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giovedì | 20-03-2025

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“Ho sentito un colpo e ho visto due ragazzi scappare”. Il racconto dei volontari a bordo dell’ambulanza della Croce Bianca colpita da bottiglia

C’è soprattutto amarezza mista ad incredulità nel racconto dei due volontari dell’ambulanza della Croce Bianca di Arezzo che ieri sera è stata oggetto di un lancio di una bottiglia che ha infranto il lunotto posteriore, rendendo il mezzo inutilizzabile per i servizi sanitari. L’autista Luca De Franceschi e il soccorritore Fabrizio Sardella ripercorrono quanto accaduto intorno alle 21 in zona Pescaiola: “Stavamo trasportando un paziente anziano dall’ospedale San Donato di Arezzo ad un altro istituto sanitario aretino (il San Giuseppe, ndr) – racconta De Franceschi, alla guida del mezzo – il paziente aveva l’ossigeno, ho sentito una botta. E’ stato il mio collega che mi ha avvertito che ci avevano tirato una bottiglia di birra. Ho verificato le condizioni del paziente, poi ho scorto dallo specchietto retrovisore due persone fuggire dalla parte opposta rispetto alla nostra direzione. A quel punto terminato il servizio di trasporto, siamo tornati sul luogo per i rilievi della Polizia“. Paura? “Un po’, è una cosa che non ti aspetti – dice Sardella – ho sentito come un’esplosione, mi sono accorto che era una bottiglia perchè ho sentito l’odore di birra. La botta è stata forte. Abbiamo messo in sicurezza il paziente poi siamo tornati sul posto. E’ preoccupante“. Il paziente si è accorto dell’accaduto? “Il paziente era cosciente, abbiamo cercato di calmarlo e sdrammatizzare. Per lui tutto è finito in una risata”. Cosa lascia questa esperienza? “Se anche quando fai un servizio utile per la città questo è il ringraziamento… C’è un problema di sicurezza generale, non vedo il motivo di un gesto simile”.

Nella foto principale: il Vice presidente della Croce Bianca di Arezzo Dott. Ernesto Ferrini, l’autista Luca De Franceschi, il soccorritore Fabrizio Sardella, il consigliere volontario cav. Paolo Laurita

 

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