Subbiano, una strada intitolata a Don Guido Tiezzi

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L’inizio della settimana Santa, in avvicinamento alla Pasqua, a Subbiano, è stato caratterizzato dall'apposizione di una targa posta nello slargo dinanzi alla Chiesa di San Giovanni Battista, in ricordo e in ringraziamento ad un sacerdote mai dimenticato: Don Guido Tiezzi, parroco della Parrocchia di Santa Maria della Visitazione dal 1964 al 2009, ma ancor prima cappellano dell’Arciprete Don Angelo.

Don Guido Tiezzi è morto nel 2014, dopo aver avuto la possibilità di vedere inaugurata la nuova Chiesa, da lui voluta fortemente, con alla guida Don Alessandro Conti, che aveva seguito nella sua vocazione sacerdotale e oggi l’Amministrazione comunale di Subbiano gli ha intitolato lo spazio antistante a questa Chiesa nella parte nuova di Subbiano.

“L'Amministrazione Comunale ha espresso il desiderio di rivolgere un doveroso ringraziamento a don Guido Tiezzi” ha dichiarato il Sindaco Ilaria Mattesini ”consapevoli che persone come lui rimangono comunque sempre nella memoria di chi le ha conosciute; abbiamo fortemente voluto che il suo nome rimanesse impresso nel vivere quotidiano del nostro paese a imperitura memoria. Abbiamo dovuto attendere il decimo anniversario della sua morte per poter essere autorizzati dalla Prefettura a procedere all'intitolazione di uno spazio pubblico; abbiamo scelto uno spazio che avesse un significato particolare che fosse riconducibile a un aspetto importante della sua vita e soprattutto della sua vocazione sacerdotale. La chiesa di San Giovanni Battista è stata la sua più ardua missione, un suo desiderio che si è trasformato in un progetto realizzato soprattutto grazie alla sua determinazione e caparbietà - ha continuato Ilaria Matteisni - un largo intitolato a lui, un sacerdote, un uomo, che ha lasciato un segno indelebile nella storia e nella vita di questo paese , quindi come non potersi ricordare di don Guido ogni volta che usciremo da quella chiesa o che le passiamo davanti. Don Guido ha arricchito la parrocchia di gruppi e movimenti ecclesiali in cui ognuno può esprimere il proprio carisma; d'altro canto ha arricchito il paese dando vita ad associazioni culturali e ricreative e ravvivando quelle esistenti, in ogni ambito ha saputo mettere insieme persone unite da obiettivi comuni per il bene collettivo. Ha coltivato relazioni umane e dato a tutti la possibilità di valorizzare i propri talenti - ha concluso infine il Sindaco Mattesini - come pastore e come uomo semplice, ha dato l'esempio ai subbianesi di come può essere bello, gratificante e utile porsi al servizio della comunità in ogni forma, in ogni ambito, nel modo che si preferisce, perché c'è spazio per tutti e c'è bisogno di tutti”.

Una intitolazione a Don Guido Tiezzi che è seguita alla cerimonia religiosa che ha visto la presenza del Vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro S.E. Mons. Andrea Migliavacca.

“Dedicare questo spazio, potremmo dire un luogo di vita, di incontro della nostra comunità e di questo paese, è il segno che la memoria di don Guido è viva perché c'è gratitudine“ commenta il Vescovo Andrea. ”Perché lui ha lasciato una traccia vera di vita nelle famiglie, nelle comunità, nei giovani che sono cresciuti negli anni in cui è stato parroco e anche questa Chiesa è il segno della sua opera e del suo ministero. Dunque è bello dedicare questa memoria, ma certamente la memoria non è solo il ricordo di un passato, ma è tenere vivo ciò che lui ha cercato di trasmettere, che è la fede, che è l'amicizia con Gesù, che è la bellezza della vita quando si è con Gesù.”

Un incontro in Chiesa, dopo la liturgia, reso emozionante dalle parole di Virgilio Badii, in rappresentanza del Consiglio Pastorale e soprattutto coinvolgente risentire le parole scritte di Don Guido nel suo testamento attraverso la voce di Mirella Ricci mentre sopra l’ambone il suo cappello di prete lo ricordava ancor di più, con una mostra fotografica che, grazie alla comunità, al coordinamento di Laura Monenti e di Virgilio Badii, alla disponibilità della FotoOttica Ferrini, ha ripercorso i suoi anni subbianesi.

Cosa ha fatto di più Don Guido, molto sta nelle parole del Vescovo Andrea, quando nel ricordo è stata fatta presente la vocazione di un subbianese, Don Alessandro Conti, oggi Vicario, nata al tempo di Don Guido” Quando la vita del prete è una bella vita da prete è contagiosa e quindi è capace di suscitare e accompagnare anche nuove vocazioni. E questo diventa l'occasione per augurare una bella vita ai preti e anche chiedere il dono di nuove vocazioni al sacerdozio.”

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