Agriturismi, che succede? Flessione per l’estate 2018: in Toscana calo del 5% nelle prenotazioni

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Un calo del 5 per cento, con prenotazioni last minute e una minore capacità di spesa. È un’estate in salita per gli agriturismi toscani, così come emerge dalle stime di Agriturist – Confagricoltura Toscana

Il pernottamento medio è di appena 3 notti, che scende a 2 se la struttura è nelle vicinanze di una città d’arte. Gli italiani tendono a prenotare all’ultimo minuto, di solito per il giorno stesso e nel corso della vacanza. Sul fronte degli arrivi, aumentano le presenze di europei, con in testa i francesi, olandesi, polacchi, cechi e a seguire svizzeri.

Oltre ad un andamento turistico non troppo vivace rispetto allo scorso anno, si rileva un altro fattore che incide direttamente sulle  aziende agrituristiche “Stiamo notando la crescente richiesta e interesse degli ospiti  di nuovi servizi   e attività - spiega Fabiola Materozzi, coordinatore regionale di Agriturist Toscana Confagricoltura -  che comportano investimenti, adattamenti e aumento di personale, chepossa gestire i cambi continui di camere, la vendita, i corsi di cucina, le attività didattiche  e sia in grado di lavorare bene in un sistema di ricettività estremamente flessibile per orari e richiesta di servizi”. 

Il settore, nonostante questa estate particolare, continua comunque ad essere uno dei migliori biglietti da visita della Toscana. “Malgrado questa leggera flessione stimata nell’andamento turistico - continua il coordinatore Agriturist - si dimostra vincente il connubio tra cibo, arte e paesaggio, sempre più al centro della strategia di promozione turistica della Toscana a riprova del fatto che l’agriturismo fa ormai parte del nostro patrimonio culturale”

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