Caso Sandrelli: «Il filmato l’ho fatto io». Individuato e denunciato per omissione di soccorso

A filmare la scena, senza prestare aiuto, un automobilista romano, ora rintracciato dalla polizia grazie a Facebook e denunciato per omissione di soccorso. Adriano S. ha commentato sui social sotto un articolo che trattava del caso: “Lui non stava sdraiato in terra. Diciamo che era un situazione strana. Magari poteva fare qualche gesto strano e peggiorare le cose. E poi c’erano i carabinieri incolonnati in auto non lontano da me“. L’uomo ha poi cancellato il commento, ma ormai era stato identificato.
“A zi’ hai pijato foco…? Senti che callo mamma mia”. Questa è una delle frasi contenute nel video girato dall’automobilista di passaggio. L’auto di Sandrelli, una Volkswagen Golf, aveva preso fuoco sul Grande Raccordo Anulare, a Roma, all’altezza di Casal del Marmo, il 6 febbraio scorso. E l’automobilista, invece di fermarsi per soccorrere il cortonese, deceduto il 24 marzo a causa delle ustioni riportate, girò il video, per poi accelerare e dileguarsi. Nelle ore successive tutto era finito online, su “Welcome to favelas”, popolare pagina Facebook e Instagram. Sandrelli, ustionato, finì in un ospedale capitolino trasportato dall’elisoccorso, deceduto dopo giorni di agonia.
Le indagini, coordinate dal pm della Procura della Repubblica di Roma Silvia Sereni, sono proseguite, fino all’individuazione dell’autore del video, un romano, Adriano S., che col suo commento si è in pratica autodenunciato e ora dovrà rispondere del grave reato di omissione di soccorso: rischia fino a un anno di reclusione e 2.500 euro di multa.
Nell’immagine: un frame del video incriminato