Coingas, Del Corto: "Processo frutto di suggestioni" Ar24Tv

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Altra giornata campale al Tribunale di Arezzo. per la prosecuzione del processo Coingas. Tranchant Stefano Del Corto, l'avvocato che assiste il commercialista Marco Cocci per il quale Rossi ha chiesto 4 anni di condanna per peculato: "Tante affermazioni che non reggono al vaglio dibattimentale. Giudizi affrettati, un po' superficiali".

E' ripreso stamani alla Vela, il Tribunale di Arezzo, il processo Coingas. Dopo le richieste di condanna del pm Rossi, ieri erano intervenuti i legali di parte civile e gli avvocati della difesa, Gaetano Viciconte per Francesco Macrì e Stefano Del Corto per Marco Cocci, che ha concluso stamani la sua arringa.

L'avvocato Stefano Del Corto, difensore del commercialista Marco Cocci: “Quanto riportato in questo processo è  frutto di suggestioni. Tante affermazioni che non hanno retto al vaglio dibattimentale. Giudizi affrettati, un po' superficiali". Sul suo assistito: "Cocci è l'unico non politico, è stato scelto per le sue capacità, si è dimesso nelle forme canoniche ed è indicativo del fatto che si sentiva offeso, non compreso, messo al bando". Sul caso di specie: "Il dottor Marco Cocci non istigò Sergio Staderini per riavere i soldi persi (110 mila euro, ndr) con le azioni di Banca Popolare di Vicenza". Così l'avvocato Del Corto, in difesa del commercialista aretino Marco Cocci, ha evidenziato come non ci possa essere "alcuna correlazione tra gli investimenti andati in fumo e l’ingaggio in Coingas voluto da Sergio Staderini nel 2018 per circa 145mila euro complessivi. I rapporti con la banca Cocci li aveva avviati nel 2014 e Staderini ancora non aveva ruolo in Coingas". Non reggerebbe quindi l’idea della procura secondo cui Staderini avrebbe chiamato in Coingas Cocci per sdebitarsi per gli investimenti proposti dallo stesso Staderini e andati male. Ieri il procuratore Roberto Rossi aveva chiesto quattro anni di condanna per Cocci.

In aula anche stamani sono presenti il sindaco Ghinelli, Macrì, Merelli e Cacioli. 

La procura ieri ha chiesto 7 condanne e 5 assoluzioni. Per Ghinelli 2 anni e due mesi, di cui 8 mesi per favoreggiamento nella vicenda Multiservizi e 1 anno e 6 mesi per abuso d'ufficio. Per Francesco Macrì 6 anni, di cui 4 anni e 6 mesi per peculato e 1 anno e 6 mesi per abuso d'ufficio. Per Merelli un anno e sei mesi per abuso d'ufficio. Per Marco Cocci 4 anni per peculato, Olivetti Rason 4 anni e sei mesi per peculato. Per Bardelli 2 anni e 6 mesi per corruzione, per Amendola 2 anni e 6 mesi per istigazione alla corruzione. Decadono le accuse di favoreggiamento per Mara Cacioli, Sergio Scortecci, Stefano Pasquini e Lorenzo Roggi, "perché il fatto non costituisce reato".

In aggiornamento

 

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