Africa Eco Race: ultima tappa in Mauritania durissima, verso il traguardo finale di Dakar

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Un'altra tappa portata a casa. Un altro risultato da mettere nel già ricco bottino di questo 2019. A detta di tutti, la decima è stata quella più difficile di tutte e il team Rossi 4x4 è assolutamente d'accordo

“Sia a livello fisico, che a livello tecnico” ammette Stefano Rossi che arriva al bivacco intorno alle 20, 15. “Abbiamo trascorso in macchina poco più di nove ore e mezza” – dicono entrambi, sia il pilota Stefano Rossi che il copilota, Alberto Marcon. Il viso stanco e tirato di tutti e due la dice lunga su una speciale che ha messo a dura prova tutti gli equipaggi oggi, nessuno escluso visto che anche il pilota più veloce delle moto ci ha messo 7 ore per coprire una distanza di 471 chilometri e mezzo.

“Però è stata una tappa bellissima – ripete più volte Rossi – perchè davvero abbiamo trovato quel tipo di difficoltà che piacciono a me”. E poi aggiunge: “Fino a ieri se chiudevo gli occhi vedevo le tappe della Mauritania dello scorso anno. Oggi se chiudo gli occhi rivedo quelle di quest'anno, davvero una più bella dell'altra”.

E infatti questa di oggi, la decima appunto, è stata una speciale che fin da subito ha proposto agli equipaggi tante dune e soprattutto sabbia morbida, molto più impegnativa rispetto alla prova di ieri. “E oggi con le nostre KM3 siamo andati bene – conferma Rossi – abbiamo sgonfiato quando necessario e non siamo mai scesi dalla macchina per cambiarle o altro. Quando trovavamo le dune ci preparavamo e poi salivamo, in scioltezza. Solo ad un certo punto abbiamo trovato, scollinando da una duna, un equipaggio fermo e ho dovuto prendere una decisione immediata. In tre secondi ho deciso che dovevo buttarmi a sinistra e così ho fatto, ed è andata bene”.

La navigazione non è stata facile e mentre loro tagliano il traguardo della speciale 27. assoluti all'appello manca ancora qualche equipaggio. Nella classifica generale occupano adesso la 32. piazza e nella loro categoria, la T1.1 sono terzi, cioè sul terzo gradino del podio con un vantaggio di oltre dieci ore sul loro possibile inseguitore.

Stasera al bivacco di Akjoujt, Alberto Marcon assiste al suo ultimo briefing, prendendo nota delle poche correzioni apportate alla prova speciale di domani, l'ultima di questa Africa Eco Race 2019.

E già, proprio così, l'ultima.

Ieri infatti, l'organizzazione ha diramato un comunicato ufficiale in cui specificava chiaramente che la prova speciale sul lago Rosa, quella lunga poco più di 20 chilometri, non avrà valore per la classifica finale. L'ultima speciale valida per la classifica assoluta sarà quella di domani, lunga 217,69 chilometri. La tappa, quella che accompagnerà tutta la carovana del rally dalla Mauritania al Senegal misurerà 556,20 chilometri ma la speciale partirà direttamente dal bivacco. Una volta terminata, sempre in Mauritania, si metteranno tutti in viaggio verso il bivacco di Saint Louis, in Senegal e sarà appunto durante questo trasferimento, da 338 km, che si passerà il controllo doganale della frontiera fra i due Paesi.

Domani dunque, si scende ancora verso ovest, e verso l'Oceano Atlantico, ma soprattutto verso Dakar che aspetta l'undicesima edizione dell'Africa Eco Race a braccia aperte. 

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