Arezzo Christmas light, un Natale "leggero" e luminoso

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Non sarà il solito Natale, la situazione attuale e quella prevedibile fra 3 settimane non lo consentono. Ma non sarà un Natale spento quello che si appresta a vivere Arezzo, in piena emergenza Covid

Con questo auspicio la giunta comunale, nell'impossibilità oggettiva di riproporre la Città del Natale degli ultimi anni, ha deliberato di programmare il "Christmas Light".
Saranno le installazioni luminose che la Fondazione Arezzo Intour sceglierà per il periodo natalizio che daranno vita alla città nella speranza che la situazione epidemiologica consenta agli aretini di tornare a muoversi e animare, con la dovuta moderazione, le strade e i negozi.

"Light nel senso di leggero e di luci", conferma l'assessore alle attività produttive Simone Chierici, commentando la delibera di Giunta che ha previsto il finanziamento dell'iniziativa. Abbiamo ritenuto inopportuno investire troppe risorse in questo momento; al contempo era doveroso, da parte nostra, lanciare un segnale anche di speranza e che potesse essere di supporto alle attività commerciali cittadine e a quel turismo, seppur minimamente paragonabile agli anni passati, che comunque potrebbe presentarsi in città".

"Nulla di paragonabile, purtroppo, con quanto eravamo abituati a vedere negli anni scorsi", dichiara il presidente di Arezzo InTour Marcello Comanducci, "ma ci adopereremo per allietare, nei limiti del possibile, questo periodo così particolare e difficile".

Alle installazioni e ai decori previsti da Arezzo Intour si aggiungeranno quelli che l'amministrazione comunale direttamente sta già predisponendo:

"Proseguiremo la tradizione degli anni passati illuminando le rotatorie, piazza Guido Monaco con il consueto albero", ricorda l'assessore ai lavori pubblici Alessandro Casi, "e qualche novità aggiuntiva. Il tutto prodotto dal personale della manutenzione".

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Giulia Senesi

Giulia Senesi

Laureata in Filologia, Letteratura e Storia dell’antichità. Sono una grande amante di viaggi e cinema; parlo inglese, spagnolo e un po’ di tedesco. Credo che la scrittura abbia un effetto catartico.