Rette Rsa castiglionese, Franceschini e Concettoni: "In linea con strutture private aretine"

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Il presidente Concettoni e l'assessore Franceschini: "Rette Rsa "Cosimo Serristori" in linea con quelle delle strutture private aretine convenzionate con il servizio sanitario. E dopo 11 anni la Regione Toscana adegua il voucher, quota sanitaria per non autosufficienti di solo 0.68 centesimi".

Da “Casa di Riposo” con un'ordinanza di chiusura a RSA “Cosimo Serristori”. Poche parole per descrivere il lungo, a volte tortuoso, percorso di ristrutturazione/adeguamento sia dal punto di vista burocratico, logistico che strutturale che ha portato, in soli 4 anni, la struttura di piazza San Francesco a Castiglion Fiorentino, a diventare un fiore all’occhiello della Valdichiana. A partire dai servizi erogati, implementati negli anni come il parrucchiere, l’animazione ed il servizio di lavanderia ma anche dall’assistenza con la presenza h 24 di un infermiere e di un fisioterapista. I costi aumentano ma le rette della RSA “Cosimo Serristori”, nonostante tutto, sono in linea con quelle delle strutture private aretine convenzionate con il servizio sanitario. Per dare un servizio essenziale bisogna adeguare le strutture agli standard richiesti dalla normativa ma anche alle esigenze della popolazione che diventa sempre più vecchia, mantenendo una qualità elevata di servizi.
“Leggere il comunicato del PD Castiglionese mi lascia a dir poco allibito, al punto di non comprendere se si è di fronte ad un mero errore” – afferma il Presidente dell’Ente Serristori, Alessandro Concettoni “Sorprende, infatti, che si confonda l’erogazione di un contributo comunale imputato nel conto patrimoniale quale soluzione per raggiungere il pareggio di bilancio quando si dovrebbe sapere, e questa è la base dei principi contabili, che il conto patrimoniale non influisce ai fini di un utile o di una perdita di esercizio. I dati veri invece sono che nel 2014 abbiamo ereditato una situazione a dir poco preoccupante; ovvero una perdita di bilancio di 405.000 mila euro ed una ordinanza di chiusura dei Carabinieri del NAS in quanto la struttura non rispettava le normative regionali nonostante una ristrutturazione di oltre 700.000 mila euro che al momento del taglio del nastro, continuava a non rispettare la normativa regionale”.
Dal 2014 al 31 dicembre 2022 è stato destinato ad incremento del patrimonio Immobiliare 1.500.000 euro ed ulteriori 1.300.000 attraverso la “Missione 5 coesione sociale” del PNRR saranno disposti per il 2023/2024. “Unitamente al mio Consiglio di Amministrazione” – continua il Presidente Concettoni – “il 31 gennaio 2018 abbiamo inaugurato la RSA Cosimo Serristori completamente rispondente alla normativa regionale con i primi 12 posti letto e nel primo semestre 2019 ulteriori 7 realizzando una struttura che, non senza una punta di orgoglio, posso definirla una delle migliori della Valdichiana e non solo”.

Per quanto riguarda la retta sociale di 53,90 euro è comunque nella media se non addirittura inferiore su scala provinciale soprattutto se rapportata agli incrementi subiti rispetto ai costi energetici, dei prodotti igienico sanitari e di pulizia.

“Sarebbe invece il caso di analizzare la retta di 51,00 euro giornaliere deliberata da chi mi ha preceduto che prevedeva anche una ulteriore maggiorazione rispetto alla posizione ed alle caratteristiche della camera su una struttura non a norma senza il rispetto dei requisiti sanitari dettati dalla normativa” spiega ancora il Presidente dell’Ente Serristori, Alessandro Concettoni.
Il vero problema è invece un altro ed è riferito alla quota sanitaria (voucher) ferma a 53,32 euro al giorno da 11 anni completamente inadeguata se rapportata ai costi attuali subiti dalle RSA e che, visto il quadro clinico sempre più complesso degli ospiti degenti, sono ormai dei veri e propri reparti di geriatria e proprio in virtù di questo, al fine di garantire il benessere dei nostri ospiti, abbiamo incrementato anche nell’anno 2022 le ore di assistenza sanitaria giornaliera portandole ampiamente al di sopra dei parametri regionali previsti dalla normativa.
“In questi anni l’amministrazione comunale ha accompagnato e supportato l’Ente nelle sue azioni, contribuendo fattivamente a mantenere il livello delle rette più contenuto possibile. Adesso, ci aspettiamo però, delle risposte serie e concrete dal Presidente Giani e dalla sua giunta che non può sostenere come lui stesso ha dichiarato più volte di aver alleggerito il peso sulle famiglie e migliorato la qualità della vita degli anziani soltanto per aver incrementato, dallo scorso primo gennaio, la quota sanitaria di 0,68 centesimi, inadeguata visto l’aumento dei costi. La normativa sempre più stringente richiede da parte delle strutture continui investimenti per rispondere alle esigenze di una popolazione che diventa sempre più anziana” dichiara l’Assessore alle Politiche Sociali, Stefania Franceschini.

“Se veramente la priorità del governo regionale è la tutela degli anziani e dei più deboli intervenga in maniera concreta attraverso un’ immediata e significativa erogazione di risorse, soltanto così sarà possibile alleggerire il peso sulle famiglie. Al momento i fatti dimostrano il contrario”
concludono all’unisono l’Assessore Franceschini e il Presidente Alessandro Concettoni.

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