Ghinelli: "Troppi 8 giorni per risultati tamponi". Salvini: "Arezzo, persi 300 milioni" Video

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Nelle ultime 24 ore ad Arezzo i contagi scoperti sono aumentati di 10 unità. La provincia ne ha contati 32 in più. Questi numeri sono "il frutto dell'esito dei tamponi fatti 8 giorni fa, per lo meno per il caso di Arezzo". Lo comunica il sindaco Alessandro Ghinelli. In città 125 isolati si trovano in quarantena.

"Io capisco tutto: che ci sia mancanza di reagenti chimici, che ci siano i laboratori oberati di lavoro, ma 8 giorni sono troppi", commenta Ghinelli, riferendosi ai ritardi nella lettura dei test da parte della Asl Toscana sud est. Dei 10 nuovi positivi "3 derivano dalla casa di riposo Fossombroni e 3 dalla casa di riposo di Palazzo Guillichini. 4 sono invece congiunti dei contagiati". In entrambe le strutture per anziani, le persone affette da coronavirus sono 2 addetti e un ospite. "Tenete conto che i risultati che ci sono arrivati oggi rappresentano una percentuale che è circa del 10% rispetto ai tamponi che sono stati fatti 8 giorni fa e che ancora ci devono arrivare. Mi auguro che dentro questo primo 10% ci sia il peggio, ma non è detto. Il contagio purtroppo non è esaurito", spiega il sindaco aretino. "Quel contagio che pensavamo sotto controllo - lo scopro con voi, ahimè - non è sotto controllo. Le cose da noi vanno bene nella misura in cui si fanno tamponi - pochi -, se ne danno i risultati e sembra che non ci sia nulla. In realtà oggi ci accorgiamo che per lo meno in due realtà questo contagio è già partito. Farò pressione sull'Azienda perché si velocizzi nel darci questi risultati", annuncia il primo cittadino di Arezzo.

Interviene nella trasmissione di Ghinelli il segretario generale della Camera di Commercio di Firenze Giuseppe Salvini, ex segretario generale della Camera di Commercio Arezzo-Siena. "Questa emergenza di tipo sanitario è passata rapidamente a emergenza economica. Questo trasferimento di piani è avvenuto in un contesto economico già duramente provato da alcuni anni di crisi importante. Veniamo da anni di crescita allo '0,...' a livello nazionale e toscano. Questo tsunami si è riverberato su un'economia già abbastanza provata". Secondo le ultime proiezioni si parla di "300 milioni di euro di valore aggiunto andato in fumo in questo mese ad Arezzo; si sfiorano le 50mila unità, risorse umane in cassa integrazione o in trattamento di fondi bilaterali, una situazione anche occupazionale molto complessa. Il Fondo Monetario Internazionale si slancia in una proiezione del -10% del PIL italiano quest'anno e che investe trasversalmente tutti i settori": oreficeria, moda, senza dimenticare il turismo, su cui "abbiamo 1.500 e passa attività turistiche o ricettive operanti in provincia che sono veramente in grande difficoltà, anche di prospettiva. Con la pandemia globale aspettarci a breve di rivedere turisti internazionali, che erano la prevalenza (il nostro territorio è particolarmente vocato al turista di qualità che viene dall'estero)? Ci sarà qualche problema. Però sul turismo domestico, soprattutto se si avrà la lungimiranza di prevedere un bonus per chi, italiano, sceglie di fare vacanze in Italia...Si potrà in un arco temporale ragionevole pensare di ripartire".

Sul manifatturiero di eccellenza aretino il segretario generale dell'Ente camerale fiorentino dichiara che "io voglio sperare che il prima possibile i consumatori vogliano recuperare la normalità e la si misura anche con acquisti emozionali, di qualità". Per Salvini la classificazione delle attività produttive autorizzate a ripartire sulla base dei codici ATECO è "un pasticcio enorme. Oggi l'economia è profondamente interconnessa, ogni filiera produttiva si incrocia con le altre filiere. Credo si debba mettere al centro l'uomo, la sicurezza. Quelle aziende che si impegnano a rispettare determinati protocolli di sicurezza - a prescindere dalle filiere - possono in un arco temporale accettabile ripartire. Credo che sia una riflessione da fare immediatamente. All'imprenditore va fatta vedere un po' di luce in fondo al tunnel, bisogna già ora capire come domani si riparte. Non si può accendere e spegnere l'interruttore, magari con un decreto fatto la domenica sera per il lunedì. Ci vuole un percorso graduale di condivisione anche con le parti sindacali, con le associazioni di categoria, per venire a dei protocolli di sicurezza a cui poi le aziende si devono attenere. Se sono in grado di rispettare questi criteri devono poter lavorare. Ripartire in sicurezza ma avviare il percorso il prima possibile".

La Polizia Municipale di Arezzo ha fermato oggi 110 persone, 8 sanzionati. Controllati all'apertura i negozi di abbigliamento per bambini, per verificare i requisiti sanitari previsti. Controllata l'assenza di assembramenti agli uffici postali.

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Bianca Sestini

Bianca Sestini

Sono laureata in giurisprudenza e ho concluso il praticantato presso la Scuola di Giornalismo "Massimo Baldini" della Luiss di Roma. Parlo Inglese e un po' di Francese. Sono appassionata di fotografia, documentari e podcast della Bbc. Società, viaggi, cultura e scienza sono le aree che sono più curiosa di esplorare.