Neri: "Ho restituito la tessera del partito, esclusa da nuovo corso Schlein". Il Pd: "Ricostruzione fantasiosa"

. Inserito in Politica

Ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Nazione, Simona Neri, l'ex sindaco di Laterina Pergine Valdarno non ricandidata: "Mi sono trovata davanti ad un plotone di esecuzione, umiliata come persona e come amministratrice dal mio stesso partito". Dichiarazioni che fanno rumore, ma per il Partito Democratico le cose non stanno come ha raccontato.

La tornata elettorale delle amministrative nel comune valdarnese ha visto la vittoria del candidato Jacopo Tassini, presentatosi con una lista civica vicina al centrodestra, "Rinascita". 57,89% (1.666 voti) su Michele Gragnoli (lista #Insieme Laterina Pergine Valdarno, centrosinistra) 42,11%, 1.212 preferenze, ex assessore della Giunta Neri, che scarica sul Partito Democratico la responsabilità della sua mancata ricandidatura:

"E’ stato il Pd - dichiara Simona Neri - a mettermi sotto accusa davanti a tutti, contestandomi tempi dei lavori, scelte amministrative. E a dirmi che non ero la persona giusta per il secondo mandato. Volevano togliere di mezzo una sindaca che è sempre stata moderata per dimostrare di seguire il nuovo corso Schlein". Altri passaggi: "Ho proposto una coalizione che andasse dal terzo polo fino alla sinistra: il Pd davanti a tutti ha messo i paletti, né il segretario provinciale né altri mi hanno difeso. Ho aspettato qualche giorno e ho restituito la tessera, scrivendo sia al segretario Ruscelli che a quello regionale. Se il nodo erano i cantieri che senso ha scegliere come candidato il mio assessore ai lavori pubblici? Un suicidio politico". Per Neri c'è anche del personale: "Mi hanno fatto pagare anche il legame con Stefano Mugnai".

La replica arriva dal Coordinamento Territoriale PD Arezzo & Unione Comunale PD Laterina Pergine Valdarno:

"Prendiamo atto delle dichiarazioni della ex sindaca di Laterina-Pergine Simona Neri, questo però non può esimerci dal dire che la sua ricostruzione delle vicende elettorali è frutto di fantasia e risentimento, così come era frutto di fantasia la sua affermazione che le elezioni nel suo comune si sarebbero svolte nell’anno 2024.
I fatti sono andati in tutt’altro modo. Il PD non ha scaricato la ex Sindaca Neri, al contrario le ha offerto la candidatura. La ex Sindaca si è presa il tempo necessario per valutare se esistevano le condizioni per potersi ricandidare, contattando possibili candidati da inserire nella lista, ascoltando i pareri di cittadini e associazioni ed alla fine, ormai a ridosso della scadenza per la presentazione delle liste, ha comunicato che non c’erano le condizioni per una sua ricandidatura. Questi sono fatti documentabili, il resto sono fantasie che mischiano vita pubblica e vita privata sulla quale mai ci siamo permessi di intervenire. La scelta di non ricandidarsi appartiene a Simona Neri e non è eticamente giusto che tenti di trasferire le sue contraddizioni sul piano politico accusando, non si sa bene chi, di averla allontanata a causa del suo moderatismo. Sarebbe interessante capire cosa essa intenda per “moderatismo” in un contesto amministrativo come quello di Laterina-Pergine. Qui il moderatismo, la Schlein, le scelte di politica nazionale non c’entrano nulla. Se la ex Sindaca Neri vuol trovare “nobili” giustificazioni per traghettarsi politicamente da un’altra parte si inventi altre argomentazioni, ma non scarichi addosso al Pd colpe che sono interamente sue, perché in questa vicenda l’unica vera ‘vittima’ è proprio il PD".

Tags: Partito Democratico Simona Neri