Taglio dei parlamentari: al referendum Ghinelli è per il sì, contrari Facchinetti e Bottai

. Inserito in Politica

Dopo le opinioni di Fabio Butali, Daniele Farsetti e Michele Menchetti, ospitiamo il punto di vista di Alessandro Ghinelli, Laura Bottai e Alessandro Massimo Facchinetti

Il ''Comitato per il No al taglio dei parlamentari'' chiede ai candidati a Sindaco  per il Comune di Arezzo alle elezioni amministrative del 20/21 settembre 2020 di esprimere la loro posizione riguardo al quesito che verrà posto ai cittadini in occasione del referendum costituzionale.

RISPOSTE:

1) Alessandro Ghinelli:

"Mai come oggi è importante che ognuno di noi esprima il proprio voto secondo coscienza, qualunque sia la propria personale posizione politica; non è solo un diritto, ma anche un dovere, una responsabilità dovuta verso il futuro di tutti. Invito i miei concittadini aretini andare a votare, il prossimo 20 e 21 settembre, ad esprimere, oltre alla preferenza per le elezioni amministrative per il Sindaco ed i consiglieri comunali, un voto anche per il referendum costituzionale sulla riduzione di un terzo del numero dei parlamentari di Camera e Senato.

Personalmente sono favorevole alla riduzione dei costi della politica e dunque ad un risparmio economico per il bilancio dello Stato; voterò SI perché questo Referendum possa essere l’inizio di un vero, serio e consapevole cambiamento costituzionale del nostro ordinamento attraverso una riforma organica che auspico di più largo respiro, in grado di sostenere la ripresa per il nostro paese. 

Le riforme si rendono necessarie, ancor più in questa fase di emergenza sanitaria dovuta al Covid 19, affinché il primo segnale del cambiamento arrivi anche dalla classe politica e dirigente. 

Chiedo al Governo un impegno serio e concreto per una riforma sostanziale della legge elettorale, più chiara e fattiva espressione della volontà e rappresentatività popolare; che non finisca tutto come è avvenuto per il così detto decreto-legge Agosto che necessita per la sua attuazione di ben 400 decreti legislativi".

2) Laura Bottai

''Salve, come sapete noi del PCI non solo di Arezzo, siamo per il NO, tanto che facciamo parte del comitato anche quello locale. Fa anche parte del nostro programma e lo stiamo dicendo e affermando per ogni dove''.

3) Alessandro Massimo Facchinetti:

''Il Partito Comunista e il candidato Sindaco Facchinetti Alessandro Massimo ritengono la rappresentanza parlamentare un valore fondamentale, come del resto lo è una politica fatta per il popolo e non per vantaggi personali, le cosiddette poltrone, pertanto è necessario un approfondimento per spiegare le ragioni di una posizione concretamente motivata e non dettata da opportunismo o semplificazioni di “pancia”.

La motivazione principale dei sostenitori del SI è il risparmio dei costi per le casse statali, un risparmio pari ad un caffè all’anno per cittadino italiano, cioè una cifra concretamente insignificante, ma la questione non si può ridurre a mero calcolo economico, c’è un sentimento di sfiducia generale (se non peggio) verso la politica, sentimento che riteniamo sia la vera motivazione di chi è propenso a votare SI; la politica, i partiti e i loro leader ne sono i veri responsabili e adesso fanno gara cercando di appropriarsi opportunisticamente del disagio legittimo dei cittadini svendendo la rappresentanza per un caffè.

Cosa comporta questo caffè è presto detto, se vincesse il SI, l’Italia diventerebbe il paese europeo con il minor numero di deputati in rapporto alla popolazione: 0,7 ogni 100.000 abitanti, mentre la nostra situazione attuale, 1 ogni 100.000, è analoga a quella di altri paesi, praticamente identica a Francia e Germania.

Con il taglio, in campagna elettorale ci si concentrerà sulle aree densamente abitate, evitando di perdere tempo e risorse nelle zone meno popolose, inoltre alcune regioni saranno fortemente penalizzate, per esempio Basilicata e Umbria perderanno oltre la metà dei senatori. In genere, saranno penalizzate le regioni medio-piccole.

I territori perderebbero rappresentatività, non avrebbero più un riferimento certo perché l’eletto dovrebbe portare avanti le istanze di troppe persone, di troppe città, con esigenze talvolta diverse o addirittura contrastanti tra loro, conoscere da vicino i problemi di un territorio e farsene carico è un compito preciso di ogni rappresentante del popolo, se il territorio è troppo vasto questo compito diventa difficile se non impossibile. 

Da aretini non possiamo dimenticare che la riduzione dei parlamentari fu uno dei punti principali del programma di Licio Gelli e della sua creatura, la P2, già questo dovrebbe essere sufficiente a far nascere quel dubbio e conseguentemente quello spirito critico e la necessaria analisi prima di scelte di tale portata.

Come Partito abbiamo previsto, nel ns statuto, che chiunque di noi venga eletto avrà un compenso economico pari a quello di un operaio, noi riteniamo sia questa la vera sfida (non la raccoglierà nessuno) e non la riduzione della rappresentanza, una sfida, questa si, che ridurrebbe significativamente i costi della politica e il numero di opportunisti, potremmo finalmente parlare di investimenti della politica, investimenti su quei politici che faranno concretamente gli interessi del popolo e non del proprio borsello. È per questo che noi voteremo motivatamente NO''.

Tags: Alessandro Ghinelli Parlamentari Alessandro Facchinetti Parlamento taglio Laura Bottai