Paolo Crepet presenta a Cortona «Lezioni di sogni». Tappe ad Anghiari e Sansepolcro

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Questo venerdì 4 novembre la conferenza con il famoso saggista. Ieri giornata in Valtiberina.

Una serata dedicata al rapporto fra genitori e figli e fra insegnanti e studenti, è quella che Paolo Crepet terrà la sera del 4 novembre al Teatro Signorelli di Cortona. L’iniziativa è stata voluta dagli istituti scolastici comprensivi Cortona 1 e Cortona 1, dagli istituti superiori «Vegni» e «Signorelli», con il contributo dell’assessorato alla Cultura del Comune di Cortona.

Il famoso psichiatra, sociologo e saggista presenterà il suo ultimo libro «Lezioni di sogni» (Edizioni Mondadori) in un incontro a ingresso libero, dedicato alle famiglie e agli insegnanti, per parlare del rapporto con le giovani generazioni.

«Siamo nel pieno di quella che papa Francesco ha definito una catastrofe educativa - spiega l’autore nel testo - molti adulti si sentono sperduti, impreparati, quasi impotenti di fronte alle nuove generazioni e i giovani si trovano senza punti di riferimento sicuri. In un mondo che cambia con rapidità, è più che mai necessario ripensare il difficile compito di educare».

Ripercorrendo quanto scritto negli ultimi trent'anni, mescolando ricordi personali e pubbliche riflessioni, Paolo Crepet offre il frutto della sua lunga esperienza, delineando quello che in molti hanno definito «il metodo Crepet». Un lungo viaggio, che pone al centro il bisogno di ripensare la genitorialità, la scuola, il rapporto tra le generazioni, il futuro.

«Non possiamo ignorare che la necessità di un profondo cambiamento si scontri con resistenze, timori, egoismi difficili da vincere, freni che privano bambini e ragazzi del diritto di far nascere i propri sogni e di coltivarli, affidandosi alla capacità di sentire le proprie emozioni e di lasciarsi coinvolgere dalla passione per un progetto di vita - spiega Crepet - Serve dunque la forza di una voce critica, anche scomoda, che scuota da questo torpore educativo e aiuti a invertire la rotta. Le pagine di Lezioni di sogni vogliono essere dunque spunti, provocazioni, richiami, un'occasione per riflettere sul futuro delle giovani generazioni. Che cos'è il talento e come supportarlo? Come gestire il rapporto con la tecnologia e i social media? Come educare alla gentilezza, al rispetto, alla complessità? Sono solo alcuni degli interrogativi a cui nessuno può sottrarsi, perché «i bambini ci guardano e imparano da noi bellezze e viltà».

Paolo Crepet scrive questo libro «come un portolano utile, per naviganti impauriti da vecchie e nuove tempeste, per chi voglia riafferrare il bandolo di una matassa troppo strategica perché sia lasciata all'ignavia degli indifferenti».

Per partecipare all’incontro è possibile prenotare telefonando ai numeri: 392 7286910 o 340 5997826. Al termine della conferenza è previsto «firmacopie» con l’autore.

Reduce da Anghiari, dove aveva presentato il suo ultimo libro “Lezioni di sogni”, lo psichiatra, sociologo e saggista di fama nazionale Paolo Crepet ha fatto tappa ieri pomeriggio a Sansepolcro, per una visita privata alla Casa di Piero della Francesca. Accolto dalla presidente della Fondazione, dottoressa Francesca Chieli, Crepet si è intrattenuto cordialmente nella dimora del grande artista rinascimentale, visitando le diverse sale della struttura e dimostrandosi molto interessato alle informazioni sulla vita e l’opera di Piero fornitegli dalla dottoressa Chieli. Assieme a Paolo Crepet anche il sindaco di Monterchi, Alfredo Romanelli.

Il noto psichiatria Paolo Crepet, invitato dall'assessore Ilaria Lorenzini ad Anghiari, nelle giornate del due e tre novembre,  nello splendido scenario del teatro, ha tenuto due conferenze sul tema "Lezioni di sogni" riscuotendo l'indiscusso e prevedibile successo da parte del pubblico.

Nel pomeriggio di giovedì lo abbiamo incontrato in visita alla casa di Piero della Francesca a Sansepolcro, accolto dalla Presidente della fondazione la Dottoressa Francesca Chieli.

"Ho accetto con grande entusiasmo l'invito" afferma Crepet "Ma non pensavo di fare un'esperienza così straordinaria. È una delle rare volte che mi capita d'incontrare la meritocrazia, in questo caso incarnata nella sapienza magistrale della Dottoressa Chieli che mi ha condotto non solo all'interno dell'abitazione di Piero, ma soprattutto mi ha fatto fare un salto nella metà del 1400. Ieri ho avuto l'onore di conoscere i genitori di Piero, i suoi fratelli, la sorella Vera, la famiglia Graziani, un tuffo nel passato veramente unico. Oltre alla sala espositiva dei documenti dell'epoca è stato interessante riscoprire un Piero studioso di geometria, di numeri e figure, sembrava averlo davanti a me. Poter ammirare da vicino i gioielli che egli riproduceva nelle sue opere mi ha quasi commosso. Una fusione di arte orafa, architettura, pittura custoditi nello stesso luogo. Un plauso particolare per aver pensato anche ai giovani che potranno saziare la loro sete di sapere proprio in un ambiente Pierfrancesco. Che dire di più, siete fortunati ad essere concittadini di un'artista così straordinario e allo stesso tempo moderno. Mi complimento e ringrazio la Presidente della Fondazione Francesca Chieli e tutto il suo staff per il lavoro svolto, grazie anche a Francesca Petrani, che conosco da quasi vent'anni, per avermi dato questa opportunità".

Una visita, quella di Crepet, che con le sue parole appaga ampiamente tutti gli sforzi per riportare al suo splendore la Fondazione di Piero della Francesca e ancora di più ci spinge a continuare in questa direzione.

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