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mercoledì | 14-05-2025

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Operaio morto sul lavoro, si indaga per omicidio colposo. Dall’autopsia altri elementi

Alla ricerca di una spiegazione. Come mai un operaio esperto e navigato sia caduto nel macchinario in azione che non gli ha dato scampo. E l’avviso di garanzia contenente l’ipotesi di omicidio colposo ricevuto dal titolare dell’azienda, è un atto dovuto in vista dell’esame autoptico che si svolgerà oggi. L’incarico è stato conferito al professor Mauro Gabrielli dell’Istituto di medicina legale di Siena. Dall’esame potrebbero emergere importanti elementi per chiarire i motivi dell’improvvisa e fatale caduta di Francesco Brenda nel macchinario che frantuma le pietre destinate ad essere trasformate in calcestruzzo. Brenda, operaio con esperienza ultradecennale nell’utilizzo delle macchine con cui quotidianamente lavorava, potrebbe essere scivolato dopo avere perso l’equilibrio per una disattenzione, o perché scivolato sulla superficie ghiacciata, oppure per un malore occorsogli improvvisamente. Questa ultima ipotesi sarebbe avvalorata dalla posizione di caduta, a testa in giù e con le braccia lungo il corpo. Risposte in tal senso arriveranno dall’autopsia. L’indagine aperta dal sostituto procuratore di Arezzo Marco Dioni, coadiuvato dai tecnici, è tesa inoltre a stabilire se vi sia stato errore umano e se, in quel cantiere, vi siano delle mancanze dal punto di vista della sicurezza sui luoghi di lavoro. Sentiti i colleghi di lavoro, nessuno si sarebbe accorto di niente, finché il collega di Brenda che stava manovrando la scavatrice, si è accorto che il frantoio dei materiali inerti si era bloccato. Poi la macabra scoperta e l’allarme, ma per Francesco non c’era ormai più niente da fare.

 

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