Stefani: "21 progetti per mettere in sicurezza il territorio, aspettiamo il finanziamento dal Governo" Ar24Tv

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Arezzo24 ha incontrato Serena Stefani, presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, per approfondire gli interventi effettuati dall'ente all'indomani dell'alluvione di luglio 2019 e i futuri investimenti.

Serena Stefani, senza nascondere l'entusiasmo di chi si dedica con passione al proprio lavoro, ha raccontato in primis che cos'è il Consorzio di Bonifica ma soprattutto qual è il lavoro che porta avanti.

"Il Consorzio di Bonifica è un ente di programmazione che lavora sulla difesa del suolo e sul settore irrigazione. Per quanto riguarda la difesa del suolo, si occupa dei corsi d'acqua del proprio reticolo di gestione, affidatogli dalla Regione. La manutenzione viene fatta attraverso una programmazione che ogni anno viene concertata con i Comuni, tenendo conto anche delle segnalazioni che arrivano dai cittadini o dagli operatori economici del territorio. È su questo piano - approvato e validato dalla Regione - che poi si emette la così tanto discussa tassa dei fossi. Il cittadino paga la manutenzione, i tagli, gli sfalci, gli espurghi. Importantissimo dunque il ruolo svolto dal Consorzio, poiché, manutenendo i corsi d'acqua, permette di mantenere il territorio e di vivere in maniera più sicura. Nonostante il lavoro del Consorzio, abbiamo dovuto constatare che eventi eccezionali come quelli del 27 e 28 luglio hanno messo a dura prova il nostro territorio. Tocchiamo con mano tutti i giorni i cambiamenti climatici e sappiamo che portano ad eventi eccezionali come precipitazioni molto abbondanti in un lasso di tempo molto breve. Oltre a ciò, sono presenti anche problematiche di carattere territoriale, urbanistico. A volte si è costruito dove non si doveva, non si è tenuto conto della presenza di un corso d'acqua; a volte, invece, grossi corsi d'acqua sono stati chiusi e questo oggi mette in difficoltà il territorio".

Giulia: Il Consorzio di bonifica ha realizzato 500mila euro di interventi di somma urgenza post alluvione di luglio 2019. Cos'è stato fatto?

Serena Stefani: Dopo il 27 e il 28 luglio abbiamo aperto 7 cantieri. Si sono così attuati interventi mirati a ripristinare l'ufficiosità idraulica nei corsi d'acqua in oggetto perché, a causa dell'alluvione, questi ultimi si erano riempiti di detriti e materiale vario. C'era dunque necessità di eliminare questo materiale per permettere all'acqua di tornare a scorrere come nei giorni antecedenti l'alluvione.

Giulia: 31 milioni di euro la cifra totale per riparare ai danni causati dalle alluvioni e per eliminare il rischio idrogeologico. Si parla di 21 opere. Per quanto riguarda la provincia di Arezzo dove saranno investiti? Quali sono le zone più critiche?

Serena Stefani: Dopo l'apertura dei 7 cantieri abbiamo lavorato di gran concerto con il Genio Civile e la Regione Toscana, per mettere a servizio della Protezione Civile la conoscenza che i nostri tecnici hanno del reticolo idraulico, così che potessero essere individuate possibili soluzioni alle situazioni critiche presenti sul nostro territorio. Da questo lavoro di concerto abbiamo tirato fuori 21 progetti, che speriamo vengano finanziati quanto prima per mettere davvero in sicurezza il territorio. Le zone critiche sono varie, potremmo prendere ad esempio il Bagnoro quindi il Valtina, Viale Santa Margherita, il Rio dei Pigli. Tante situazioni che la Regione conosce bene e che il governatore Enrico Rossi ha preso subito in considerazione. Rossi ha già inviato tutta la documentazione al Governo e siamo adesso in attesa di un finanziamento che ci permetta di aprire i cantieri e fare questo tipo di opere (che non sono opere ordinarie, bensì straordinarie). Devo dire che la Regione ha lavorato molto bene per l'attivazione delle procedure di Protezione Civile nell'immediato e continua anche adesso a lavorare per portare avanti le esigenze di questo territorio. Rossi si è anche impegnato, come Regione Toscana, a trovare le eventuali risorse mancanti per riuscire a coprire queste progettazioni.

Giulia: Il bilancio di previsione del 2020 approvato dal Consorzio contiene una spesa di circa 6.200.000 euro, contro i circa 10.200.000 che si potrebbero raggiungere applicando i costi standard previsti dalla Regione Toscana. 4 milioni per il Consorzio da reinvestire: verso quali interventi saranno indirizzati?

Serena Stefani: Verso opere sul territorio, quindi in opere di manutenzione e di prevenzione. Ciò che interessa al Consorzio maggiormente è curare e manutenere il nostro territorio.

Giulia: Nei suoi primi mesi di presidenza si aspettava così tante problematiche?

Serena Stefani: Sinceramente no. Effettivamente sono stati mesi impegnativi. Quando arrivi in un ente nuovo devi imparare a conoscere le dinamiche, le attività e le relazioni che questo ha con gli attori principali del territorio: i Comuni, la Provincia, il Genio Civile e la Regione. Bisogna inoltre 'essere sul territorio', per capire quali sono le necessità, per poi sviluppare al meglio l'attività di manutenzione. Durante il percorso gli eventi eccezionali hanno reso l'anno ancora più impegnativo. Il nostro Consorzio, inoltre, per quanto riguarda il settore irrigazione, sta portando avanti progetti molto importanti. Abbiamo interagito con le associazioni agricole e le imprese presenti soprattutto in Valdichiana, dove abbiamo lavorato per sviluppare un nuovo distretto, il 23. Conseguentemente a questo progetto abbiamo istituito nel nostro staff un settore irrigazione che si occuperà della progettazione del primo stralcio; speriamo, anche in questo caso, di ottenere finanziamenti dal Ministero dell'Agricoltura per mettere condotte nel nostro territorio e per arrivare a portare l'acqua della diga di Montedoglio alle nostre aziende.

Giulia: Cambiamenti climatici, problematiche di carattere territoriale. Come potrebbero gli stessi cittadini contribuire a prevenire e tutelare?

Serena Stefani: I cittadini ci aiutano già tanto. Abbiamo un numero verde dove è possibile fare segnalazioni. Giusto pochi giorni fa, ad esempio, è arrivata una segnalazione dal Valdarno per dei tronchi che erano caduti in un fiume. Grazie a questa segnalazione già nei prossimi giorni riusciremo a mandare una nostra squadra per poterli togliere. Questa stretta collaborazione tra Consorzio, enti e cittadini permette di manutenere al meglio il nostro territorio.

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Giulia Senesi

Giulia Senesi

Laureata in Filologia, Letteratura e Storia dell’antichità. Sono una grande amante di viaggi e cinema; parlo inglese, spagnolo e un po’ di tedesco. Credo che la scrittura abbia un effetto catartico.