Arezzo, caos all’archivio storico edilizio. Il PD attacca: “Disservizi gravi, responsabilità politiche evidenti”

“Siamo arrivati a cinque anni di disagi gravi per professionisti e cittadini che devono accedere all’archivio storico delle pratiche edilizie del Comune di Arezzo” – denunciano i consiglieri comunali Giovanni Donati e Alessandro Caneschi (PD) in una nota congiunta. “E la responsabilità – aggiungono – non è del dirigente, ma dell’assessore Lucherini, che non ha risolto nulla e ha solo peggiorato la situazione“.
Secondo i consiglieri del Partito Democratico, i problemi sono noti dal 2021: “All’epoca, per visionare una pratica servivano oltre 100 giorni. Dopo le nostre interrogazioni, il sistema era stato momentaneamente riportato alla normalità. Ma oggi siamo tornati al caos”.
Il riferimento è al nuovo sistema di consultazione, definito “provvisorio” dall’amministrazione: “Il professionista invia la richiesta all’archivio di via della Fiorandola, e la pratica viene poi trasferita, nel giro di cinque giorni, in Piazza Fanfani per la consultazione. Peccato che quei cinque giorni si siano trasformati in oltre 35, e non c’è alcuna garanzia che i tempi si riducano“, scrivono Donati e Caneschi.
Il motivo dell’inefficienza è chiaro secondo i due esponenti del PD: “Gli uffici di via della Fiorandola non sono a norma. È scaduto il Certificato di Prevenzione Incendi, e gli spazi non rispettano la normativa sull’accesso ai disabili. Eppure il Comune continua a pagare l’affitto per un immobile inadeguato“.
Donati e Caneschi attaccano frontalmente l’assessore ai lavori pubblici: “Perché in cinque anni l’assessore Lucherini non ha provveduto al rinnovo del CPI e agli adeguamenti di cui tutti erano a conoscenza? Perché non è stato mai realizzato l’archivio storico nell’area di via Tagliamento, già prevista dalle giunte di centrosinistra?“
E concludono con una stoccata politica: “La verità è che questa amministrazione di centrodestra ha scelto la strada dell’inefficienza e del disinteresse verso la città. Non ci aspettiamo risposte, ma prendiamo atto dell’ennesimo fallimento. Arezzo merita di meglio“.