Consiglio comunale via tablet. Donati: "Torniamo in presenza", Stella: "Strumentalizzazione sterile"

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Il presidente del Consiglio comunale di Arezzo Luca Stella è intervenuto in risposta al post pubblicato su Facebook il 28 luglio scorso dal consigliere comunale Marco Donati in merito all'acquisto, da parte dell'Amministrazione comunale, di alcuni tablet consegnati ai consiglieri per partecipare al Consiglio e svolgere le loro funzioni da remoto. 

Il dispositivo "utile ma anche molto costoso, non ha migliorato la qualità della discussione", ha scritto Donati. Dura la risposta di Stella: "ritengo trattarsi di una strumentalizzazione sterile, inefficace e imprecisa che non merita risposta e che non fa certo onore a chi la propone".
 
Il post scritto dal consigliere di Scelgo Arezzo Marco Donati sulla propria pagina Fecebook:
Nei giorni scorsi i 32 consiglieri comunali di Arezzo, più il sindaco, (forse anche gli assessori) hanno ricevuto lo strumento che vedete nella foto, un tablet, per collegarsi al consiglio comunale. Questo strumento, utile ma anche molto costoso, non ha migliorato la qualità della discussione. Tra chi si collega dalla vacanza, chi non ha la connessione, chi non accende il video. Sembra più una radio che un consiglio comunale A volte sembra che si voglia investire più “sulla pandemia” che sui cambiamenti prodotti dalla stessa.
Bene, sostenuta questa spesa superflua che permette ai consiglieri di collegarsi anche dal mare, la Giunta può impegnarsi a superare i ritardi sui lavori per la fibra e le connessioni Internet nelle frazioni e nei quartieri della città? E qualcuno può rispondere all’interrogazione su questo argomento che abbiamo presentato mesi fa alla Giunta? Continuo a pensare che il consiglio possa riunirsi in presenza ed avrei investito le risorse sui quei bambini e quelle famiglie che hanno avuto maggiori difficoltà con la didattica a distanza.

La nota del presidente del Consiglio comunale di Arezzo Luca Stella:

“La Presidenza del Consiglio Comunale ha appreso con rammarico quanto affermato dal consigliere Marco Donati, tramite canali social e successivamente riportato nelle testate giornalistiche.

Con l’intervento il Consigliere tende a banalizzare un progetto dell’Amministrazione comunale (“i tablet”). Ritengo trattarsi di una strumentalizzazione sterile, inefficace e imprecisa che non merita risposta e che non fa certo onore a chi la propone; nel contempo ritengo altrettanto doveroso e necessario un opportuno chiarimento per fornire ai cittadini un’informazione completa e corretta relativa all’acquisto e all’utilizzo dei “tablet”, così come segue.

La sala del Consiglio comunale è dotata dall’anno 2000 di un impianto multimediale di votazione elettronica e videoverbalizzazione che è di avanguardia nel panorama nazionale ed europeo. Nel corso di vent’anni è stato periodicamente aggiornato e implementato fino alla diretta streaming e archiviazione in cloud delle sedute. L’ultimo adeguamento si è reso necessario con l’avvento dell’emergenza epidemiologica Covid-19: dal marzo 2020 l’ufficio di staff si è infatti prodigato per garantire il regolare funzionamento dei lavori consiliari nella nuova modalità della videoconferenza. Per il Consiglio comunale si è trattato di un passaggio epocale specialmente nell’introduzione di un sistema di votazione elettronica a distanza, aspetto di notevole complessità tecnica e delicatezza giuridica.

L’adeguamento ha richiesto la predisposizione di un dispositivo mobile integrato nell’impianto dell’aula in modo tale da riprodurre esattamente la postazione dell’amministratore comunale con tutte le sue funzioni e prerogative. Quello assegnato in dotazione a ciascun consigliere e assessore non è dunque un semplice “tablet” ma un terminale di votazione a distanza, collegato all’impianto dell’aula in videoconferenza e informaticamente blindato (kiosk mode). Analoga a quella già adottata recentemente dai massimi livelli istituzionali (Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Parlamento Europeo e Regione Lombardia), tale soluzione tecnologica consente agli amministratori comunali di partecipare e votare agevolmente da remoto mediante un unico strumento che garantisce loro, e al Segretario Generale verbalizzante, i più elevati standard di sicurezza.

Nello scorso ottobre i vertici dell’Ente hanno deciso di realizzare, insieme ad una serie di altri interventi derivanti dall’emergenza Covid-19, questo importante progetto che è stato codificato tra gli obiettivi ed è stato finanziato con fondi governativi ovvero risorse provenienti dal fondo per le funzioni fondamentali stanziato dal Ministero a ristoro della perdita di gettito/incremento di spesa connesse all’emergenza Covid-19: ciò è avvenuto con una variazione d’urgenza al bilancio di previsione, approvata dalla Giunta e ratificata in novembre dal Consiglio comunale. L’acquisto della soluzione tecnologica si è perfezionato nel mese di dicembre (costo 44.800 più Iva) ed è stato messo a punto nei mesi successivi, durante i quali si è continuato ad utilizzare una provvisoria modalità di votazione da remoto.

L’introduzione del nuovo sistema è stata preceduta da numerosi test e sessioni di esercitazione con gli amministratori comunali. Nella seduta consiliare del 23 luglio scorso lo abbiamo impiegato per la prima volta ufficialmente: siamo quindi in fase di rodaggio, lo strumento è perfettibile con alcune customizzazioni e dobbiamo senza dubbio migliorarne nei dettagli il suo utilizzo.

Concludo con l’auspicio di poter tornare presto a riunire il Consiglio comunale in presenza nella nostra aula istituzionale, esprimendo gratitudine e solidarietà per tutti coloro – ufficio di staff, tecnici e ditta fornitrice – che hanno lavorato per mesi nel mettere a punto questa importante innovazione tecnologica a servizio degli amministratori comunali e dei cittadini”.

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