Accessori moda contraffatti, sequestrati migliaia di prodotti ad Arezzo. Due persone denunciate

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I finanzieri del Gruppo Arezzo hanno rinvenuto e sequestrato un’ingente quantità di prodotti contraffatti recanti noti marchi di moda nazionali ed internazionali, due sono i soggetti denunciati.

I militari del Comando Provinciale di Arezzo, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi in materia di tutela dei diritti della proprietà industriale e contrasto dell’illecita produzione e commercializzazione di prodotti recanti marchi contraffatti, hanno intensificato le attività di controllo, eseguendo recentemente due controlli, presso altrettante imprese localizzate ad Arezzo, che producono accessori in metallo per prodotti di pelletteria.

In tale contesto, i finanzieri del Gruppo Arezzo hanno rinvenuto e sequestrato un’ingente quantità di prodotti contraffatti recanti noti marchi di moda nazionali ed internazionali.

In particolare, un primo controllo è stato eseguito presso una ditta, gestita da un soggetto di origini pakistane, dove i militari notavano alcuni operai intenti al montaggio, saldatura e spazzolatura di articoli e accessori in metallo e varie stampe riportanti i loghi delle case di moda. Alla richiesta dei finanzieri di giustificare la provenienza di tali prodotti, il titolare non era in grado di esibire alcuna documentazione che legittimasse la detenzione della merce.

Un ulteriore intervento è stato effettuato presso una pelletteria gestita da un soggetto di etnia cinese dove, all’interno di scatole di cartone, sono stati rinvenuti, senza alcuna autorizzazione, numerosi accessori in metallo per borse e cinture riconducibili ai brand delle case di moda.

All’esito dei due interventi svolti, le Fiamme Gialle aretine hanno complessivamente sottoposto a sequestro penale 11.587 prodotti contraffatti e, contestualmente, segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo i titolari delle imprese controllate, per le ipotesi di reato di cui agli articoli 473, 474 e 648 del Codice Penale.

La repressione del fenomeno della contraffazione rappresenta una delle priorità della Guardia di Finanza, particolarmente attiva contro un fenomeno che colpisce, oltre ai diritti dei titolari, anche il corretto funzionamento del mercato. Nel breve termine, infatti, si riducono le vendite, diminuiscono i profitti e si contraggono i livelli di occupazione; nel lungo periodo, il rischio per le imprese si concretizza nella perdita di potere del marchio, provocata dalla concorrenza sleale.

La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Arezzo (art. 5 del d.lgs. n. 106/2006, come modificato dall’art. 3 del d.lgs. n. 188/2021), trattandosi di attività di indagine di interesse pubblico.

Al riguardo, si evidenzia che i procedimenti pendono nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati devono presumersi innocenti sino ad eventuale pronuncia irrevocabile di condanna.

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