Mammut Jazz: un progetto culturale innovativo legato alla musica

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Antonio Massarutto presidente Associazione Mammut: “Un’edizione da incorniciare, tra avanguardia e tradizione il festival si è dimostrato amato e seguito da un pubblico sempre più numeroso”

La quarta edizione del Mammut Jazz Fest si è chiusa giovedì 24 agosto in un’atmosfera magica nel chiostro di San Francesco a Castiglion Fiorentino tra elettronica, videoproiezioni, acustico, con l’esibizione di Alessandro Baris (producer) e Chiara Zaccaria (arpa).

Al termine di una maratona di quattro concerti, iniziati il 24 luglio, questo piccolo/grande festival capace di portare innovazione e ricerca, ha dato ancora una volta una dimostrazione della capacità organizzative ed attrattive di alto profilo raggiungendo risultati importanti.

Le parole di Antonio Massarutto presidente dell’Associazione Culturale Mammut:

“un’edizione da incorniciare, tra avanguardia e tradizione il festival si è dimostrato amato e seguito da un pubblico sempre più numeroso. La nostra scelta è sempre stata quella di ricercare i nuovi suoni e dare spazio ad energie giovani. Credo che con questa edizione il progetto Mammut abbia ancora una volta vinto la sfida dello spettacolo e rilanciato la musica live in luoghi di grande fascino. Senza dubbio i quattro concerti sono stati un grande successo che, aldilà dei numeri sempre molto positivi, non solo aritmeticamente ma soprattutto perché la nostra proposta musicale è molto particolare e spesso non facile. Non era scontato, in un’estate così fitta di grandi eventi, riconfermare i risultati delle passate edizioni, ma ci siamo riusciti e avvicinando sempre un pubblico amante della musica jazz e dell’arte. Una delle caratteristiche del festival è quella di essere particolarmente apprezzato da un pubblico straniero, i turisti americani, inglesi, tedeschi, francesi, quest’anno sono stati numerosi.

Un bilancio positivo, senza ombra di dubbio. Desidero ringraziare i comuni di Civitella in Valdichiana, Lucignano, Foiano della Chiana e Castiglion Fiorentino che ci hanno sostenuto con grande convinzione, i nostri partner (Unicoop Firenze, Banca Popolare di Cortona, Camera di Commercio Arezzo e Siena, Confesercenti) ma soprattutto il pubblico che dimostra una volta di più di apprezzare il nostro progetto.

Colgo anche l’occasione per ringraziare il team che assieme a me lavora a questo progetto ed al Cortona Jazz: Emanuele Petrucci, Giacomo Mosconi, Daniele Stanganini, Liana Lucarini, Francesco Fedeli, Paolo Porcu, Alessio Santucci.

Nel futuro del Mammut, conclude Massarutto, c’è ancora tanto jazz ma anche innovazione perché siamo convinti che sia necessario dare spazio e voce alle nuove tendenze musicali. Il nostro obiettivo è lavorare parallelamente ai due progetti cuore della nostra associazione: il Cortona Jazz, sempre più centro di alta formazione jazzistica ed il Mammut vetrina privilegiata per la nuova musica.”

 

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