San Giovanni, Romoli attacca l’opposizione: “In Consiglio comunale riedizione di Dilettanti allo sbaraglio”

E’ scontro in consiglio comunale a San Giovanni tra maggioranza e opposizione, con il Partito Democratico che punta l’indice verso una parte dei rappresentanti del gruppo San Giovanni Civica: “Era la fine degli anni ’60 – scrive il segretario cittadino Andrea Romoli – quando alla radio cominciarono ad esibirsi i primi “Dilettanti alla sbaraglio“. Poi a, seguire: “La Corrida” ha vissuto più di una stagione televisiva fino ai giorni nostri. Ma nessuno avrebbe mai immaginato una riedizione di quel format come quella cui abbiamo assistito in occasione dell’ultimo consiglio comunale, nella declinazione di un teatrino un tantino indecoroso da parte dei rappresentanti di San Giovanni Civica. Hanno cominciato la loro solita performance lanciando l’ennesimo grido di dolore nella solita litania sulla questione del bilancio. Fino ovviamente a pronunciare la parola col massimo valore comunicativo che evoca il disastro: ”commissariamento”.
La votazione contro la variazione di bilancio sull’efficientamento di alcuni edifici scolastici ha poi inasprito ulteriormente la polemica:
“Non contenti, hanno votato contro la variazione di bilancio, motivata essenzialmente dagli interventi di efficientamento delle scuole. (Fra l’altro ci risulta che la capogruppo in consiglio comunale é presidente del consiglio d’istituto di un plesso del nostro comune). Perché astenersi, cari Civici, significa in buona sostanza votare contro, lo sanno anche coloro che non sono espertissimi dei regolamenti, al di là ed al di qua delle alchimie verbali per giustificare l’ingiustificabile avversione al progetto di migliorare la vivibilità dei nostri istituti scolastici. Possibile che per dimostrare il loro interesse al benessere dei nostri concittadini sappiano solo presentare interrogazioni o interpellanze sulle manutenzioni?
Ma quella dell’altra sera non è stata l’espressione più incomprensibile della loro bipolarità, infatti ad un certo punto si sono alzati e sono andati via perché le mozioni contro il riarmo e la guerra e quella che puntualizzava la necessità di una chiara presa di posizione contro il fascismo, incredibilmente “non erano di loro interesse”. Difficile pensare che questi temi non siano di interesse per qualcuno, basti pensare alle scritte che hanno imbrattato la nostra città ed alla necessità civica di pronunciarsi su questi temi in ogni sede ed in ogni occasione. Oppure, se questi argomenti non sono di interesse per la forza politica di opposizione, siano coerenti e non presenzino alle iniziative istituzionali come le commemorazioni del 25 aprile. Ma la coerenza, si sa, non è di tutti”.