Operaio morto sul lavoro, chiesta archiviazione. I familiari annunciano opposizione

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Il dramma si consumò alle ore 10:07 del 25 gennaio 2022 nell'impianto Mariotti calcestruzzi di Bibbiena: Francesco Brenda, operaio di 51 anni, residente nel comune casentinese, precipitò in una tramoggia. Depositata la richiesta di archiviazione, avverso la quale si opporranno la vedova e i due figli dell'uomo.

Furono i colleghi dell'azienda Mariotti Calcestruzzi in località La Nave a Bibbiena, a tentare un primo soccorso e a lanciare l'allarme per l'intervento dei soccorsi, ma purtroppo per l'uomo, classe 1970, residente in zona Santa Maria, sposato con due figli di 8 e 14 anni, non ci fu niente da fare. Il decesso di Brenda, in base all'autopsia disposta dal sostituto procuratore di Arezzo Marco Dioni ed eseguita dal professor Mauro Gabrielli dell’Istituto di medicina legale di Siena, fu causato dalle gravi ferite riportate, in particolare alla testa, provocate dal macchinario nel quale era scivolato. 

Dall'esame non sono emerse però le cause della perdita dell'equilibrio, con improvvisa e fatale caduta di Francesco Brenda nel macchinario che frantuma le pietre destinate ad essere trasformate in calcestruzzo. L'ipotesi prevalente, in assenza di testimoni, è che Brenda, operaio con esperienza ultradecennale nell'utilizzo delle macchine con cui quotidianamente lavorava, potrebbe essere scivolato dopo avere perso l'equilibrio per una disattenzione, o perché scivolato sulla superficie ghiacciata, oppure per un malore occorsogli improvvisamente. Questa ultima ipotesi sarebbe avvalorata dalla posizione di caduta, a testa in giù e con le braccia lungo il corpo. 

Per l'incidente mortale un avviso di garanzia con ipotesi di omicidio colposo venne recapitato al titolare dell’azienda Mariotti Calcestruzzi, mentre Dioni, coadiuvato dai tecnici, avviò un indagine per stabilire se vi fu errore umano e se in quel cantiere vi fossero state delle mancanze dal punto di vista della sicurezza sui luoghi di lavoro. Quello che è emerso, il parapetto della postazione in cui si trovava l'uomo di altezza non conforme di qualche centimetro, la tramoggia regolarmente funzionante, non viene evidentemente ritenuto sufficiente a tenere in vita la vicenda. Al termine delle indagini, Dioni ha depositato al gip del tribunale di Arezzo la richiesta di archiviazione, avverso la quale, hanno annunciato, si opporranno i familiari della vittima tramite i legali.

 

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