“Qualsiasi cosa accada”, la storia di vita di Bernini raccontata da Boni

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Fra gli appuntamenti de Le piazze del sapere di marzo, alla Casa della cultura di San Giovanni Valdarno, sabato 16 marzo alle 18, la storia di Fabrizio Bernini, un imprenditore visionario, della sua famiglia e del potere di una promessa. Saranno presenti l'autore Filippo Boni, Fabrizio Bernini, fondatore di Zucchetti Centro Sistemi e Enzo Brogi, giornalista e scrittore.

E' in programma sabato 16 marzo alle 18 a Palomar, la presentazione del libro di Filippo Boni “Qualsiasi cosa accada” Fabrizio Bernini, un imprenditore visionario, la storia della sua famiglia, il potere di una promessa (Aska edizioni). E' la storia struggente del pioniere dell’innovazione, fondatore di Zucchetti Centro Sistemi, che ha un valore universale.

“Siamo felici che la presentazione di questo volume di Fabrizio Bernini sia arrivata anche nel nostro Comune ospitata nella sala conferenze di Palomar Casa della Cultura”, ha dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno. “Bernini è un imprenditore importante che ha concorso allo sviluppo del nostro territorio sotto molteplici punti di vista, che si racconta risalendo alla propria infanzia e alla propria famiglia di origine, facendo comprendere, in maniera semplice e diretta, che spesso, dal dolore e dalle difficoltà, nascono e prendono forma figure umane significative e di valore. Un libro da far leggere alle giovani generazioni per la forza, il coraggio e l’umiltà con contiene”.

Una domenica pomeriggio di giugno Fabrizio Bernini, imprenditore visionario e pioniere italiano dell’innovazione, giunto all’apice del suo successo professionale, camminando per le strade del centro di Arezzo, durante una Fiera Antiquaria, ad una bancarella vede un motorino rosso degli anni Sessanta e resta folgorato. Era lo stesso modello di ciclomotore sul quale viaggiava da ragazzo, per le strade sterrate della Valdambra, dopo un’infanzia difficile con i suoi genitori nella casa de La Torre, nel comune di Bucine. La vista di quel motorino lo proietta all’indietro nel tempo e lo spinge a compiere un viaggio introspettivo dentro sé stesso, alla ricerca del senso più autentico dell’esistenza. Così, a bordo di quel vecchio Guzzino, parte alla ricerca dei luoghi della vita dei suoi genitori, riaffronta e ricorda i loro dolori, patiti fin dalla più tenera età. Ada, la mamma, venne abbandonata all’Istituto Degli Innocenti di Firenze: adottata da contadini del borgo di Solata prima e da un mezzadro eremita di Rapale poi, visse un’esistenza piena di ostacoli e di solitudine. Alvaro, il padre, dopo il matrimonio, a causa di una tragedia familiare cadde nel tunnel dell’alcol e finì per trascinare nell’afflizione tutta la famiglia, anche il piccolo Fabrizio, che crebbe tra difficoltà e sofferenze. Come tessere di un mosaico, grazie alla ricostruzione storica ed alla narrazione profonda e struggente di Filippo Boni, uno dopo l’altro i ricordi raccolti in questo libro ricompongono il ritratto e il viaggio di un uomo coraggioso e impavido che nonostante i dolori dell’esistenza ha sempre saputo rialzarsi, ha perseguito il suo sogno e gli obiettivi professionali che si era prefissato fino a divenire uno dei più grandi self-made man della storia della Toscana industriale, sconfiggendo gli spettri che fin dalla sua infanzia rischiavano di rapirlo per sempre. Ecco allora che la vita di un uomo diventa anche un insegnamento universale, una confessione profonda e autentica, una storia che è una speranza per i giovani e che li spinge a non rinunciare mai ai propri sogni.

"Un libro profondamente umile. A leggerlo c'è da rimanere stupiti, spesso commossi. Sono pagine bellissime" - Simone Innocenti, critico per La Lettura del Corriere della Sera e Il Giulebbe

Il libro, già alla seconda edizione, è disponibile all'acquisto in libreria e online (formato e-book).

La presentazione di sabato 16 marzo a Palomar fa parte degli appuntamenti di marzo della rassegna per la promozione della lettura “Le piazze del sapere” promossa dal Comune di San Giovanni Valdarno, con la collaborazione di Unicoop Firenze – Bibliocoop di San Giovanni Valdarno e associazione culturale Pandora. Parteciperanno all'evento l'autore Filippo Boni, l'imprenditore Fabrizio Bernini e il giornalista e scrittore Enzo Brogi.

Fabrizio Bernini (1957) Imprenditore, nel 1985 fonda la software house Centro Sistemi Srl e ne guida personalmente lo sviluppo fino alla odierna, innovativa e multi-divisionale (software, healthcare, automation, robotics, green innovation) Zucchetti Centro Sistemi SpA (ZCS) di cui è Presidente e Legale Rappresentante. Sostenitore della cultura dell’innovazione, pioniere dei processi di digitalizzazione per le imprese e il settore sanità, della telemedicina, dei sistemi di automazione e tracciabilità, di sostenibilità ambientale, inventore di prodotti rivoluzionari come “Ambrogio” (il robot rasaerba) e “Nemo” (il robot pulisci-piscine), ha lanciato “Azzurro” la linea di inverter fotovoltaici e soluzioni per accumulo di energia, oggi leader di mercato. Tra i tanti premi nazionali ed internazionali ricevuti nell’ambito dell’innovazione, il Premio dei Premi per l’Innovazione (2010 e 2014). Nel 2017 è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Mattarella. Oggi è anche Presidente di Confindustria Toscana Sud e Vicepresidente della Banca del Valdarno Credito Cooperativo.

Filippo Boni (1980) si è laureato in Scienze Politiche all’Università di Firenze con una tesi sui massacri nazisti in Toscana. Studioso e ricercatore del Novecento e degli anni di piombo, giornalista, ha pubblicato svariati saggi sulla Resistenza sull’età contemporanea tra cui Gli eroi di via Fani (2018, Fiorino d’oro al Premio Firenze-Europa, Longanesi), L’ultimo sopravvissuto di Cefalonia (2019, nella cinquina finale dei Premi Acqui Storia e Fiuggi Storia, Longanesi) e Muoio per te (2021, Finalista al Premio Robinson - La Repubblica, Longanesi). I suoi libri sono stati oggetto di trasposizioni teatrali, film-documentari e tema d’esame negli istituti scolastici. Filippo sviluppa costantemente iniziative culturali e segue progetti didattici per la conservazione della memoria insieme a centri di documentazione, enti pubblici, università, scuole ed associazioni. Nel 2018 ha ricevuto il Pegaso d’argento della Regione Toscana.

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