Uccise la figlia: l’omicida di Levane non risponde alle domande del Gip. Chiesta la perizia psichiatrica

Il 39enne bengalese è ricoverato da alcune settimane nel reparto psichiatrico dell’ospedale delle Oblate di Firenze e, come prevedono i protocolli, sarà chiesta da parte del Pubblico Ministero Laura Taddei una perizia psichiatrica per valutare le effettive condizioni di salute dell’uomo che ha anche tentato, dopo aver sgozzato la figlia Tamia, di ripetere analogo gesto verso il primogenito più grande di 8 anni, fortunatamente scappato dalla furia omicida del padre. L’uomo tentò anche il suicidio, calandosi in un pozzo limitrofo alla propria abitazione. È lì che fu ritrovato ed estratto dai Vigili del Fuoco. La perizia si svolgerà il prossimo 10 Giugno. Da quanto si apprende, il bengalese, difeso dall’avvocato Nicola Detti (nella foto), non avrebbe ancora preso coscienza di quanto commesso. E’ accusato di omicidio volontario aggravato dal grado di parentela e tentato omicidio. Ma molto dipenderà anche dalle risultanze della perizia che potrebbe, e non poco, ridurgli la pena
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