordici sono i punti del programma che Luciano Ralli si è impegnato a realizzare. Ci sono attività nuove: lo Sportello unico di accesso ai servizi, non un luogo burocratico ma amico, che aiuti soprattutto le persone che hanno le maggiore difficoltà con la pubblica amministrazione; l'Albo dei badanti che consenta alle famiglie di poter scegliere personale qualificato e formale senza dover ricorrere al passaparola e a personale di cui non si conoscono storia, professionalità, competenze; lo sviluppo della medicina di genere in collaborazione con la Asl.

Ci sono poi attività, servizi e luoghi da riaprire o rilanciare o sostenere di più: lo Spazio Famiglia, quale servizio fondamentale per l'accoglienza e la presa in carico delle situazioni familiari di disagio con l'apertura di uno Sportello di consulenza pedagogica gratuita; il Centro Antiviolenza con il quale concordare progetti e servizi e per il reperimento di risorse e i servizi del quale dovranno diventare stabili, contando su risorse economiche, strumenti e personale dedicato, dando risposte alle tante e diverse necessità di chi è vittima di violenza di genere; la Casa delle Culture che il centrodestra ha cancellato per ricostruire un luogo di incontro, di socializzazione, di servizio che ha generato integrazione tra le tante comunità etniche presenti in città, ma anche creato relazioni con tutta la comunità nel suo insieme.

Un altro capitolo del patto sottoscritto tra le donne democratiche e Luciano Ralli è quello dedicato agli anziani e ai disabili, la cui cura è spesso affidata alle donne senza che abbiano adeguati sostegni. Ecco quindi il sostegno concreto e continuativo a chi si occupa di una persona anziana. Il caregiver non ha ancora tutti i sostegni di cui ha bisogno. E li deve avere perché rappresenta un elemento chiave, in perenne sofferenza e sotto stress, del sistema sociale. Potrebbe avere un sostegno economico attraverso i voucher anche per sostituzione temporanea: per un tempo libero di sollievo (svolgimento delle attività di relazioni esterne con il medico, eccetera, o anche solo prendersi tempo per se stessi); per supporto assistenziale in caso di emergenza (ricovero urgente del caregiver). È quindi necessario un accordo tra Comune e privato sociale per sostenere gli anziani al limite dell'autosufficienza e che hanno difficoltà ad uscire per fare la spesa, comprare le medicine o cucinare. Centrale è anche il "durante noi", parte essenziale per il "dopo di noi". Altrettanto importante sarà il "Progetto di Vita" come previsto dalla Regione Toscana, che è un diritto della persona con disabilità e della sua famiglia o dell'amministratore di sostegno.

Dagli anziani ai bambini: un "Patto per i diritti dei bambini e degli adolescenti", indispensabile in un momento segnato da eventi recessivi e da un Paese a demografia debole. Il patto firmato stamani prevede anche l'organizzazione di attività sia per i bambini della scuola dell'infanzia prima e dopo il normale orario di apertura sia per gli alunni di elementari e medie. È necessaria una nuova organizzazione del tempo scuola, gestita e coordinata dal Comune, con la possibilità di apertura più ampia sia mattutina che pomeridiana delle scuole in totale sicurezza.

Infine gli altri punti. Una vera rete tra i servizi sanitari e sociali; fine, quindi, del girovagare di una cittadino da un ufficio, da un servizio all'altro, dall'ospedale al territorio. La rete dovrà consentire una vita più semplice alle persone che hanno bisogno, contemporaneamente o comunque in continuità, di servizi sanitari e sociali. Una rete tra questi servizi e il volontariato, perno insostituibile del sistema che deve essere messo nelle condizioni non solo di svolgere la sua missione ma anche di essere protagonista delle scelte generali, in modo particolare di quelle del Comune; il Piano regolatore dei tempi e degli orari per il quale al Comune la legge n. 53 del 2000 assegna questa competenza.

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Massimo Gianni

Massimo Gianni

giornalista iscritto all’Ordine dal 1988, collabora con testate giornalistiche televisive e radiofoniche.