Cronaca
Incendio Lem non casuale, Chiassai Martini e Confindustria dal Prefetto: subito più controlli Audio
Le indagini e le contromisure
Indagini celeri e dettagliate, che mettano in fuga ogni possibile dubbio circa i due incendi che hanno distrutto a Levane nel comune di Bucine (Arezzo) il capannone della Valentino Shoes Lab giovedì scorso e parte di quello della Lem finiture metalliche questa notte. A chiederlo il presidente della provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini che questa mattina, dopo aver trascorso la notte sul luogo dell’incendio, insieme ad una delegazione di Confindustria ha incontrato il prefetto di Arezzo Anna Palombi. Dopo aver ascoltato le richieste, il prefetto ha assicurato che già da questa sera saranno rinforzati i controlli con pattuglie sul posto. “Nella zona non si sono mai verificati episodi legati a possibili infiltrazioni di malavita organizzata – ha commentato Chiassai – Spero che la procura faccia chiaro subito sugli incendi dal momento che il comparto di Levane è grande e molto importante economicamente“. Dal punto di vista delle operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco di Arezzo e Firenze, arrivati sul posto con 36 uomini e 14 mezzi, hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona. Nonostante la nube sprigionatasi dall’azienda, al cui interno sono conservati solventi e prodotti chimici per la galvanica, non si sono registrati problemi di salute ne per i vigili intervenuti ne per i residenti. Per quanto riguarda la stima dei danni l’incendio sembrerebbe aver intaccato pesantemente una catena di produzione, i circa cento dipendenti interessati dovrebbero essere dirottati per il momento in altri punti produttivi del gruppo che vanta, con l’indotto, circa 700 lavoratori. Sotto il profilo delle indagini, coordinate dalla procura di Arezzo, il riserbo è massimo anche se, da quanto trapela, non sarà trascurato alcun dettaglio. Ci sono molti filmati da visionare attentamente per arrivare a formulare qualsiasi tipo di ipotesi.
Il vertice in Prefettura
Chiassai Martini e Alessandro Tarquini dal Prefetto Anna Palombi
Il Sindaco di Bucine, Nicola Benini è tornato sulla vicenda:
Le reazioni
Sono numerose in queste ore le prese di posizione e i messaggi di solidarietà indirizzati ai titolari della Lem e ai lavoratori dal mondo politico, delle associazioni di categoria e sindacale. Per FdI “gli incendi a Levane sono inquietanti e sospetti”. Ruscelli ammonisce: “non sottovalutare quanto accaduto“. E i sindaci di Montevarchi e Bucine, ieri sera sul luogo dell’incendio, che hanno chiesto e ottenuto un incontro urgente col Prefetto di Arezzo, dicendosi “preoccupati e sconcertati”, puntano sulla “non casualità” degli incendi. Il messaggio del sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini e della CISL. Il Consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli sul luogo dell’incendio, dove ha incontrato la proprietà.
Nicola Benini e Chiassai Martini: le dichiarazioni a caldo
Sul posto, ieri sera, era presente il sindaco di Bucine, Nicola Benini, che a caldo ha dichiarato: “Incendio purtroppo di vaste dimensioni, i pompieri stanno cercando di bloccarlo e di contenerlo. Preoccupato per i dipendenti, ho parlato col vice prefetto, non può essere più una casualità, vogliamo capire cosa sta succedendo”. Pochi minuti dopo l’incendio, hanno preso a circolare notizie di furti in serie in contemporanea in aziende valdarnesi. Si tratta di “bufale”, smentite dallo stesso Benini e confermato dai Carabinieri, che hanno effettuato dei sopralluoghi.
Sul luogo del disastro anche la sindaca di Montevarchi e presidente della provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini, la quale ha dichiarato ad Arezzo 24 che “grazie al gran lavoro dei Vigili del Fuoco e delle squadre di emergenza l’incendio è sotto controllo e non ci sono rischi per la popolazione, anche se il fumo è denso e fastidioso. L’incendio non ha interessato sostanze chimiche. In questo momento ci affidiamo alle indagini di Vigili del Fuoco e Carabinieri, siamo sconcertati e preoccupati. L’incendio, sul quale i Vigili Del Fuoco di Montevarchi, Arezzo e Firenze stanno lavorando, è partito dal primo piano dell’edificio. Per fortuna – ha aggiunto- la situazione sembra sotto controllo, ma ci vorrà ancora qualche ora per riuscire a spegnerlo. Il fumo che circola nell’aria è particolarmente fastidioso, ma sembra che non abbia conseguenze per la salute. Ho richiesto un incontro al prefetto per esaminare la questione, sono indispensabili maggiori controlli per la sicurezza sia dei cittadini che di tante grandi aziende del nostro territorio. Due incendi di questa portata, a distanza di una settimana in due delle più grandi aziende del nostro territorio non possono essere considerati degli eventi casuali”.
Solidarietà della Camera di Commercio di Arezzo-Siena alla Valentino Shoes Lab srl e alla Lem Industries spa.
La Vice Presidente Vicaria Anna Lapini ed il Segretario Generale Marco Randellini esprimono, a nome della Camera di Commercio di Arezzo-Siena, la piena solidarietà ed il sostegno alla Valentino Shoes Lab srl ed alla Lem Industries spa per i gravi danni causati nei due incendi che si sono sviluppati negli ultimi sette giorni. In questo momento così difficile per le due aziende, intendono altresì manifestare la particolare vicinanza agli amministratori ed a tutte le lavoratrici ed i lavoratori che hanno contribuito, in questi anni, a fare dei due stabilimenti esempi di eccellenza nel panorama manifatturiero del distretto della moda del Valdarno e più in generale della nostra provincia e della Toscana. L’Ente camerale, auspicando che le due aziende possano riprendere al più presto la normale attività produttiva, intende assicurare fin da subito la propria disponibilità a supportare le due aziende nei modi che verranno ritenuti più idonei. Camera di Commercio è inoltre certa che le Forze dell’ordine e l’ Autorità giudiziaria saranno in grado di accertare rapidamente cause e ,qualora emergano, eventuali responsabilità dei due gravi episodi.
Si fa sentire il sottosegretario al Lavoro Tiziana Nisini:
Lem, Ceccarelli sul luogo dell’incendio: “Grande preoccupazione, abbiamo bisogno di capire cosa è successo”
Vincenzo Ceccarelli, consigliere regionale e capogruppo Pd, si è recato presso lo stabilimento dell’azienda Lem dove ha incontrato il proprietario. “Mi sono recato sul luogo dell’incendio di questa notte, insieme al Sindaco di Bucine Nicola Benini, dove ho incontrato il titolare dell’azienda Lem e il Direttore operativo della Valentino – spiega Ceccarelli – C’è ovviamente grande preoccupazione per quanto accaduto ma sono rimasto anche piacevolmente colpito dalla volontà che mi è stata manifestata di far ripartire al più presto le produzioni. Purtroppo la vicenda è doppiamente inquietante. Da un lato c’è la preoccupazione per un danno gravissimo ad una azienda di eccellenza, che da lavoro a 200 persone e, nonostante la situazione complicata che stiamo vivendo, ha un trend di crescita anche grazie alla qualità imprenditoriale. Dall’altro lato c’è l’inquietudine che ho condiviso con i sindaci valdarnesi e con il territorio, per un fatto anomalo che si aggiunge all’altro gravissimo incendio che ha devastato un’altra azienda modello, nello stesso sito industriale. Due incendi di questa gravità, nello stesso luogo, a distanza di una settimana sono un fatto che merita di essere analizzato con grande attenzione da parte delle autorità competenti. Abbiamo tutti bisogno di capire cosa è successo. Per questo condivido l’iniziativa assunta dal sindaco di Bucine, che si è rivolto al Prefetto e alle autorità competenti, per chiedere la maggiore vicinanza possibile al territorio in un momento così delicato”.
La riflessione del segretario del Pd Francesco Ruscelli:
“Nessuno lo farà ma il Pd – dichiara Francesco Ruscelli, segretario provinciale – si augura comunque che quanto accaduto negli ultimi giorni a Levane non venga sottovalutato. Questa è una realtà industriale che ancora resiste, nonostante il Covid e una crisi economica che si faceva sentire già prima della pandemia.
Non ci possiamo permettere altri fattori di crisi, quali ad esempio la diffusione della criminalità sul nostro territorio. Confidiamo nell’azione della magistratura e delle forze dell’ordine nella certezza che presto ci saranno risposte e che nel frattempo verranno intensificate le azioni di vigilanza e prevenzione sul territorio.
Esprimo, infine, la vicinanza alla proprietà, ai lavoratori, ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine ed alle istituzioni che da stanotte sono impegnate per arginare l’incendio e fare luce sull’accaduto. Vi siamo vicini“.
Fratelli d’Italia Arezzo, Lucacci e i dirigenti del Valdarno: “gli incendi a Levane sono inquietanti e sospetti”.
Sui fatti di Levane prende posizione Fratelli d’Italia Arezzo con il Presidente Provinciale Lucacci, il responsabile di Vallata Alfio Coppi anche referente per Bucine, il consigliere comunale di Montevarchi Lorenzo Allegrucci e il responsabile del dipartimento Disabilità Gobbi Monica:“Dopo Valentino ha preso fuoco anche la LEM, e Fratelli d’Italia Arezzo ritiene tali incendi inquietanti e sospetti: due grandi incendi ad una settimana di distanza che coinvolgono due aziende nella stessa zona con centinaia di occupati, sono anomali. La Prefettura, la magistratura e il sistema delle forze dell’ordine devono attivarsi e verificare subito le eventuali anomalie: dopo che per anni si è parlato di rischio di infiltrazioni malavitose in Valdarno, non si può non notare la similitudine a quanto accade in altre parti di italia. Fratelli d’Italia apprezza la presa di posizione immediata del sindaco di Montevarchi Chiassai che si è recata sul posto e ha mostrato la sua vicinanza a lavoratori e proprietari delle aziende in un momento così difficile già a causa della pandemia.” Concludono i dirigenti del partito di Giorgia Meloni: “Fratelli d’Italia chiede sia fatta chiarezza al più presto sui fatti, che in ogni caso le istituzioni siano presenti in modo tangibile accanto a proprietà e lavoratori per far riprendere quanto prima la produzione negli stabilimenti ricostruiti con permessi concessi il prima possibile dal Comune di Bucine e, con il proprio consigliere Regionale Gabriele Veneri, esorterà anche la regione Toscana a fare la propria parte”.
Fratelli d’Italia Terranuova Bracciolini, Ciancio e Paradiso: “problema lavorativo e ambientale”
Sui fatti accaduti in questi giorni nei plessi industriali situati in Levane prendono posizione gli esponenti di Fratelli d’Italia del comune di Terranuova Bracciolini, Ciancio Denise e Lorenzo
Paradiso: “Quanto sta accadendo in questi giorni risulta essere un problema sotto più punti di vista: sicuramente è un problema socio-economico che interessa tutte le famiglie che lavoravano nei suddetti plessi industriali, in ultima istanza poi, va considerato anche il problema ambientale di tali eventi. Entrambe le fabbriche andate in fiamme in questi giorni, Lem e Valentino, che sono locate nella medesima zona industriale, danno lavoro ad oltre 600 dipendenti, dove nel periodo di incertezza economica cui stiamo vivendo causa Covid-19 leggere sui giornali Valdarnesi tali accaduti fa ancora più male. Sicuri che le Istituzioni e le Forze dell’Ordine faranno chiarezza quanto prima possibile su quanto accaduto, ci accingiamo in spirito di solidarietà ai proprietari, ai lavoratori e alle rispettive famiglie delle aziende colpite”.
Il messaggio di Confartigianato Arezzo
“Dopo la “Valentino” adesso la LEM. Per il momento il nostro pensiero e la nostra vicinanza va ai titolari delle Imprese e ai loro dipendenti, ma le categorie economiche e le istituzioni del #Valdarno non rimarranno indifferenti di fronte a questo ennesimo episodio”, scrive sui social Confartigianato Arezzo.
CISL: incendio Lem, la solidarietà del Sindacato: “Due accadimenti che scrivono una nuova pagina nera sul lavoro”
Solo una settimana fa, nella zona industriale di Levane il fuoco ha distrutto un importante stabilimento, che occupava alcune centinaia di lavoratori e, cosa analoga, si è ripetuto questa notte, ad alcune decine di metri di distanza, con un altro insediamento produttivo. Il fuoco, anche questa notte, ha mandato in fumo centinaia di posti di lavoro e causato ingenti danni alla struttura. Due eventi che tragici che fortunatamente, proseguono CISL Ust e la Fim CISL, non hanno interessato l’incolumità dei lavoratori. La nostra organizzazione, dicono Silvia Russo segretario provinciale CISL e Ilaria Paoletti segretario Fim CISL, esprime vicinanza ai lavoratori oltre che all’azienda e si augura che in tempi celeri siano individuate le cause e le eventuali responsabilità. Il sindacato, proseguono, da la piena disposizione a collaborare in tutte quelle iniziative che saranno adottate per una celere ripresa dell’attività produttiva e per la tutela dei lavoratori. Ogni altra dichiarazione al momento, concludono dalla CISL, risulterebbe inopportuna se non quella di riflettere sull’accaduto evidenziando come i due accadimenti contribuiscono a scrivere una ulteriore pagina nera sul lavoro già notevolmente compromesso anche nel nostro territorio a causa del perdurare della pandemia. Ora, lasciamo che le forze dell’ordine svolgano le dovute indagini.




