Prada rinuncia alla pelle di canguro per la realizzazione dei suoi capi firmati

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L’Italia è la nazione che registra il più alto quantitativo di importazione di questo materiale. L'azienda valdarnese guidata da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, recependo l'appello della LAV (Lega Antivivisezione italiana), dice basta

Niente più pelle di canguro per i suoi articoli griffati. Tramite un comunicato dei giorni scorsi, l’azienda di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, che conta centinaia di addetti in Valdano, allineandosi ad altri brand, ha recepito appieno l’appello della LAV (Lega Antivivisezione italiana) per dire stop all’uso delle pelli di canguro. Tempo fa la stessa associazione aveva denunciato la situazione critica nella quale viveva la specie animale australiana (oltre 44 milioni di animali abbattuti) e così, di pari passo ad altre aziende come Diadora e Versace e assieme ai marchi del suo gruppo Miu-Miu, Car Shoe e Church’s ha rinunciato all’acquisto di questo pellame che, peraltro, non usa più da un anno. L’Italia, tra l’altro, è la nazione che registra il più alto quantitativo di importazione di questo materiale. Tra il 2012 ed il 2016, infatti, si parla di oltre 2 milioni di pelli grezze utilizzate per produrre scarpe e accessori sportivi o di lusso.

Tags: Patrizio Bertelli Prada Miuccia Prada

Massimo Bagiardi

Massimo Bagiardi

Giornalista pubblicista da 20 anni ho da sempre curato la passione per lo sport e in particolare per la Sangiovannese calcio che seguo con passione ogni Domenica e in tutte le occasioni dal lontano 1989.

Amo la musica anni 80, ho creato e gestisco forzasangio.it sito che parla del magnifico mondo azzurro