La Protezione civile nelle scuole

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Stamattina il Coordinamento provinciale del Volontariato di Protezione Civile, di cui la Misericordia di Arezzo fa parte, ha illustrato dal vivo il proprio funzionamento ad alunni e personale scolastico dell’istituto G. Vasari di Arezzo. Ipotizzando – con mostra di mezzi speciali e operatori – scenari di calamità naturale di tipo alluvionale.

Come da richiesta del Coordinamento provinciale del Volontariato di Protezione Civile, su input iniziale della Provincia a cui s’è unito il Comune di Arezzo, la Misericordia di Arezzo ha offerto il proprio supporto questa mattina martedì 30 gennaio tra le ore 9:00 e le ore 12:00 per illustrare alla Scuola Giorgio Vasari di Arezzo le attività del sistema di Protezione Civile.

L’ha fatto mediante incontri con studenti e personale docente della scuola, sia descrivendo in aula il funzionamento del sistema, sia pre-allestendo materiali, attrezzature e mezzi speciali nel piazzale esterno dell’Istituto, in modo da costituire “isole illustrative” – congiuntamente con altre associazioni di volontariato dell’area provinciale e al fianco di Vigili del Fuoco e autorità – in cui gli studenti potessero osservare dal vivo tutto quanto.

La scelta dei mezzi speciali e dei contenuti circa le attività da presentare è stata fatta dando priorità all’ipotesi di scenari di tipo alluvionale, annoverati tecnicamente sotto la dicitura di “rischio idraulico” (come inondazioni, allagamenti ecc), che in media è il più probabile a verificarsi sul nostro territorio aretino provinciale. Ma non sono mancati riferimenti anche al secondo classificato come probabilità di accadimento, che è il “rischio sismico” (terremoto).

La sicurezza delle persone in situazioni di eventi naturali avversi che possano recare danni alle cose e alle popolazioni passa anche – e forse soprattutto – per una corretta informazione preventiva. Non a caso tutto ciò che è stato illustrato scaturisce dal progetto di livello provinciale denominato “Conoscere per proteggersi”.

Una miglior conoscenza del proprio territorio, con la consapevolezza capillare delle sue caratteristiche, è infatti il prerequisito fondamentale per sviluppare una vera e propria cultura della sicurezza e della Protezione Civile, nonché quel senso di “cittadinanza attiva” che dev’essere considerato un autentico valore, da far diventare patrimonio comune.

Ed è proprio con iniziative come questa che i ragazzi fin dalle scuole possono imparare prima e meglio come rendersi utili anche in caso di evento reale, per esempio dando una mano in maniera coordinata ed efficace al personale delle associazioni di volontariato che interviene sul campo.

Tags: Scuola Istituto Vasari Protezione Civile

Romano Barluzzi

Romano Barluzzi

Highlander dalle molte vite, tra cui ne spiccano due - da tecnico sociosanitario e da istruttore subacqueo - coltivo con inguaribile curiosità la passione per i mestieri più a rischio d'estinguersi, perciò mi ostino a fare il giornalista.