L’ultimo saluto di Arezzo a Giovanna Santorelli. Dai domiciliari, Edoardo Casadei chiede perdono alla famiglia

I funerali della ragazza. dopo la camera ardente alle cappelle del Commiato della Misericordia, sono stati celebrati nella chiesa del Sacro Cuore di Piazza Giotto ad Arezzo. Tanti parenti e amici si sono stretti intorno ai genitori e ai familiari di Giovanna. Grande il dolore di Rinaldo, il fidanzato di Giovanna alla guida del Suzuki Jimny travolto dalla VW Touran di Edoardo Casadei, trovato ubriaco e drogato.  

Sul fronte giudiziario, Edoardo Casadei, il cameriere 22enne di Cervia arrestato in flagranza dai carabinieri dopo l’incidente, nel carcere di Ravenna davanti al gip Corrado Schiaretti, ha ammesso le proprie responsabilità e ha raccontato la sua folle serata: il lavoro fino a mezzanotte, il rientro a casa, dove ha preso l’auto e si è recato in discoteca. Qui ha bevuto. Ha dichiarato di avere assunto sostanze stupefacenti non la sera stessa, ma nei giorni precedenti, il che contrasta però con gli esami tossicologici effettuati al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, da cui è risultato essere sotto effetto di cannabinoidi, oltre che con tasso alcolemico superiore a due grammi per litro (il limite è fissato in 0,5 g/l).

Essendo incensurato, il giudice ne ha convalidato l’arresto, ma ne ha disposto i domiciliari in attesa del processo: per lui, l’accusa, gravissima, di omicidio stradale aggravato. Ora vorrebbe scrivere una lettera per chiedere perdono ai familiari di Giovanna, consapevole di avere cancellato una vita e distrutto alcune famiglie.