Ritrovata Olivia, la cagnolina scomparsa dopo l’incidente di Cervia. L’investitore era ubriaco e drogato
Olivia, razza Breton affidata alla signora di 53 anni amica di Giovanna e Rinaldo, era a bordo del Suzuki Jimny: dopo il drammatico impatto in via del Tritone a Pinarella di Cervia, era scappata. Dal canile di Cervia fanno sapere che “è stata ritrovata e identificata dal chip”.
La cagnolina, l’unica ad essere uscita indenne dalle lamiere contorte del mezzo, informano dal canile, “è stata affidata ad una giovane amica della 53 enne: munita delle necessarie deleghe, la ragazza è passata da noi per ritirare Olivia“, che ora farà compagnia alla donna rimasta ferita nell’incidente.
“Siamo in contatto anche con Rinaldo, il fidanzato di Giovanna – rivelano gli operatori di Arca, che gestisce il canile – ci ha chiesto notizie di Olivia, voleva sapere se era stata ritrovata. Lo abbiamo rassicurato. Era sconvolto dopo la perdita della fidanzata”.
Altro tassello commovente di una vicenda già di per sè straziante. Anche per i dettagli che giungono dal fronte giudiziario, tutto a carico di Edoardo C., l’investitore 22 enne alla guida della VW Touran schiantatasi sul Suzuki Jimny con a bordo Giovanna, Rinaldo e l’amica di 53 anni, all’alba della vigilia di Pasqua.
Edoardo C., arrestato in flagranza con tasso alcolemico superiore a due grammi per litro (il limite è fissato in 0,5 g/l), era anche sotto effetto di sostanze stupefacenti: la conferma è arrivata dopo gli esami tossicologici effettuati al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna. Il 22 enne cervese era quindi ubriaco e drogato, sotto effetto di cannabinoidi, un mix devastante: unire alcol e cannabis fa salire pericolosamente l’effetto del principio attivo della seconda, Thc o tetraidrocannabinolo. Pericolosamente, perché questa combinazione risulta una causa frequente di incidenti stradali, come nel caso di Pinarella di Cervia. L’accusa per Edoardo è di omicidio stradale, rischia fino a 12 anni di reclusione. Oggi l’udienza di convalida dell’arresto di Edoardo C.
