Crollo cantiere, sicurezza sul lavoro è tema che deve impegnare tutti. Lutto regionale

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Tre operai morti, tre feriti e due dispersi. Nuova strage sul lavoro, stavolta a Firenze, nel cantiere di via Giovan Filippo Mariti (zona Rifredi) dov’è in corso la costruzione in appalto di un supermercato Esselunga sull’area in cui sorgeva il Panificio militare.

Intorno alle nove di venerdì mattina il cedimento di una delle travi portanti della struttura, in cemento armato, ha ucciso tre operai e ne ha feriti altri tre, trasportati all’ospedale di Careggi con traumi da schiacciamento: tutti sono in prognosi riservata e due sono ricoverati in codice rosso, seppure non in pericolo di vita. Sotto le macerie però si cercano ancora due lavoratori dispersi, che non danno segnali. Le speranze di trovarli vivi “sono ridotte al lumicino”, ha detto il governatore toscano Eugenio Giani, arrivato in mattinata al cantiere insieme al questore e al pubblico ministero di turno. 

Il cordoglio alle famiglie delle vittime e l’amarezza. L’invito a non considerare le risorse per la sicurezza un costo ma un investimento

Sul crollo nel cantiere di Firenze dove nell’area dell’ex panificio militare si sta realizzando un supermercato e dove, a seguito dell’incidente di stamani, si registrano morti e feriti, è intervenuta - dopo il presidente Eugenio Giani- anche l’assessora al lavoro Alessandra Nardini. “Una tragedia enorme, un incidente grave e atroce. Notizie come questa non dovrebbero mai arrivare”, ha commentato Nardini, che ha aggiunto: “È intollerabile che in Italia si continui a morire, a restare vittime di incidenti, ad ammalarsi sul lavoro. Il lavoro deve essere dignità,  vita, mai morte”. “Il dolore per gli operai morti nel crollo della trave è indescrivibile, come lo è l'apprensione per i dispersi. Alle loro famiglie la più profonda e sincera vicinanza e un grande ringraziamento a tutte le persone impegnate nelle operazioni di soccorso”, ha proseguito l’assessore, sottolineando: “La salute e la sicurezza sul lavoro devono essere un diritto effettivo, che passa per formazione, corretta applicazione delle norme e controlli capillari”.
“Occorre – ha proseguito - rafforzare il nostro impegno in questa direzione, a partire dalla formazione, dal rispetto delle norme per garantire salute e sicurezza sul lavoro, assicurando più organici all’Ispettorato nazionale del lavoro. La sicurezza sul lavoro è una responsabilità e una priorità che deve riguardare tutti e richiede un'azione coordinata. Dobbiamo essere uniti per diffondere sempre più la cultura della sicurezza e rafforzare la sinergia pubblico-privato tra mondo delle istituzioni, imprese, organizzazioni sindacali. Vogliamo, pretendiamo, che il lavoro sia stabile, sicuro, di qualità. Nessuna vita può essere sacrificata sull'altare del profitto. Dobbiamo dire basta, perché eventi come quello di oggi a Firenze rappresentano, senza giri di parole, un'urgenza da affrontare, un problema strutturale e un fallimento profondo del nostro sistema”.

“Siamo vicini alle famiglie delle vittime – commenta l’assessore al diritto alla salute della Toscana Simone Bezzini – Notizie come quella di oggi sconvolgono e indignano, perché non si può morire di lavoro. Il primo pensiero va a chi ha perso la vita o è rimasto ferito e attorno ai loro cari  ci stringiamo, ma la tragedia di oggi ci deve spingere, immediatamente, a impegnarci ancora di più sul fronte delle sicurezza sui luoghi di lavoro, nel solco di quella che stiamo già facendo, ma che non è mai abbastanza, agendo sui controlli, le regole e la prevenzione,  chiedendo uguale impegno a tutti i soggetti coinvolti ed evitando che, invece, certi temi, come  a volte accade, cadano nel vuoto o siano trascurati od abbandonati”:

“Una tragedia immane” commenta l’assessore alla protezione civile Monia Monni, che stamani si è subito recata sul luogo del cantiere di via Mariti dove è avvenuto  il terribile incidente. “Ci sono operai sono morti di lavoro nel cuore di Firenze – proseuge l’assessora Monni- . Mi stringo alle loro famiglie, a quelle dei feriti, ai loro colleghi che hanno gli sguardi pieni di dolore”. “Attualmente - fa sapere Monni-  sono impegnate quattro  squadre dei vigili del fuoco del Comando di Firenze, unità Usar Light della colonna mobile della Regione Toscana, nove ambulanze del 118. Sul posto è presente anche il coordinamento maxiemergenze”.

Crollo cantiere, proclamato il lutto regionale per sabato 17 febbraio  

Il cantiere, a distanza di poche ore, è stata posto sotto sotto sequestro.

“Le risorse per la sicurezza sui luoghi di lavoro non rappresentano un costo ma un investimento per il futuro  - annota l’assessore Stefano Ciuoffo -. La piaga delle morti sul lavoro è un tema fin troppo presente nel contesto italiano e la tragedia di questa mattina a Firenze è lì a testimoniare quanto ancora sia lunga la strada. Mi stringo intorno ai familiari delle vittime e di coloro che sono stati direttamente coinvolti. Ringrazio le forze dell’ordine e i soccorritori per quello che stanno facendo”.

Il lutto regionale per l'intera giornata di domani, sabato 17 febbraio, è stato proclamato dal presidente della Regione Eugenio Giani come segno di cordoglio per le vittime del  tragico incidente nel cantiere di via Mariti a Firenze.      

"Con profondo dolore - afferma il presidente Giani - esprimo le condoglianze, a nome di tutta la Toscana, alle famiglie delle vittime. Ci stringiamo tutti al loro dolore. Voglio inoltre esprimere un sincero ringraziamento alle Forze dell'Ordine, ai Vigili del Fuoco e agli uomini della Protezione civile per il loro straordinario impegno".

Crollo cantiere, Giani: “Una tragedia. Da tutti più impegno per sicurezza e dignità lavoro”

Cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime da parte del presidente che si è recato subito sul luogo del gravissimo incidente in via Mariti a Firenze  

“Tutta la Toscana si stringe nel dolore per la drammatica tragedia avvenuta oggi”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che esprime profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime del gravissimo incidente di questa mattina nel cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze.

“È proprio difficile trovare le parole perché l’immagine che si presenta con queste travi di cemento armato accartocciate e tutte concentrate è veramente una cosa drammatica”, ha sottolineato Giani, che si è subito recato sul posto. “È una tragedia di dimensioni tali - ha aggiunto - da suscitare in tutti un senso di impegno fortissimo perché fatti di questo genere non accadano mai più”.

“Dobbiamo - ha proseguito il presidente - essere sempre più incalzanti sui controlli. Occorre che quando si entra in questi ambienti ci siano tutte le condizioni di sicurezza. Serve che cantieri di questo tipo siano monitorati costantemente. La tutela del lavoro e della dignità dei lavoratori costituiscono la misura della civiltà di un Paese. Per questo la tragedia odierna richiama tutti, Istituzioni, sistema imprenditoriale e organizzazioni sindacali, a un rinnovato impegno per garantire  la sicurezza sul lavoro”.

Cordoglio per le vittime di Firenze

Morti sul lavoro a Firenze: due ore di sciopero a fine turno

La decisione di Cgil, Cisl e Uil

Operai morti e dispersi di cui, ancora, non si conosce il numero esatto. Si ha solo un bilancio provvisorio dell’ennesima tragedia sul lavoro. Stavolta a Firenze, ancora una volta in un cantiere edile.

Cgil, Cisl e Uil di Arezzo hanno condiviso la reazione delle confederazioni regionali e oggi ci saranno due ore di sciopero alla fine di ogni turno. Un’indicazione per tutte le categorie con eccezione, ovviamente, di quelle che sono chiamare a rispettare obblighi di prevviso in quanto operanti in servizi pubblici essenziali.

“Siamo di fronte ad una nuova tragedia che colpisce i lavoratori e le loro famiglie. Stavolta di un’entità tale che dopo alcune ore non si è nemmeno in grado di trarne un bilancio definitivo– commentano Cgil, Cisl e Uil di Arezzo. Adesso si ripeterà la storia di sempre: cordiglio, vicinanza alle famiglie e inchieste senza fine. I lavoratori hanno bisogno di risposte efficaci e rapide: la sicurezza nei luoghi di lavoro non può essere tema di confronto ma azione incisiva che crei le condizioni per cui tutti possano lavorare senza vedere messa a rischio a addirittura perdere la propria vita. Oggi due ore di sciopero ma nelle prossime settimane torneremo a far sentire la voce del mondo del lavoro affinchè le stragi abbiano fine”.

Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli: "In questo tragico momento esprimo la mia vicinanza e solidarietà all’amico Dario Nardella e a tutta la Città di Firenze. Una preghiera per gli operai estratti morti dalle macerie. È un dolore che colpisce tutta la Toscana".

La tragedia di vite spezzate durante il lavoro, persone ferite gravemente e la consapevolezza che ci siano altri lavoratori ancora sotto le macerie causate dal crollo di una trave di cemento in un cantiere a Firenze, ci addolora profondamente, lasciandoci sgomenti. Uomini che si recavano a lavorare come ogni mattina, non torneranno stasera dalle loro famiglie, alle quali, a nome dei parlamentari toscani di Fratelli d'Italia, esprimo il più profondo cordoglio. Il senso di impotenza lacerante che una tragedia simile ci sta facendo provare in queste ore non ci impedirà di seguire, con apprensione, il difficile lavoro dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri del Comando per la tutela del lavoro, e delle autorità giudiziarie sul posto, alle quali esprimiamo le nostre gratitudine e vicinanza". Lo scrive, in una nota, il deputato e coordinatore regionale toscano di Fratelli d'Italia Fabrizio Rossi.

Crollo a Firenze: Galletti e De Blasi (M5S) esprimono la vicinanza del Movimento toscano “Addolorati per la tragica perdita di vite umane”

"Questa terribile notizia ci addolora profondamente: esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime e dei feriti. È assolutamente inaccettabile che ancora oggi dei lavoratori non torneranno a casa dai loro cari, perdendo la vita in modo così drammatico." Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale della Toscana, e Roberto De Blasi, consigliere comunale a Firenze, esprimono la vicinanza del Movimento 5 Stelle Toscana di fronte alla perdita di vite umane in circostanze così tragiche.

"Auspichiamo che gli inquirenti e le istituzioni facciano piena luce sulla vicenda, poiché il "morire di lavoro" in questo Paese sta diventando una consuetudine insopportabile. L'unica certezza è l'encomiabile lavoro svolto dai soccorritori che in questo momento stanno scavando tra le macerie. A loro la nostra gratitudine." concludono.

Coordinamento Territoriale PD Arezzo
 
"Il Coordinamento Territoriale del Partito Democratico ad Arezzo esprime profondo cordoglio per l'odierna tragedia avvenuta nel cantiere di via Mariti a Firenze, la cui portata devastante ha lasciato una ferita profonda nella comunità. Questa è soltanto l'ultima di una serie inquietante di incidenti sul lavoro che mettono in luce un problema serio e urgente: la sicurezza sul posto di lavoro deve essere trattata come priorità assoluta. Ogni vita persa sul luogo di lavoro rappresenta una tragedia che colpisce l'intera comunità. Pertanto, facciamo appello a un impegno concreto e congiunto per porre fine a questa emergenza e garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti i lavoratori e per tutte le lavoratrici. Pur in questo momento di lutto è necessario ricordare  che è stato questo Governo a modificare il codice degli appalti e a reintrodurre il subappalto a cascata, e spesso questi incidenti sono prodotti dal sistema del subappalto e della logica degli appalti al massimo ribasso".

Francesco Romizi: "Controlli a tappeto in tutta la provincia di Arezzo"

"La comunità politica di Arezzo 2020 è vicina e si stringe agli operai rimasti coinvolti nel gravissimo incidente di questa mattina a Firenze. Dovranno essere accertate le responsabilità di quanto accaduto. Se alcuni elementi denunciati dai sindacati in queste ore trovassero riscontro, saremmo di fronte ad altre vittime sacrificate da un sistema di appalti e subappalti che antepongono il profitto alla sicurezza, alla dignità del lavoro, alla vita umana. Quanto avvenuto a pochi chilometri da Arezzo deve farci riflettere e, soprattutto, agire. Subito. Gli Enti pubblici preposti si attivino subito per andare a controllare tutti i cantieri aperti in città e in provincia. Sarà mia cura chiedere all’Amministrazione comunale di Arezzo tutte le informazioni sui lavori in essere e sugli eventuali subappalti in essere. La vita di chi lavora, spesso con salari da fame anche perché il Governo di destra del nostro Paese non ha voluto accettare la proposta di un salario minimo, vale più dei profitti delle aziende". 

Crollo nel cantiere di via Mariti, Gronchi (Confesercenti Toscana): "Inaccettabile che nel 2024 si muoia ancora sul lavoro. La nostra associazione si stringe attorno alle famiglie degli operai vittime di questo terribile incidente"
 
"Quanto accaduto questa mattina nel cantiere di via Mariti a Firenze, area in via di riqualifica dove sorgerà un supermercato, ha sconvolto non solo Firenze e la Toscana, ma l'Italia intera. Un incidente che porta con sé dolore e sgomento, una tragedia che ha colpito la vita di operai, alcuni ancora dispersi, e dei loro cari. Confesercenti Toscana si stringe attorno alle famiglie degli operai vittime di questa terribile disgrazia. E' inaccettabile che nel 2024 si muoia ancora mentre si sta svolgendo il proprio lavoro. Ci auguriamo che le cause di questo gravissimo incidente emergano al più presto. E' ora di dire basta a drammi di questo genere: la tutela della sicurezza e dell'incolumità di tutti i lavoratori deve tornare ad essere una priorità nell'agenda politica e imprenditoriale del nostro Paese" dichiara Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana.

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