Giovanna, è omicidio stradale: il 22 enne ubriaco di Cervia rischia fino a 12 anni di carcere

E tre famiglie dilaniate dal dolore per quanto accaduto: i Santorelli, la famiglia di Rinaldo, fidanzato della povera Giovanna, quella dell’amica 53 enne ancora ricoverata in gravi condizioni in rianimazione al Bufalini di Cesena.
La famiglia Santorelli, originaria di Nola, in provincia di Napoli, risiede nel cortonese, dove tuttora vive Giosuè, autore di un commovente post su Instagram dopo la tragica fine della sorella Giovanna, che viveva ad Arezzo, zona Stadio, con Rinaldo, il fidanzato.
Subito dopo l’incidente il padre di Giovanna e lo zio hanno raggiunto Ravenna: i Carabinieri di Cervia – Milano Marittima hanno spiegato ai familiari l’accaduto. Per i funerali ci vorrà ancora qualche giorno: la Procura di Ravenna ha disposto un accertamento cadaverico, poi potranno essere organizzate le esequie.
Ad esprimere per tutti il dolore sul proprio profilo Instagram, con parole toccanti di profonda commozione e affetto per la sorella, è Giosuè Santorelli, 21 anni, residente a Cortona:
“Voglio partire dalla fine: riposa in pace. Pace che raramente hai trovato qui su questa terra, piena di insidie, ostacoli, difficoltà ed assurdità, di cui non ne capiamo il senso. Non scorderò nulla di te, sorellina, anche le cose negative, il periodo che ci ha tenuti lontani, e soprattutto quello che ci ha tenuti vicini. Certe cose accadono, e non ne capiamo il senso, magari in alcuni casi, come in questo, per colpa di persone senza buon senso, senza altruismo, senza dignità, senza nulla. È successo tutto all’improvviso, ieri mi scrivevi gli auguri, che non vedevi l’ora ci rivedessimo, di fare un pranzo insieme, e ridere sui video delle interviste dei CNCO, e stamattina già non c’eri più”.
E sempre Giosuè, uno dei due fratelli di Giovanna, racconta che «Erano andati a prendere un cane, poi avrebbero trascorso una giornata al mare prima della Pasqua. Ci ha avvertito per telefono la mamma del fidanzato di mia sorella e siamo subito partiti per la Romagna con la morte dentro. Giovanna era una ragazza innocente, solare. Aveva sempre un sorriso per tutti, una parola buona non mancava mai. Eravamo legatissimi, mi voleva un bene dell’anima e io ne volevo a lei. Adorava Rinaldo, il suo compagno. E amava la vita. Mi pare impossibile di non poterla più riabbracciare».
L’incidente
Il giovane di 22 anni a bordo della Volkswagen Touran non avrebbe rispettato uno stop all’incrocio tra via Pinarello e via Tritone, schiantandosi contro la Suzuki Jimny. con a bordo Giovanna Santorelli, il fidanzato Rinaldo, 29 anni e un’amica di 53 anni. Si trovavano in via del Tritone e procedevano in direzione del mare, in località Pinarella di Cervia. L’incidente intorno alle 6 del mattino. Giovanna Santorelli era seduta nei sedili posteriori e non indossava le cinture di sicurezza: nel terribile impatto ha sfondato il parabrezza, finendo sull’asfalto e morendo all’istante. Lo scontro tra i veicoli è stato così violento che i mezzi sono finiti contro alcune insegne stradali e una vettura parcheggiata che, nonostante il freno a mano tirato, è stata catapultata a una ventina di metri di distanza. Feriti anche gli altri due occupanti del Suzuki, il fidanzato di 29 anni e un’amica della ragazza di 53 anni, ricoverati all’ospedale Bufalini di Cesena. Tra i due, più grave la 53 enne, mentre il 29 enne avrebbe riportato ferite più lievi. Il 22 enne alla guida della Touran, residente a Cervia, uscito indenne, è risultato positivo all’alcol test, con tasso alcolemico rilevato superiore a due grammi per litro (il limite è fissato in 0,5 g/l). Per lui è scattato l’arresto immediato. Per l’ubriaco si profila il reato di omicidio stradale.
Omicidio stradale
La legge con la quale il reato è stato introdotto nell’ordinamento italiano venne promulgata nel 2016 a seguito di un’iniziativa popolare risalente al 2010 che ha proposto l’istituzione dell’omicidio stradale, una figura dedicata di reato che comminerebbe pene intermedie fra l’omicidio volontario e quello colposo, con l’arresto in flagranza di reato e l’interdizione a vita dalla guida di veicoli (cosiddetto “ergastolo della patente”). Le nuove norme prevedono, per guida in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro (nel quale pare rientrare il caso di specie) o sotto effetto di droghe, una da 8 a 12 anni di carcere.
Il cordoglio e l’appello del sindaco di Cervia
“Esprimo profondo cordoglio a nome di tutta la città per la morte della giovane turista di 29 anni sabato mattina in un grave incidente a Pinarella – commenta il sindaco Luca Coffari – Purtroppo il guidatore che ha causato l’incidente è risultato positivo all’alcol test ed è stato arrestato dai Carabinieri per omicidio stradale. Un abbraccio fortissimo a tutta la famiglia e conoscenti di Giovanna. Rinnoviamo l’appello a non mettersi alla guida quando si è bevuto troppo, si è pericolosi per sé e per gli altri”.